vittochupi08
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Concetti Chiave

  • L'industrializzazione ha causato una grande migrazione di contadini e artigiani verso le città, in cerca di lavoro nelle fabbriche.
  • Le condizioni di lavoro nelle fabbriche erano dure, con turni di 12-14 ore in ambienti malsani e senza tutela legale.
  • La vita da operaio era difficile, con salari bassi che permettevano solo una sussistenza minima e una famiglia ridotta.
  • Movimenti di rivolta, come il luddismo, sono nati per protestare contro le ingiustizie subite dagli operai.
  • Gli operai hanno iniziato a formare comunità di solidarietà per affrontare le difficoltà e supportarsi reciprocamente.

Indice

  1. L'industrializzazione e la migrazione urbana
  2. Illusioni e realtà del lavoro in fabbrica
  3. Condizioni di lavoro e vita familiare
  4. Rivolte e solidarietà operaia

L'industrializzazione e la migrazione urbana

L’industrializzazione portò ad una grande concorrenza tra contadini, artigiani e disoccupati.

Essi infatti con la nascita delle fabbriche iniziarono ad ammassarsi in città lasciando la campagna alla ricerca di un lavoro.

Illusioni e realtà del lavoro in fabbrica

In queste fabbriche lavorava il basso ceto, pensando di poter finalmente non avere problemi di soldi e poter tirar su famiglia, queste però erano solo illusioni.

Lavoravano nel nuovo regime di fabbrica ed erano dei veri e propri operai, per i nobili dell’ottocento divenire operaio significava lavorare costantemente, rischiare la salute e accumulare pochi soldi.

Condizioni di lavoro e vita familiare

Lavoravano infatti dalle 12 alle 14 ore in ambienti malsani e per chi era per esempio un contadino (un uomo indipendente) i ritmi di lavoro erano massacranti. Erano andati nelle città pensando di aver avuto un futuro più semplice invece tutto quel lavoro li portava soltanto ad avere una misera casa, sostenere a malapena la propria famiglia ed in più non essere tutelati dalla legge.

Gli uomini di quei tempi però erano costretti a lavorare in fabbrica, all’epoca chi non lavorava era destinato all’elemosina o veniva portato all’ospizio.

La vita da contadino o artigiano non era così triste come quella da operaio.

Lavorare in quelle condizioni portava inoltre ad avere una famiglia più piccola, più membri c’erano più soldi venivano investiti.

Rivolte e solidarietà operaia

Ci furono anche dei movimenti di rivolta a favore degli operai contro le ingiustizie subite, un esempio è il luddismo una forma di protesta fondata da Ned Ludd che fece un attacco alle macchine distruggendole.

Col tempo gli operai iniziarono a sostenersi a vicenda formando nuove comunità di solidarietà.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze dell'industrializzazione sulla migrazione urbana?
  2. L'industrializzazione portò a una grande concorrenza tra contadini, artigiani e disoccupati, spingendoli a trasferirsi in città alla ricerca di lavoro nelle fabbriche.

  3. Quali erano le condizioni di lavoro nelle fabbriche durante l'industrializzazione?
  4. Gli operai lavoravano dalle 12 alle 14 ore in ambienti malsani, con ritmi di lavoro massacranti, accumulando pochi soldi e vivendo in condizioni precarie.

  5. Come reagirono gli operai alle ingiustizie subite nelle fabbriche?
  6. Gli operai organizzarono movimenti di rivolta, come il luddismo, e formarono comunità di solidarietà per sostenersi a vicenda contro le ingiustizie.

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