Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • La Guerra Fredda inizia nel 1946, con USA e URSS che rappresentano due modelli politico-sociali ed economici opposti, creando una situazione di equilibrio teso tra le due superpotenze.
  • Gli Stati Uniti emergono dalla Seconda guerra mondiale con un'economia fortemente potenziata, una superiorità tecnologica e militare, e il ruolo di leader morale, politico ed economico globale, consolidato dagli accordi di Bretton Woods.
  • L'URSS, nonostante i danni subiti in guerra, mantiene una forte influenza strategica in Europa e si oppone alla cooperazione economica internazionale dominata dagli USA, puntando sulla crescita militare e industriale.
  • L'Europa, divisa in due sfere d'influenza, affronta il problema della Germania, che viene divisa in due stati: la Repubblica Federale Tedesca sotto influenza occidentale e la Repubblica Democratica Tedesca sotto controllo sovietico.
  • Nel 1949, l'alleanza NATO stabilisce l'egemonia USA sull'Europa occidentale, con una strategia di contenimento contro l'espansione sovietica e il piano Marshall per la ricostruzione economica dell'Europa.

Indice

  1. Divisione del mondo post-1946
  2. Superpotenze e divario post-bellico
  3. Accordi di Bretton Woods
  4. URSS e la sicurezza post-bellica
  5. Conferenza di Yalta e divisione
  6. Questione tedesca e cortina di ferro
  7. Nascita delle due Germanie
  8. Patto Atlantico e strategia USA
  9. Piano Marshall e contenimento
  10. Blocco orientale e democrazie popolari

Divisione del mondo post-1946

A partire dal 1946, il mondo è diviso in due blocchi che rappresentano modelli politico-sociali e sistemi economici che ruotano intorno a USA e URSS.

Queste due superpotenze si affronteranno a lungo in una situazione di equilibrio molto difficile, chiamato “guerra fredda”.

Superpotenze e divario post-bellico

Dopo la Seconda guerra mondiale, fra USA e l’ URSS, esiste un enorme divario in tutti i campi.

Gli Stati Uniti escono dalla 2.a guerra mondiale con

• un PNL raddoppiato

• enormi crediti da riscuotere nei confronti dei paesi alleati

• una superiorità tecnologica

• il possesso di un’ enorme potenza militare e della bomba atomica

• un grandissima considerazione, a tal punto di fare degli USA il punto di riferimento morale, politico ed economico.

Accordi di Bretton Woods

Significativi sono gli accordi di Bretton Woods del 1944 con cui si stabilisce che il dollaro sia alla base di tutti gli scambi commerciali.

Invece, L’URSS esce dalla Seconda guerra mondiale semidistrutta. Le sue potenzialità economiche e militari sono nettamente inferiori a quelle degli USA

Tuttavia l’URSS ha alcuni punti di forza. Essa è molto popolare in Occidente e in Asia per aver contribuito alla vittoria contro il nazismo e in Europa è nettamente superiore dal punto di vista strategico.

URSS e la sicurezza post-bellica

L’URSS non è disponibile a far parte della cooperazione economico-politica internazionale, voluta dagli USA, in quanto gestita dagli USA stessi ed è convinta che prima o poi il modello socialista prevalerà su quello capitalista. Il problema principale dell’ URSS nel dopoguerra è la sicurezza che si cerca di raggiungere con:

a) il controllo politico dell’Europa orientale

b) lo sviluppo dell’industria

c) l’ incremento delle forze militari fra cui la creazione della bomba atomica

d) l’ influenza indiretta nell’Europa occidentali tramite i partiti comunisti.

Dopo la 2.a guerra mondiale, l’Europa, pur avendo perso la funzione di centro politico ed economico del mondo, ricopre ancora un ruolo strategico importante che si concretizza in due sfere d’influenza.

Conferenza di Yalta e divisione

Veramente già nel 1945, Roosevelt, Churchill e Stalin si erano incontrati a Yalta (= Conferenza di Yalta) per decidere le sorti dell’Europa dopo la caduta della Germania. In tale occasione era stata accettata l’idea della divisione dell’Europa in due zone di influenza (USA e URSS), pur lasciando ad ogni popolo il diritto di scegliere la propria forma di governo. Successivamente la situazione si irrigidisce e in Europa si formano due alleanze politico-militari contrapposte e controllate dagli USA o dall’ URSS.

Questione tedesca e cortina di ferro

La differenza di vedute si ha con la questione della Germania, per il cui destino esistono due idee contrapposte.

Innanzitutto la Conferenza di Parigi del 1946 non prevede grandi modifiche territoriali come invece si erano avute alla fine della Prima guerra mondiale. Il problema fondamentale è quello del destino della Germania. La Germania viene divisa in quattro zone d’influenza (statunitense, francese, inglese e russa) e anche Berlino viene divisa in 4 settori d’influenza. Tutti erano d’accordo che la Germania avrebbe dovuto essere smilitarizzata e controllata da forze internazionali e nessuno voleva che la potenza tedesca rinascesse. Tuttavia se da un lato l’URSS voleva rifarsi sui beni tedeschi come risarcimento delle perdite subite in guerra, dall’altro la Gran Bretagna e gli USA erano invece favorevoli ad una ricostruzione veloce della Germania per poterla poi inserire nel sistema politico-economico occidentale.

Si tratta di due posizioni inconciliabili ed è così che si comincia a parlare di una “cortina di ferro”, espressione utilizzata per primo da Churchill. “Cortina di ferro”,utilizzata per indicare la linea di confine che dividerà l'Europa in due zone separate di influenza politica

Nascita delle due Germanie

Nel 1948, la questione del destino della Germania si evolve. Gli americani, gli inglesi e i francesi si convincono che, tutto sommato, la soluzione migliore per impedire che la Germania rinasca è di creare uno stato tedesco occidentale sotto il controllo di un’alleanza internazionale, sebbene l’URSS sia contraria.

Nascono così due Germanie:

1) Repubblica Federale Tedesca, ad ovest, sotto l’influenza occidentale

2) Repubblica Democratica Tedesca, ad est, sotto l’influenza sovietica

Berlino rimane divisa fra Francia, USA, Gran Bretagna e Russia.

Questa decisione accentua la contrapposizione fra i due blocchi, consolidata l’anno successivo dal Patto Atlantico.

Patto Atlantico e strategia USA

Nel 1949, viene stipulato il Patto Atlantico, un’alleanza politico-militare di tipo offensivo con una forza militare, la NATO. Firmato da Stati Uniti, Canada e vari Paesi dell'Europa occidentale, rappresenta il cosiddetto Blocco occidentale.

Il Patto Atlantico assicurava all’Europa che gli Stati Uniti sarebbe intervenuti per garantire la sicurezza e agli Stati Uniti forniva il riconoscimento formale dell’egemonia sull’alleanza occidentale. Poiché di fatto, l’Europa accettava di essere subordinata agli USA questo suscitò diverse proteste, soprattutto fra i socialisti e i comunisti e anche fra i nazionalisti dei vari paesi.

Piano Marshall e contenimento

La strategia USA per estendere la propria influenza e combattere il comunismo era duplice.

1) invece di far fronte ad un attacco militare dell’URSS, ritenuto, per altro, non molto realistico, utilizzano la strategia del “contenimento”, In pratica, si tratta di impedire ogni tentativo di espansione dell’influenza sovietica oltre la cortina di ferro. Abbiamo due esempi:

• in Grecia, in cui gli USA intervengono per sostenere il governo monarchico contro i partigiani comunisti

• in Turchia, appoggiata dagli USA contro l’URSS che voleva controllare lo stretto dei Dardanelli

2) Gli USA esercitavano la propria egemonia anche con strumenti politici ed economici. Infatti

• fecero in modo che in Belgio e in Francia i partiti di sinistra fossero estromessi da governo

• aiutarono la ricostruzione dell’Europa con il piano Marshall: gli USA concedevano all’ Europa finanziamenti ad interesse molto basso per acquistare macchinari o materie prime. Il piano aveva lo scopo di

a) fornire all’Europa dei capitali, necessari per far ripartire l’economia

b) favorire l’integrazione politica fra Europa e USA

Blocco orientale e democrazie popolari

Dal 1945 al 1947, l’URSS appoggia i comunisti all’interno dei governi di coalizione dei paesi satelliti dove, fra l’altro, vengono realizzate riforme agrarie e varie nazionalizzazioni.

Nel contempo, procede a confische e requisizioni nei confronti di paesi che erano stati alleati della Germania quali Ungheria, Romania, Polonia, Germania orientale e di parte della Cecoslovacchia. Questi paesi sono costretti a cedere all’ URSS bestiame, macchinari, impianti industriali e petrolio, come risarcimento dei danni di guerra.

Dopo il 1947, Stalin si convince della necessità di creare un Blocco orientale compatto, anche perché fin ad allora il controllo sovietico non era solido ovunque E’ così che l’URSS con tutto un sistema di interventi (e anche di brogli elettorali) fa in modo che nei paesi oltre cortina il governo sia composto solo da comunisti e socialisti, creando così dei regimi a partito unico.

Di conseguenza la Romania, la Bulgaria, l’Ungheria, la Cecoslovacchia e la Polonia sono trasformate in stati satelliti dell’URSS: essi dipendono direttamente da Mosca che impone loro il proprio modello economico e politico. Si tratta, quindi, di democrazie popolari, molto autoritarie e fondate sul partito unico in cui il dissenso viene represso con la forza.

Nel 1949 nasce il Comecon (= Consiglio di mutua assistenza economica), corrispondente al Patto Atlantico, e con il Patto di Varsavia viene creata un’alleanza militare, corrispondente alla Nato.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali differenze tra USA e URSS dopo la Seconda guerra mondiale?
  2. Gli USA uscirono dalla guerra con un PNL raddoppiato, superiorità tecnologica e militare, e il possesso della bomba atomica, mentre l'URSS era semidistrutta con potenzialità economiche e militari inferiori, ma con una forte influenza strategica in Europa.

  3. Come venne gestita la questione della Germania dopo la Seconda guerra mondiale?
  4. La Germania fu divisa in quattro zone d'influenza (statunitense, francese, inglese e russa) e Berlino in quattro settori. Si formarono due Germanie: la Repubblica Federale Tedesca a ovest e la Repubblica Democratica Tedesca a est, accentuando la divisione tra i blocchi.

  5. Quali furono le strategie degli USA per contrastare l'influenza sovietica durante la Guerra Fredda?
  6. Gli USA adottarono la strategia del "contenimento" per impedire l'espansione sovietica e utilizzarono strumenti politici ed economici, come il piano Marshall, per sostenere la ricostruzione europea e favorire l'integrazione politica con l'Europa.

  7. In che modo l'URSS consolidò il suo controllo sull'Europa orientale dopo la guerra?
  8. L'URSS appoggiò i comunisti nei governi di coalizione, realizzò riforme agrarie e nazionalizzazioni, e creò regimi a partito unico nei paesi satelliti, trasformandoli in stati dipendenti da Mosca e imponendo il proprio modello economico e politico.

  9. Quali furono le principali alleanze militari e economiche formate durante la Guerra Fredda?
  10. Nel 1949, il Patto Atlantico (NATO) fu firmato dagli USA e vari paesi occidentali, mentre l'URSS creò il Comecon e il Patto di Varsavia, corrispondenti alle alleanze occidentali, per consolidare il blocco orientale.

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