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Concetti Chiave

  • La guerra di secessione americana (1861-1865) fu scatenata da tensioni economiche e ideologiche tra il nord industrializzato, anti-schiavista, e il sud agricolo, pro-schiavista.
  • La vittoria del nord portò all'abolizione della schiavitù, ma la divisione tra nord e sud continuò a influenzare l'economia e la società americana.
  • Il sezionalismo rifletteva profonde differenze politiche, economiche e religiose, con il nord a favore dell'industrializzazione e il sud legato all'agricoltura.
  • La guerra causò più morti rispetto alle guerre mondiali e vide un significativo coinvolgimento di soldati neri nel conflitto.
  • L'assassinio di Abraham Lincoln nel 1865 segnò la fine di un'era e l'inizio di una difficile ricostruzione nazionale.
In questo appunto di Storia Contemporanea si tratta della guerra di secessione americana (1861-1865) con contesto storico, analisi degli eventi e delle conseguenze, come la divisione di un'enorme nazione come quella americana.
Guerra civile americana: contesto storico e conseguenze articolo

Indice

  1. Contesto storico della guerra americana
  2. Scoppio della guerra di secessione americana
  3. Le conseguenze della guerra
  4. Morti e assassinio di Lincoln

Contesto storico della guerra americana

A metà dell'Ottocento negli Stati Uniti, l'Est era stato la sede della prima colonizzazione, e l'Ovest era la terra dei pionieri. Il nord, o meglio il nord-ovest, aveva una civiltà cittadina e borghese ed era sede di un intensa attività commerciale e produttiva. Nel sud fioriva invece una civiltà agricola e aristocratica. L'agricoltura al nord si fondava sui piccoli e medi agricoltori, i farmers; a sud sulle grandi piantagioni coltivate dagli schiavi.
Nel 1854 la facoltà di scegliere tra abolizione e mantenimento della schiavitù fu concessa anche al Kansas e al Nebraska. Il partito repubblicano rappresentava gli interessi del nord-est ed era contrario allo schiavismo e alla concessione fatta ai due Stati. Negli stati del nord-est l'abolizione era largamente diffusa, perché i loro abitanti non erano economicamente interessati al lavoro degli schiavi neri.
Gli abolizionisti erano divisi in due correnti: alcuni sostenevano che occorreva svolgere una forte opera di convincimento dell'opinione pubblica, altri abolizionisti chiedevano invece decise azioni di lotta. John Brown penetrò nello stato schiavista della Virginia per incitare gli schiavi alla rivolta. Nel 1859, ferito durante durante uno scontro armato, fu catturato, condannato a morte e impiccato. Nel 1860 fu eletto presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln, che non era contrario alla schiavitù: riteneva infatti che essa potesse essere mantenuta negli Stati del sud. Voleva però impedire che venisse estesa anche a quelli che si sarebbero formati nell'ovest.

Scoppio della guerra di secessione americana

Nelle elezioni di Lincoln nel 1860 i Repubblicani continuarono a sostenere l'abolizione della schiavitù in tutti gli Stati Uniti d'America. In questi mesi la schiavitù negli Stati contava una percentuale di schiavi di circa 48%. Nel 1861, il primo discorso di Lincoln citava: "non ho alcuno scopo, direttamente o indirettamente, di interferire con l'istituzione della schiavitù negli Stati in cui essa già esiste. Credo di non avere alcun diritto legale di farlo e non ho neppure alcuna inclinazione a farlo". Eppure la guerra civile americana avvenne e ogni tentativo di evitarla cadde nel vuoto. Le forze confederate attaccarono Fort Sumter, mentre Lincoln preparava la Proclamazione di emancipazione: l'abolizione della schiavitù era diventata il principale obiettivo della sua guerra. Come ogni guerra, in realtà, anche questa vedeva il problema della schiavitù come pretesto per nascondere altre problematiche che avevano portato allo scontro: economiche e ideologiche di una nazione divisa in due parti. Non tutti i sudisti preservavano la schiavitù, ma sicuramente il generale dell'esercito sudista, Robert Edward Lee, il protagonista di questa guerra, lottava per la non abolizione di questa. In tutto ciò, invece, i Democratici portarono avanti la loro idea di preservare la schiavitù, più che altro per mantenere unita la Nazione, fino alle elezioni del 1863, quando persero clamorosamente contro i Repubblicani. Ciò fu anche portato dalla decisione dei sudisti di dividere definitivamente la Nazione e quindi di eleggere un loro presidente, ovviamente favorevole al mantenimento degli schiavi. Solo a questo punto la guerra terminò ma allo stesso tempo non lo schiavismo. Infatti gli schivi, specie di cotone, continuarono a trovar lavoro nel profondo sud perché essi mantennero le coltivazioni sia a quei ritmi e sia a quei costi, facendo risultare un anacronismo i nuovi valori della Costituzione americana che non vedevano la reale esecuzione se non negli stati del nord.

Le conseguenze della guerra

Lo schiavismo durò almeno fino al 1854, negli stati del sud, quando un nuovo Partito di Repubblicani iniziò a (ri)chiedere l'abolizione della schiavitù in tutta la nazione. In realtà, ciò che era importante era ritrovare una sorta di unione nazionale e soprattutto calmare gli animi e la frammentarietà dell'America. Infatti gli anni Cinquanta e Sessanta dell'Ottocento videro un clima di sempre maggiore violenza, diffidenza, divisione e povertà, perché le cose non funzionavano. Si arrivò addirittura a scissioni religiose: alcune, come per esempio le chiese presbiteriane, battiste e metodiste, si divisero, come in politica, in nord e sud. Oltre a ciò, l'economia stessa delle due "regioni" era completamente differente: a nord c'era l'industrializzazione che portava maggiore crescita, maggiore aderenza ai valori della Costituzione, maggiore modernità e maggiore ricchezza che di conseguenza favoriva (85%) l'immigrazione dall'estero e una maggiore manodopera, oltre alle migrazioni di molti sudisti che non volevano più stare alle regole di quella parte di mondo e soprattutto di quell'economia; al sud la questione era decisamente diversa e cioè tutto ruotava intorno all'agricoltura e di conseguenza allo schiavismo e alla produzione ininterrotta, con ritmi e modalità incostituzionali e difficilmente replicabili, del cotone.
Questa divisione viene chiamata sezionalismo e riguarda proprio in particolare la scissione nord e sud americana che, come già detto, andava a coinvolgere non solo la sfera politica ma religiosa, economica, ideologica e ancora.
Infatti si arrivò alla discussione anche sul protezionismo: mentre gli stati del nord non potevano contare sul libero scambio, in quanto erano da poco entrati nel processo di industrializzazione e capivano che i manufatti provenienti dall'estero erano di maggior valore o comunque che loro non potevano competere con gli stati europei che erano già nell'epoca più avanzata delle industrie, mentre gli stati del sud concordavano per il libero scambio perché capivano l'importanza del diritto a vendere il loro cotone, guadagnato con moltissima manodopera a bassissimi costi (schiavismo), per avere in cambio i manufatti esteri e una sempre maggiore ricchezza.
Guerra civile americana: contesto storico e conseguenze articolo

Morti e assassinio di Lincoln

Oggi, confrontando i dati, si è consapevoli che la guerra di secessione americana provocò più morti che la prima e la seconda guerra mondiale insieme. Dal 1630 anche i neri iniziarono a combattere, ovviamente a favore del Nord, arrivando a un totale di 179.000 soldati. Ma le differenze erano notevoli: l'esercito del nord era comunque in minoranza, con per di più a capo un generale, Grant, liberale, al contrario del famoso Lee che combatteva da anni nell'esercito ed era proprietario di schiavi.
Nel 1855, comunque, la devastazione del Sud vide la vittoria del Nord che aveva, oltre che procurato soldati vittime di morte, grande perdita di ricchezza perché le regioni sudiste contavano l'appoggio di gran parte dell'Europa che iniziò a comprare cotone in Africa, data l'instabilità americana.
Detto questo, oltre 4 milioni di schiavi furono liberati e Lincoln, assassinato nel 1865, poté vedere (e portare) un'altra delle maggiori svolte del paese.
Per ulteriori approfondimenti sulla guerra di secessione americana vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Qual era il contesto storico degli Stati Uniti prima della guerra di secessione?
  2. A metà dell'Ottocento, gli Stati Uniti erano divisi tra un nord industrializzato e borghese e un sud agricolo e aristocratico, con il nord contrario alla schiavitù e il sud dipendente da essa.

  3. Quali furono le cause principali dello scoppio della guerra di secessione americana?
  4. La guerra scoppiò a causa delle tensioni tra nord e sud riguardo alla schiavitù, con il nord che sosteneva l'abolizione e il sud che voleva mantenerla, culminando nell'elezione di Lincoln e l'attacco a Fort Sumter.

  5. Quali furono le conseguenze economiche e sociali della guerra di secessione?
  6. La guerra portò a una divisione economica e sociale tra nord e sud, con il nord che si industrializzava e il sud che rimaneva agricolo e dipendente dalla schiavitù, causando sezionalismo e divisioni anche religiose.

  7. Come si concluse la guerra di secessione e quale fu il suo impatto sulla schiavitù?
  8. La guerra si concluse con la vittoria del nord e l'abolizione della schiavitù, ma le pratiche schiaviste continuarono informalmente nel sud, nonostante i nuovi valori costituzionali.

  9. Qual è stato l'impatto della guerra di secessione in termini di perdite umane e politiche?
  10. La guerra causò più morti delle due guerre mondiali messe insieme, con oltre 4 milioni di schiavi liberati, e culminò con l'assassinio di Lincoln, segnando una svolta significativa per il paese.

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