Concetti Chiave
- La Rivoluzione Russa avviene in due fasi: una rivoluzione moderata a febbraio e una socialista a ottobre.
- Lo stato russo era arretrato politicamente, socialmente ed economicamente, con una struttura autocratica medievale sotto lo Zar Nicola II Romanov.
- La Duma, introdotta nel 1905, aveva un potere limitato, spesso sopraffatto dall'autorità dello Zar e dall'esercito.
- I Soviet, forme di democrazia diretta, emersero dopo la rivolta del 1905 e riapparvero con la rivoluzione di febbraio 1917.
- La situazione economica e sociale era dominata da un'agricoltura arretrata e dalla servitù della gleba, con una concentrazione di terre nelle mani di pochi latifondisti.
Indice
Le due fasi della rivoluzione
La rivoluzione russa avviene in due fasi: vi è una prima rivoluzione a febbraio e una seconda rivoluzione ad ottobre.
Con la prima il governo che va ad instaurarsi è un governo moderato, mentre con la seconda si instaura un governo di tipo socialista che durerà fino al 1991.
Il contesto politico e sociale
Allo scoppio della prima guerra mondiale, lo Zar di Russia era Nicola II Romanov.
La Russia era però uno stato estremamente arretrato dal punto di vista politico, dal punto di vista sociale, economico e militare tanto che lo si può definire come uno stato di tipo medievale.
Dal punto di vista politico si trattava di un impero autocratico dove lo Zar deteneva il potere assoluto con una concezione discendente del potere (per diritto divino). Inoltre, era stato introdotto un organo di tipo legislativo, la Duma (ossia il parlamento russo) nel 1905.
Sempre in questo stesso anno si ebbe una rivolta, ossia una guerra tra Giappone e Russia che vide la sconfitta di quest’ultima. Dopo tale sconfitta ci fu una protesta popolare che culminò con uccisioni e repressioni, in modo particolare ci fu una domenica di sangue in cui i militari spararono sulla folla; dopodiché lo Zar fu costretto a concedere un parlamento, appunto la Duma.
La Duma e i soviet
All’interno della Duma, il gruppo più forte era quello dei cadetti, che erano praticamente liberali moderati. Furono proprio essi che subito dopo la rivoluzione di febbraio presero il potere con il principe L’vov, questo perché nel momento della rivoluzione di febbraio, l’unico organo che poteva sostituire il potere dello Zar era proprio la Duma.
La Duma però non aveva grande voce in capitolo, perché ogni qualvolta era in contraddizione con la volontà dello Zar, quest’ultimo inviava l’esercito, e faceva chiudere la Duma, per poi avviare nuove elezioni con il suffragio censitario. La situazione era veramente arretrata dal punto di vista politico (si trattava infatti di un’autocrazia sul modello medievale).
Proprio dopo la rivolta del 1905, nacquero dei nuovi organismi, cioè i soviet: all’interno dei vari gruppi (cioè all’interno dell’esercito e delle fabbriche) si elessero dei delegati che andavano poi a creare il consiglio all’interno di una determinata fabbrica o esercito, dopodiché i vari consigli si univano nel soviet cittadino; a loro volta i delegati del soviet cittadino andavano poi a far parte del soviet supremo che rappresentava sostanzialmente tutta la Russia.
(I soviet erano dunque dei consigli che venivano eletti principalmente nelle fabbriche e negli organi militari, ed erano dei consigli in cui si applicava la d emocrazia diretta, si eleggeva cioè il capo del soviet militare o industriale della fabbrica, i vari soviet poi si riunivano per formare il soviet cittadino, e il soviet cittadino, a sua volta, obbediva al soviet supremo della Russia).
Quando nacque questa forma di democrazia diretta, essa però non ebbe molta efficacia perché comunque lo Zar riuscì attraverso la repressione a riprendere il controllo.
I soviet, infatti, scomparvero subito dopo il 1905 per poi ricomparire con la prima rivoluzione di febbraio.
L'arretratezza economica e sociale
Di tipo medievale era però anche la situazione economica e sociale della Russia in quanto essa aveva un’economia di tipo agricolo, con un’agricoltura arretratissima.
Infatti, si utilizzavano ancora gli strumenti in legno e non quelli in metallo (il passaggio dagli strumenti in legno a quelli in metallo nel resto d’Europa si ebbe tra il 1200 e il 1300, quindi si trattava di una situazione di arretratezza incredibile).
Per di più la maggior parte della terra era nelle mani dei grandi latifondisti (circa il 6% della popolazione deteneva la totalità della terra in Russia, quindi la maggior parte dei contadini lavorava da braccianti in condizioni di estrema povertà).
Tra l’altro le industrie erano pochissime ed erano tutte costruite intorno alle grandi città (in modo particolare intorno a San Pietroburgo e nella zona dell’est-europeo, come ad esempio l’Ucraina, la Bielorussia, dove vi erano zone minerarie).
Dal punto di vista sociale la situazione era terrificante perché vi era ancora la servitù della gleba: la maggior parte dei contadini lavorava cioè per pochissimi latifondisti in condizioni di servitù.
Il crollo militare russo
Dal punto di vista militare, dopo le prime fasi della guerra, l’impero russo cominciò a crollare in quanto non aveva la forza economica per sostenere una guerra di logoramento. Quindi, quando scoppiò la rivoluzione nel 1917, l’impero russo aveva perso già parecchi territori e si trovava in una situazione disastrosa anche dal punto di vista militare, in quanto la gente moriva di fame e di freddo e quelle poche risorse che c’erano erano state impiegate per la guerra, dunque la situazione era terribile.
Al momento della rivoluzione c’erano state ripetute sconfitte, la Russia, infatti, aveva perso soprattutto i principali centri industriali (tutti verso l’Europa), quindi man mano che gli europei avanzavano all’interno della Russia, quest’ultima perdeva le zone più popolate e le uniche zone industriali. Inoltre, aumentavano sempre più anche le diserzioni di massa all’interno dell’esercito.
Domande da interrogazione
- Quali furono le due fasi principali della Rivoluzione Russa?
- Qual era la situazione politica della Russia prima della rivoluzione?
- Quali furono le cause principali della rivoluzione del 1905?
- Qual era la situazione economica e sociale della Russia prima della rivoluzione?
- Come influì la Prima Guerra Mondiale sulla situazione militare della Russia?
La Rivoluzione Russa avvenne in due fasi: la prima a febbraio con l'instaurazione di un governo moderato, e la seconda a ottobre con l'instaurazione di un governo socialista che durò fino al 1991.
La Russia era un impero autocratico con lo Zar Nicola II Romanov che deteneva il potere assoluto. La Duma, il parlamento russo, aveva un ruolo limitato e veniva spesso sciolta dallo Zar.
La sconfitta nella guerra contro il Giappone e la successiva protesta popolare culminata in una domenica di sangue furono le cause principali della rivoluzione del 1905, che portò alla concessione della Duma.
La Russia aveva un'economia agricola arretrata con strumenti in legno e una distribuzione iniqua della terra. Socialmente, la servitù della gleba era ancora diffusa, con la maggior parte dei contadini in condizioni di estrema povertà.
La Russia non aveva la forza economica per sostenere una guerra di logoramento, portando a ripetute sconfitte, perdita di territori e diserzioni di massa, contribuendo al crollo dell'impero russo.