Concetti Chiave
- Alla fine del 1917, l'esercito italiano subisce una grave sconfitta a Caporetto, segnando una ritirata fino al fiume Piave e la perdita di ampi territori.
- La rivoluzione russa porta a trattative di pace tra Germania e Russia, culminando nell'armistizio di Brest-Litovsk e la fine del conflitto sul fronte orientale.
- Nonostante il desiderio di pace crescente tra le popolazioni, i governi civili degli Imperi centrali sono sopraffatti dal potere militare intransigente.
- Nei Paesi dell'Intesa, il predominio dei governi civili si rafforza, con leader come Lloyd George, Clemenceau e Orlando che guidano con maggiore energia e determinazione politica.
- L'estate del 1918 vede una controffensiva dell'Intesa che culmina nella vittoria italiana a Vittorio Veneto e l'armistizio con gli austriaci, seguita dalla resa della Germania a novembre.
La vittoria dell'intesa
Indice
Stallo e ritirata italiana
Alla fine del 1917, stallo tra le due parti.
Ottobre 1917 Caporetto: truppe austriache con rinforzi tedeschi sconfiggono l'esercito italiano. Ritirata fino al fiume Piave lasciando nelle armi dell'invasione l'intero Friuli, Cernia, Cadore, parte del Veneto.
15 dicembre 1917
Rivoluzione russa e trattative
La rivoluzione russa aveva portato a trattative di pace tra Germania e Russia.
Brest-Litovsk (Polonia orientale), armistizio.
Fine della guerra sul fronte orientale: vittorie compensate dagli inglesi che costringono Turchi a ritirarsi dall'Egitto così gli inglesi conquistano Gerusalemme.
Dal momento che le vittorie degli Imperi centrali avevano dato maggiore potere al l'autorità militare che respingeva ogni negoziato. frustrando le iniziative del governo civile.
Desiderio di pace e tensioni
Dopo novembre 1916 Francesco Giuseppe era morto al suo posto Carlo d'Asburgo, maggiore fu il desiderio di pace ma anche maggiori i fermenti nazionalistici: spinte alla dissoluzione dell'Impero.
In Germania erano presenti socialisti, ceti operai e sentimenti di stanchezza, ma con Hindenburg e Ludendorff volevano la guerra ad oltranza, la suprema autorità militare, acquisizione forzata ed estesi territori non tedeschi. Nessuna promessa di riforme, prima fra tutte quella del sistema elettorale prussiano, dove ancora la ripartizione in tre classi.
1917 Bethmann - Hollweg cancelliere ritenuto dai militari troppo moderato costretto alle dimissioni.
Per iniziativa dello stesso stato maggiore nasceva un nuovo movimento politico il cosiddetto "vaterland spartei" (partito della patria) a sostegno delle più estreme pretese annessionistiche.
Predominio dei governi civili
Predominio dei governi civili nei Paesi dell'intesa:
-Involuzioni in Germania dove il potere militare sottomette il potere civile. Processo inverso nei paesi dell'intesa.
-Dal 1916 Gran Bretagna in sostituzione del più moderato Asquith, primo ministro il liberal democratico Lloyd - George
-Francia il radicale Clemenceau
-Italia il liberal-democratico Vittorio Emanuele Orlando, oltre a dare maggiore energia alla condotta della guerra, mutamenti di indirizzo politico.
Tipico in proposito la sostituzione della figura autoritaria del generale Cadorna con il duttile Armando Diaz.
In questa propaganda ebbe ruolo importante il programmo Wilsoniana di pace che presentava quella guerra come una lotta per l'avvento di un nuovo ordine internazionale che ponesse fine a tutte le guerre.
Trattati di pace e perdite
Marzo 1918, trattato di Brest-Litovsk
Maggio "pace di Bucarest"
Condizioni di pace imposta dalla Germania alla Russia: misero in evidenza i differenti fini di guerra dell'Intesa e degli Imperi centrali e nel modo in cui i tedeschi organizzarono l'amministrazione territoriale conquistata.
Analoghe condizioni imposte alla Romania
- La Russia rinuncia: alla Polonia, territori baltici (Estonia, Lettonia, Lituania), Finlandia, intera Ucraina, un'area del Caucaso presso Persia e Turchia. Sfruttamento senza considerare i diritti delle popolazioni.
Fu una perdita enorme per il valore e economico per la Russia
Romania, dovette cedere buona parte del territorio.
Offensive e vittorie finali
21 marzo 1918 iniziò l'offensiva tedesca sul fronte occidentale fino a luglio.
L offensiva autoptica iniziò sul fronte italiano tra l'altopiano di Asiago e le voci del Piave in tutta la seconda metà di giugno.
Ambedue un fiasco perché non riuscirono a rompere le linee nemiche.
Estate 1918 offensiva dell'intesa
Da settembre lento ripiego tedesco
24 ottobre offensiva italiana conclusasi il tre novembre con la vittoria di Vittorio Veneto, firma dell'armistizio con austriaci a Villa Giusti.
11-11-1918 anche la Germania era costretta alla resa.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'esito della battaglia di Caporetto nel 1917?
- Quali furono le conseguenze della rivoluzione russa sulla guerra?
- Come si manifestò il desiderio di pace tra le popolazioni durante la guerra?
- Quali cambiamenti politici avvennero nei paesi dell'Intesa durante la guerra?
- Quali furono le condizioni imposte alla Russia e alla Romania nei trattati di pace del 1918?
Le truppe austriache, con rinforzi tedeschi, sconfissero l'esercito italiano, costringendolo a ritirarsi fino al fiume Piave e lasciando l'intero Friuli, Cernia, Cadore e parte del Veneto nelle mani degli invasori.
La rivoluzione russa portò a trattative di pace tra Germania e Russia, culminando nell'armistizio di Brest-Litovsk, che segnò la fine della guerra sul fronte orientale.
Nonostante le vittorie degli Imperi centrali, il desiderio di pace aumentò, specialmente dopo la morte di Francesco Giuseppe e l'ascesa di Carlo d'Asburgo, mentre in Germania i socialisti e i ceti operai esprimevano stanchezza per la guerra.
Nei paesi dell'Intesa, ci fu un predominio dei governi civili, con la Gran Bretagna che sostituì Asquith con Lloyd George, la Francia con Clemenceau e l'Italia con Vittorio Emanuele Orlando, che apportò cambiamenti significativi nella conduzione della guerra.
La Russia dovette rinunciare a territori significativi come la Polonia, i territori baltici, la Finlandia, l'Ucraina e parte del Caucaso, mentre la Romania fu costretta a cedere buona parte del suo territorio, evidenziando i differenti fini di guerra tra l'Intesa e gli Imperi centrali.