Concetti Chiave
- Il fronte orientale vide iniziali successi degli imperi centrali con i russi in ritirata dalla Galizia e dai Carpazi.
- Nel 1915, l'Austria ottenne vittorie significative contro la Serbia, culminando con l'occupazione di Belgrado.
- Il fronte occidentale fu caratterizzato dalla guerra di trincea, con offensive periodiche e grandi perdite umane, senza significativi guadagni territoriali.
- Le offensive di Verdun e della Somme nel 1916 furono tra le più sanguinose, coinvolgendo milioni di uomini e introducendo nuovi armamenti come i carri armati.
- L'Italia affrontò dure battaglie sull'Isonzo e la Strafexpedition austriaca nel Trentino, con grandi sacrifici e risultati effimeri come l'occupazione di Gorizia.
Indice
Fronte orientale e successi degli imperi centrali
Fronte orientale: comprendeva anche l'area balcanica, qui la guerra si era la guerra di movimento.
Nel corso il 1915 le cose a favore degli imperi centrali, austriaci vittoria nella battaglia di Gordice (polonia) I russi si ritirano dalla Galizia e dai Carpazi.
-Successi anche tedeschi, russi abbandonano l'intera colonia.
-Più fortunata l'offensiva austriaca contro la Serbia.
Novembre: l'intero esercito serbo annientato, i suoi resti sulle coste albanesi in attesa delle navi dell'intesa.
Adesso gli imperi centrali erano padroni della maggior parte delle regioni balcaniche.Fronte accidentale e guerra di posizione
Fronte accidentale: fronte principale dove la guerra di posizione si faceva nelle trincee: con attacchi frontali, periodiche offensive preparate dall'artiglieria, magri risultati terrieri e grandi perdite di uomini.
Dalle Alpi Retiche al Golfo di Trieste, fronte italiano.
Offensive del 1916 e 1917
1916 offensiva di Verdun e della Somme:
Condotta dai francesi terzi 600.000 uomini.
Condotta dagli inglesi, primi carriarmati, persi 1 milione di uomini.
1917 offensiva si novelle e Itaig (generali), sul fronte francese e sul fronte inglese.
Battaglie sull'Isonzo (10 dall'inizio della guerra al 1917): Furono le offensive principale sul fronte italiano, comandato dal generale Luigi Cadorna.
Strafexpedition e sacrifici italiani
La strafexpedition: tra maggio e giugno 1916 le tue truppe italiane dovettero fronteggiare questo tipo di offensiva austriaca nel Trentino, in direzione dell'altopiano di Asiago morirono Cesare Battisti e Fabrizio Filzi (irredentisti trentini), furono condannati a morte per tradimento in quanto cittadini austriaci che meritavano nell'esercito italiano.
Agosto 1916 offensiva italiana, effimero risultato, occupazione di Gorizia
Amor di patria e coscrizione in Gran Bretagna
Amor di patria e sacrificio di vite umane, un'esperienza senza precedenti, in in questa guerra troppe vittime.
In Gran Bretagna dove non esisteva il servizio militare obbligatorio ma volontario, nel 1916 si dovete introdurre la coscrizione per far fronte alle perdite.
Un inutile strage e l'appello del pontefice
Un inutile strage: estate del 1917, c'era una generale stanchezza, viene raggiunto il culmine di essa e di questo si fece portavoce il pontefice Benedetto XV (1914-22), avversò quel conflitto che divideva il mondo cattolico e ne temette I risultati immediati, orrori sotto gli occhi di tutti, e le sue conseguenze, tracollo di un ordine internazionale, pur sempre espressione di un'Europa cristiana.
Domande da interrogazione
- Quali furono i principali successi degli imperi centrali sul fronte orientale nel 1915?
- Quali furono le caratteristiche principali della guerra di posizione sul fronte occidentale?
- Quale fu la reazione del pontefice Benedetto XV riguardo al conflitto?
Nel 1915, gli imperi centrali ottennero successi significativi sul fronte orientale, tra cui la vittoria austriaca nella battaglia di Gordice, che portò al ritiro dei russi dalla Galizia e dai Carpazi, e l'occupazione di Belgrado da parte degli austriaci.
La guerra di posizione sul fronte occidentale si caratterizzava per combattimenti nelle trincee, attacchi frontali, offensive preparate dall'artiglieria, e grandi perdite di uomini con risultati territoriali limitati.
Il pontefice Benedetto XV si oppose al conflitto, definendolo un'inutile strage e temendo le sue conseguenze, tra cui il tracollo di un ordine internazionale e la divisione del mondo cattolico.