Concetti Chiave
- Durante la Grande Guerra, i civili in Europa sono coinvolti direttamente o indirettamente, con molti uomini giovani inviati al fronte e donne mobilitate nel lavoro.
- I governi assumono un controllo quasi totale delle economie nazionali, coordinando produzione e distribuzione di risorse per supportare lo sforzo bellico.
- L'industria bellica prospera, con profitti in crescita per gli imprenditori e salari in aumento per i lavoratori, mentre le aree rurali soffrono carenze alimentari e prezzi elevati.
- La difficile situazione al fronte e nelle retrovie porta a rivolte, scioperi e insubordinazioni, con disagi diffusi tra i soldati e le popolazioni civili.
- Nonostante le tensioni, tranne in Russia, le misure adottate riescono a mantenere la coesione degli eserciti e delle società nazionali, permettendo di continuare la guerra.
Indice
L'esperienza bellica in Europa
Nell'Europa di inizio Novecento, che è il principale teatro di guerra, l'esperienza bellica è dovunque. I civili non combattenti non ne sono risparmiati. Se vivono in territori occupati o vicino al fronte imparano presto e drammaticamente che cos'è una guerra moderna. Se abitano lontano non si salvano, gli uomini giovani devono partire per il fronte, chi resta vive e lavora per lo sforzo che si compie al fronte. E con ciò accade anche cose strane, per esempio che le donne siano reclutate massicciamente come forza lavoro anche per impieghi che prima erano rigorosamente riservati agli uomini.
Impatto economico della guerra
Dal punto di vista economico l'esperienza di guerra è fatta di chiaroscuri molto forti. In ogni paese che partecipa alla guerra i governi assumono un coordinamento quasi completo del sistema economico, dirigendo le ordinazioni, controllando gli afflussi di materie prime e di fonti energetiche, regolando il mercato dei beni alimentari. Tutte le industrie coinvolte nella produzione di materiale bellico (per esempio dalle uniformi agli agli elmetti, dalle granate alle lastre d'acciaio delle navi da guerra) hanno una spinta notevolissima che si riverbera sui profitti degli imprenditori ma anche sui salari degli operai o delle operaie che sono in rapida crescita. Nelle zone rurali invece la situazione è meno felice specie nell'inverno del 1916-17 che è rigido e dà raccolti scarsi, i contraccolpi negativi si fanno sentire pesantemente e i prezzi dei prodotti alimentari crescono a livelli mai visti.
Rivolte e insubordinazioni
Le tragiche condizioni al fronte e il peggioramento delle condizioni nelle retrovie provocano un po' dovunque rivolte, insubordinazioni e scioperi. I soldati che combattono al fronte ritengono che il continuo ricorso a tecniche di attacco che costano grandi quantità di vite sia diventato insopportabile. A casa, nelle retrovie, il rincaro dei prezzi è pesante e mette molte famiglie in gravi difficoltà,. In Italia, in Francia, nel Regno Unito, in Germania, in Russia ci sono scioperi o proteste spontanee per le condizioni di lavoro, le paghe, l'aumento del prezzo dei beni alimentari. Sul fronte italiano casi di ammutinamento o di autolesionismo cioè ferirsi da soli per essere ricoverati in infermeria e allontanarsi dal fronte si moltiplicano. In Francia ci sono perfino ammutinamenti di interi reggimenti che si rifiutano di eseguire gli attacchi predisposti dallo Stato maggiore, è il segno evidente di un disagio profondo.
Reazioni e misure disciplinari
Per affrontare le ribellioni si migliora il trattamento delle truppe, si fa più sistematicamente appello alla resistenza e alla difesa patriottica, e si puniscono severamente soldati che cercano di disertare o di ribellarsi. Con l'unica eccezione della Russia dove l'insieme di queste misure ha avuto successo infatti tutti gli eserciti e tutte le società nazionali dei principali paesi combattenti riescono a ricompattarsi e a continuare a combattere fino alla fine.
Domande da interrogazione
- Qual era l'impatto della guerra sulla popolazione civile durante la Grande Guerra?
- Come cambiò il ruolo delle donne durante la Grande Guerra?
- Quali furono le conseguenze economiche della guerra sui paesi coinvolti?
- Quali furono le reazioni dei soldati e delle popolazioni civili alle difficoltà della guerra?
La popolazione civile, anche se non combattente, non era risparmiata dall'esperienza bellica. Chi viveva vicino al fronte o in territori occupati imparava presto cosa significasse una guerra moderna, mentre chi era lontano doveva contribuire allo sforzo bellico.
Durante la Grande Guerra, le donne furono reclutate massicciamente come forza lavoro, anche in impieghi che prima erano riservati agli uomini, a causa della necessità di sostenere lo sforzo bellico.
I governi assunsero un coordinamento quasi completo del sistema economico, dirigendo le ordinazioni e controllando le risorse. Le industrie belliche prosperarono, ma nelle zone rurali la situazione era difficile, con raccolti scarsi e prezzi alimentari in aumento.
Le difficoltà portarono a rivolte, insubordinazioni e scioperi. I soldati trovavano insopportabili le tecniche di attacco che causavano molte perdite, mentre nelle retrovie l'aumento dei prezzi metteva in difficoltà le famiglie, portando a proteste e scioperi in vari paesi.