Concetti Chiave
- La Repubblica Tedesca fu proclamata nel 1918 con l'obiettivo di contrastare il bolscevismo, unendo esercito e socialdemocrazia.
- I socialdemocratici cercavano di democratizzare il sistema politico, bilanciando il potere con i militari per mantenere stabilità.
- Nel gennaio 1919, il Partito comunista tedesco tentò una rivolta a Berlino, che fu soppressa con l'aiuto dell'esercito e dei Corpi Franchi.
- La Costituzione di Weimar del 1919 stabilì una Repubblica federale con suffragio universale, ma non portò a riforme sociali significative.
- Il Putsch di Kapp nel 1920 rappresentò un tentativo di colpo di Stato da destra, fallito grazie all'opposizione borghese ed esercito.
Indice
La nascita della Repubblica Tedesca
La Repubblica Tedesca era stata proclamata nel novembre 1918 all’insegna dell’unione, nata per l’esigenza comune di stroncare la diffusione del bolscevismo, tra lo stato maggiore dell’esercito tedesco e la socialdemocrazia. Tuttavia alcuni militari, capeggiati da Hindenburg e da Ludendorff, erano intenzionati a mantenere le tradizionali gerarchie sociali e i tradizionali privilegi.
Perciò, i socialdemocratici si trovarono a tentare di democratizzare il sistema politico e dall’altra ad attuare, per compensare l’aiuto dei militari, una politica di conservazione.La rivolta spartachista
Nel gennaio del 1919 i leader della Lega di Spartaco (Luxemburg e Liebknecht), che avevano costituito il Partito comunista tedesco, tentarono a Berlino la rivolta. Gli spartachisti rimproveravano alla socialdemocrazia la sua adesione alla guerra, nonché la staticità riformista del loro programma.
Con l’appoggio dell’esercito e dell’alta finanza, la rivolta fu repressa durante la cosiddetta settimana di sangue (10-17 Gennaio 1919), a cui presero parte anche i cosiddetti Corpi Franchi (squadre di volontari dirette da ufficiali reazionari).
La Costituzione di Weimar
Due giorni dopo il massacro di Berlino, si era riunita a Weimar un’Assemblea Nazionale, eletta a suffragio universale, che elaborò la Costituzione (11 Agosto 1919). Tale costituzione prevedeva:
- che la Repubblica fosse federale e che concedesse ampia autonomia ai singoli territori;
- che fosse eletto a suffragio universale un presidente della Repubblica, la cui carica durava 7 anni;
- che fosse eletto a suffragio universale, mediante il sistema proporzionale, un parlamento;
- che ci fossero un cancelliere (capo del governo) e vari ministri, il cui operato era controllato dal presidente della Repubblica e dal parlamento;
- la piena libertà di opinione e di parola.
A questa Costituzione, moderna e democratica, non corrispose però alcuna riforma sociale e agraria; così il potere reale rimase concentrato nelle mani degli junker, dei militari e dei vecchi gruppi dominanti.
IL PUTSCH DI KAPP (1920)
Il Putsch di Kapp
La nuova Repubblica trovò tuttavia presto degli oppositori sia tra i rappresentati della sinistra che tra quelli della destra. Questi ultimi tentarono, mediante un movimento insurrezionale militare, il colpo di Stato (1920) che prese il nome di Putsch Kapp (per W. Kapp, conservatore che diresse l’azione). Anche quest’azione reazionaria fu, tuttavia, repressa grazie all’opposizione della borghesia e dei vertici dell’esercito.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della proclamazione della Repubblica Tedesca nel 1918?
- Quali furono le conseguenze della rivolta della Lega di Spartaco nel gennaio 1919?
- Quali furono le caratteristiche principali della Costituzione di Weimar del 1919?
La Repubblica Tedesca fu proclamata nel novembre 1918 per unire lo stato maggiore dell'esercito tedesco e la socialdemocrazia contro la diffusione del bolscevismo.
La rivolta della Lega di Spartaco fu repressa con l'aiuto dell'esercito e dell'alta finanza durante la settimana di sangue, portando alla morte dei leader Luxemburg e Liebknecht.
La Costituzione di Weimar prevedeva una Repubblica federale con ampia autonomia territoriale, un presidente eletto a suffragio universale, un parlamento proporzionale, un cancelliere e ministri controllati dal presidente e dal parlamento, e la libertà di opinione e parola.