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Concetti Chiave

  • Giuseppe Garibaldi, noto come l'eroe dei due mondi, nacque a Nizza nel 1807 e si dedicò alle cause risorgimentali italiane influenzato da Mazzini.
  • Durante il biennio 1848-1849, si distinse nelle battaglie di Luino e Varese, affrontando gli austriaci e subendo la perdita della moglie Anita.
  • La celebre Spedizione dei Mille nel 1860 portò Garibaldi e i suoi volontari in Sicilia, culminando con la presa di Napoli e un incontro storico con re Vittorio Emanuele II a Teano.
  • Negli ultimi anni, Garibaldi partecipò alla Terza Guerra d'indipendenza e si avvicinò al socialismo, vivendo ritirato a Caprera fino alla sua morte nel 1882.
  • Garibaldi aveva abitudini semplici: amava cucinare minestrone alla genovese e viveva in armonia con la natura, dedicandosi all'agricoltura e all'allevamento.
In questo appunto di storia viene descritta la biografia di Giuseppe Garibaldi. Si riporta in primo luogo la biografia di Giuseppe Garibaldi, si riporta anche la storia della vita di Giuseppe Garibaldi, il biennio 1848-1849, il ritorno in Europa e la Seconda Guerra d'indipendenza, la celebre spedizione dei Mille, gli ultimi anni della sua vita, alcune curiosità su Giuseppe Garibaldi, le frasi più famose da lui pronunciate.
biografia di Giuseppe Garibaldi

Indice

  1. Giuseppe Garibaldi: vita del grande eroe dei due mondi
  2. Storia Garibaldi e i tratti salienti
  3. Periodo storico che va dal 1848 al 1849
  4. Ritorno in Europa e Seconda guerra d'indipendenza
  5. Spedizione dei Mille e gli eventi che seguirono
  6. Ultimi anni della vita di Giuseppe Garibaldi
  7. Curiosità su Giuseppe Garibaldi dettagliatamente
  8. Frasi famose pronunciate da Giuseppe Garibaldi
  9. Pietanze ed abitudini di Giuseppe Garibaldi

Giuseppe Garibaldi: vita del grande eroe dei due mondi

Garibaldi nacque a Nizza nel 1807.

Da giovane era capitano di una propria nave, ma non appena seppe delle idee di Mazzini votate alla causa risorgimentale italiana, decise di iscriversi alla Giovine Italia. Garibaldi aderì alla spedizione di Mazzini del 1834 a Savoia, la quale però non venne portatati compimento. Così obbligato a scappare a causa della sentenza di condanna a morte, e si rifugiò a Marsiglia.
Per approfondimenti sulla biografia di Garibaldi vedi qua

Storia Garibaldi e i tratti salienti

Ecco la storia di Garibaldi e i tratti salienti della sua vita: A Rio de Janeiro, Garibaldi prese parte alle assemblee della Giovine Italia. Dopo stabilì insieme al suo amico Rossetti di aderire alle insurrezioni dello Stato Rio Grande do Sul che per ribellarsi al governo brasiliano. Obbligato a nascondersi a Montevideo, in Uruguay, sposò la compagna Anita. Anche a Montevideo, Giuseppe Garibaldi riprese a combattere nel nome della libertà in sostegno di Fructuoso Rivera contro il generale uruguayano Manuel Oribe.

Periodo storico che va dal 1848 al 1849

Tra il 1848-1849 Garibaldi si distinse rispetto agli altri, battendosi a Luino e conquistando Varese il 26 agosto 1848. Essendo attaccato dagli austriaci, non riuscì a raggiungere la città e presso le coste di Magnavacca asistette alla morte di Anita sua amata moglie. Successivamente, egli fu costretto a lasciare il Piemonte e si rifugiò presso il console piemontese di Tangeri. Il suo secondo esilio continuò all'insegna dell'avventura tra New York e America centrale.

Ritorno in Europa e Seconda guerra d'indipendenza

In seguito agli incontri segreti con Cavour, Giuseppe Garibaldi fece ritorno in Europa. Si dimostrò favorevole alla monarchia alla base del futuro Stato italiano e nel corso della Seconda Guerra d'indipendenza coordinò i suoi volontari al fianco dei piemontesi, facendo anche la conoscenza del re Vittorio Emanuele di Savoia. Dopo ciò, Garibaldi fu costretto a lasciare altri sogni rivoluzionari e si rifugiò presso l'Isola di Caprera, in Sardegna, dopo avere dato vita a Genova a un manifesto in cui criticava apertamente la politica dei Savoia.
Per approfondimenti sulla Seconda Guerra d'indipendenza vedi qua

Spedizione dei Mille e gli eventi che seguirono

Nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1860, Garibaldi partì da Quarto con i suoi volontari alla volta della Sicilia, dopo avere saputo della rivolta di Palermo. Gli eventi significativi della celebre Spedizione dei Mille in Sicilia furono lo sbarco a Marsala l'11 maggio, la battaglia di Calatafimi del 15 maggio, la presa di Palermo il 27 maggio, la battaglia di Milazzo del 20 luglio, il passaggio degli uomini del Generale presso lo Stretto di Messina in data 19 agosto, il passaggio trionfale in Calabria, l'ingresso nella città di Napoli in data 7 settembre, l'importante Battaglia del Volturno tra 1 e 2 ottobre, l'incontro col re piemontese a Teano il 26 ottobre. In data 7 novembre si recò a Napoli col re Vittorio Emanuele e dopo i risultati del plebiscito consegnati al sovrano il giorno seguente, il 9 novembre lasciò l'Italia meridionale, ritornando a Caprera, rifiutando la nomina di generale e alle ricompense che i Piemontesi gli diedero. Il processo di unificazione sembrava quindi prossimo al compimento, quando però morì di lì a poco Camillo Benso, conte di Cavour. Le redini del potere passarono successivamente nelle mani di Rattazzi che tentò invano di portare avanti la politica del suo predecessore, Cavour.
A livello operativo si ripensò nuovamente a Garibaldi, il quale dopo un insuccesso riportato nel Trentino, andò a Palermo e poi marciò verso Roma al proclama "Roma o morte", con l'obiettivo di sconfiggere i francesi. Purtroppo, riportando una ferita nell'Aspromonte, fu fatto prigioniero dall'esercito francese il 29 agosto 1862. Successivamente riscosse grande successo a livello internazionale, facendo tappa anche a Londra, incontrando sia Mazzini, Herzen e Palmerston.
per approfondimenti sulla Spedizione dei Mille vedi qua:
Giuseppe Garibaldi: storia e biografia dell'eroe articolo

Ultimi anni della vita di Giuseppe Garibaldi

Durante lo svolgimento della Terza Guerra d'indipendenza, alla guida dei volontari, ottenne il controllo del Trentino nel luglio 1866. Dopo l’annessione del Veneto, ripartì alla conquista di Roma però venne fermato dai soldati italiani che lo costrinsero a ritornare a Caprera. Giuseppe Garibaldi e i suoi uomini però fuggirono di nuovo e, riuscendo a tornare nella Penisola, oltrepassarono il confine arrivando a Mentana, dove però furono un'altra volta fermati dai francesi. Dopo Garibaldi fu arrestato a Fligine e ricondotto a Caprera. Nell’ultima parte della sua vita, Garibaldi si avvicinò alle idee del socialismo e all'Internazionale; egli scrisse anche le Memorie autobiografiche e altri romanzi. Alla fine, Giuseppe Garibaldi morì a avvenne a Caprera il 2 giugno 1882.

Curiosità su Giuseppe Garibaldi dettagliatamente

Il cavallo di Garibaldi si chiamava Marsala.
Mogli di Garibaldi: inizialmente Garibaldi si sposò con Anita. Quando morì conobbe Battistina Ravello, sua nuova compagna, dalla quale ebbe una figlia. Successivamente si sposò altre due volte: prima con Giuseppina Raimondi e poi con Francesca Armosino.
Figli di Garibaldi: i figli di Garibaldi erano: Ciro, Rosita morta a soli due anni, Teresita e Ricciotti. Poi una figlia con Battistina Ravello e tre figli da Francesca Armosino.
Dov'è nato Garibaldi: Garibaldi è nato a Nizza.

Frasi famose pronunciate da Giuseppe Garibaldi

    O si fa l'Italia o si muore
    Qui si fa l'Italia o si muore
    O Roma o Morte
L’Italia non deve rimanere nell’obbrobrio, e meglio è morire che vivere schiavi dello straniero.
Gli uomini nella sventura sono tutti fratelli, e la causa dei popoli oppressi è una sola. Uniamoci dunque, e la nostra voce suoni potente a scuotere i troni di tutti i despoti.
Le società operaie molto hanno giovato all’Italia, moltissimo devono giovare per l’avvenire; il lavoro è virtù; il lavoro è libertà; benedetti coloro che lavorano!
O libertà! libertà! quale regina dell’universo può vantarsi d’avere al suo seguito il corteo d’eroi che tu possiedi in cielo?
L’istruzione dobbiam reclamarla obbligatoria, gratuita e laica. Senza questa condizione, la scuola, dominata dalla setta clericale, pervertirebbe invece di educare. Lo Stato non può favorire le dottrine della fede cieca, che s’insinua coi primi insegnamenti, e prepara la schiavitù dell’anima e del pensiero.
Favorito dalla fortuna, io ebbi l’onore nei due mondi di combattere accanto ai primi soldati, ed ho potuto persuadermi che la pianta uomo nasce in Italia, non seconda a nessuno.

Pietanze ed abitudini di Giuseppe Garibaldi

Garibadi decise di costruire sull’isola di Caprera una casa in cui andò a vivere insieme alla sua famiglia. Si trattava di un posto che faceva bene all’anima, lontano da tutti ed immerso nella natura. In quel posto decise di stabilizzarsi per vivere in armonia con la natura, dedicarsi alla coltivazione dei campi e allevare animali come capre, cavalli e asini.
Riguardo le pietanze più amate da Garibaldi, diverse fonti storiche riportano che amava il minestrone con il pesto, prediligeva il pesce sottosale come il baccalà ma anche la carne era tra i suoi alimenti preferiti come il manzo alla brace cotto direttamente sul fuoco del suo camino di casa. Ecco di seguito gli ingredienti per il minestrone alla genovese:

  • 100 gr. di fagiolini verdi
  • 1 melanzana
  • 2 patate
  • 2 zucchine
  • 1 tazzina di caffè di pesto
  • 300 gr. di pasta o riso
  • 200 gr. di fagioli
  • olio d’oliva
  • parmigiano grattugiato q.b.

A merenda era solito prendere del tè con una zolletta di zucchero rigorosamente attraverso l’uso di una cannuccia. Quando poteva riceveva amici a casa, amava la compagnia non solo delle persone a lui conosciute ma invitava anche chi passava a trovarlo. La sua era una cucina povera per quel tempo ma era di qualità perché ricca di formaggi, carne, pesce frutta e anche selvaggina.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i principali eventi della Spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi?
  2. La Spedizione dei Mille iniziò nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1860 con la partenza da Quarto verso la Sicilia. Eventi significativi furono lo sbarco a Marsala l'11 maggio, la battaglia di Calatafimi il 15 maggio, la presa di Palermo il 27 maggio, la battaglia di Milazzo il 20 luglio, il passaggio dello Stretto di Messina il 19 agosto, l'ingresso a Napoli il 7 settembre, e la Battaglia del Volturno tra l'1 e il 2 ottobre.

  3. Come si sviluppò la vita di Garibaldi dopo il suo ritorno in Europa e durante la Seconda Guerra d'indipendenza?
  4. Dopo il ritorno in Europa, Garibaldi si alleò con la monarchia piemontese durante la Seconda Guerra d'indipendenza, coordinando i suoi volontari. Conobbe il re Vittorio Emanuele di Savoia e, dopo aver criticato la politica dei Savoia, si ritirò a Caprera.

  5. Quali furono le principali battaglie e conquiste di Garibaldi nel periodo 1848-1849?
  6. Tra il 1848 e il 1849, Garibaldi si distinse nelle battaglie di Luino e Varese. Tuttavia, fu costretto a ritirarsi a causa degli attacchi austriaci e, dopo la morte della moglie Anita, si rifugiò presso il console piemontese di Tangeri.

  7. Quali furono le abitudini alimentari e lo stile di vita di Garibaldi a Caprera?
  8. A Caprera, Garibaldi visse in armonia con la natura, dedicandosi alla coltivazione e all'allevamento. Amava il minestrone con pesto, il baccalà e il manzo alla brace. La sua cucina era semplice ma di qualità, ricca di formaggi, carne, pesce e selvaggina.

  9. Quali furono alcune delle frasi più celebri pronunciate da Giuseppe Garibaldi?
  10. Tra le frasi celebri di Garibaldi ci sono: "O si fa l'Italia o si muore", "O Roma o Morte", e "L’Italia non deve rimanere nell’obbrobrio, e meglio è morire che vivere schiavi dello straniero". Queste espressioni riflettono il suo spirito patriottico e la sua lotta per la libertà.

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