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di Mika
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Concetti Chiave

  • Gandhi, appartenente a una casta nobile, fin da giovane riconosce le ingiustizie sociali e inizia a sensibilizzare le folle indiane e sudafricane con il suo approccio non violento.
  • Durante il suo soggiorno in Sudafrica, Gandhi affronta la discriminazione razziale e mobilita i lavoratori indiani (kulis) a una resistenza morale contro le leggi oppressive, senza ricorrere alla violenza.
  • Rientrato in India nel 1915, Gandhi promuove l'autosufficienza economica invitando gli indiani a produrre le proprie stoffe, trasformando l'arcolaio in un simbolo di libertà e indipendenza.
  • La marcia del sale del 1930 è un momento cruciale della resistenza non violenta di Gandhi contro il monopolio britannico, culminando nel suo arresto e in una protesta che coinvolge tutta l'India.
  • Gandhi continua a promuovere l'unità tra indù e musulmani, ma viene assassinato nel 1948 da un fanatico indù che lo accusa di aver compromesso le conquiste indiane nei confronti delle moschee.
In questo appunto viene descritta la biografia e le opere di Gandhi. Si descrive tutto ciò nel dettaglio. Si descrive la sua lotta non violenta in particolare modo.
vita e attività di Gandhi

Indice

  1. Breve Biografia di Gandhi
  2. Altri eventi della sua vita

Breve Biografia di Gandhi

Mohandas Karamchand Gandhi

è il figlio di un ministro del principe Rajkot, quindi appartiene ad una casta nobile, i cui membri non devono avere a che fare con i paria, che vengono trattati come animali nonostante lavorino tantissimo.

Gandhi si rende conto di questa gravissima ingiustizia sin da ragazzo, quando una volta aiuta un ragazzo spazzaturaio nel suo lavoro.
Dodici anni dopo, quando è avvocato, per lavoro sta viaggiando su un treno in prima classe in Sudafrica, ma, essendo indiano, viene lasciato in una stazioncina sperduta. Gandhi si era già reso conto della misera situazione dei settantamila "kulis" in Sudafrica, i quali non potevano votare, possedere terre, circolare liberamente tra le varie province; inoltre, se avessero voluto ritornare in India, sarebbero privati di metà dei loro risparmi. Gandhi comincia così a parlare alle folle di "kulis" che da diffidenti diventano attente e sempre più numerose. L'avvocato indiano non li esorta a una rivoluzione violenta, ma a una rivolta morale, silenziosa, secondo il principio "l'odio genera solo altro odio".
All'inizio del 1914, con la pressione del re d'Inghilterra sul Sudafrica, le leggi ingiuste vengono abrogate dopo che i "kulis", sono stati imprigionati, picchiati e frustati ingiustamente, senza risposte violente da parte loro. Gandhi ritorna nel 1915 in India (dove gli inglesi hanno sottomesso milioni di "sporchi indigeni") e comincia a viaggiare con un bastone, arrangiandosi, per conoscere meglio il suo paese dopo anni e soprattutto per unire indù e musulmani, bramini e "paria". Nel 1920 Mohandas dice agli indiani di non comprare le stoffe inglesi, ma di fabbricarsele da soli, così, l'arcolaio divenne un simbolo di libertà insieme al tricolore.
per ulteriori approfondimenti su Gandhi vedi anche qua

La vita e le lotte di Gandhi: un viaggio verso la libertà articolo

Altri eventi della sua vita

Nel 1930 inizia la marcia del sale, contro il monopolio inglese; Gandhi cammina con i suoi seguaci fino al mare dove cominciano tutti a far bollire l'acqua, in tutta l'India. L'ordine ai poliziotti è di arrestare chi viola la legge, ma in poche ore le prigioni indiane sono traboccanti di gente. Anche Gandhi è stato arrestato, ma la rivolta continua; quando all'esercito giunge l'ordine di sparare sulla folla, gli ufficiali si rifiutano di dare l'ordine ai loro uomini, i giornalisti inglesi prendono posizione per gli indiani, eccetera. Gandhi viene condannato a sei anni per aver violato la legge del sale.
In prigione digiuna per i "paria", perché non vengano considerati impuri e intoccabili e riesce nel suo intento. Nel 1945 il partito laburista inglese dà la libertà all'India, ma all'inaugurazione del parlamento non è presente; a Calcutta, infatti, indù e musulmani da parecchi mesi si ammazzano per la strada e l'avvocato coraggioso sta pellegrinando nelle zone più agitate.
Con il suo ultimo digiuno Gandhi riesce a far riappacificare le due parti, ma un fanatico indù, Nathuram Godse, incolpando al Mahatma la vanificazione della conquista delle moschee, il 30 gennaio 1948 gli spara tre colpi di rivoltella a meno di un metro, uccidendolo.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Mohandas Karamchand Gandhi e quale era la sua origine sociale?
  2. Mohandas Karamchand Gandhi era il figlio di un ministro del principe Rajkot e apparteneva a una casta nobile. Fin da giovane si rese conto delle ingiustizie sociali, come il trattamento dei paria.

  3. Quali furono le esperienze di Gandhi in Sudafrica che influenzarono la sua lotta per i diritti civili?
  4. In Sudafrica, Gandhi sperimentò la discriminazione razziale quando fu espulso da un treno per essere indiano. Questo lo portò a lottare contro le leggi ingiuste che opprimevano i "kulis", promuovendo una rivolta morale e non violenta.

  5. Quali furono le azioni di Gandhi al suo ritorno in India nel 1915?
  6. Al suo ritorno in India, Gandhi viaggiò per il paese per unire indù e musulmani e promosse il boicottaggio delle stoffe inglesi, incoraggiando gli indiani a fabbricare i propri tessuti, simbolizzato dall'arcolaio.

  7. Cosa rappresentò la marcia del sale del 1930 e quali furono le sue conseguenze?
  8. La marcia del sale del 1930 fu una protesta contro il monopolio inglese sul sale. Gandhi e i suoi seguaci violarono la legge bollendo l'acqua del mare, portando a numerosi arresti e attirando l'attenzione internazionale sulla causa indiana.

  9. Come terminò la vita di Gandhi e quale fu il suo impatto finale?
  10. Gandhi fu assassinato il 30 gennaio 1948 da un fanatico indù. Prima della sua morte, riuscì a riappacificare indù e musulmani attraverso il suo ultimo digiuno, lasciando un'eredità di non violenza e unità.

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