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Concetti Chiave

  • Il congresso di Vienna restaurò la dinastia dei Borbone in Francia con Luigi XVIII, che adottò una politica moderata per evitare conflitti interni.
  • Luigi XVIII accettò una nuova costituzione, segnando un periodo di distensione senza ripristinare completamente l'Ancient Regime.
  • Carlo X, successore di Luigi XVIII, adottò una politica intransigente, ripristinando i privilegi nobiliari e imponendo nuove tasse alla borghesia.
  • La legge del miliardo di Carlo X provocò il malcontento popolare, culminando nelle Trois Glorieuses, una rivolta pacifica che portò al suo esilio.
  • Luigi Filippo d'Orleans fu scelto come nuovo sovrano, accettato internamente ed esternamente, proclamandosi re dei francesi anziché re di Francia.

Indice

  1. La restaurazione dei Borbone
  2. Luigi XVIII e la moderazione
  3. Carlo X e la legge del miliardo
  4. Le Trois Glorieuses e la borghesia
  5. Luigi Filippo d'Orleans, re dei francesi

La restaurazione dei Borbone

In Francia il congresso di Vienna aveva optato per una decisione che non era stata molto gradita al popolo: la restaurazione della dinastia dei Borbone con la figura di Luigi XVIII.

Luigi XVIII e la moderazione

Il nuovo sovrano è consapevole che il suo ruolo nella nazione, che veniva da venticinque anni di conflitti, era molto delicato: in effetti l’ultimo sovrano francese era stato ghigliottinato. Si venne così a creare una situazione simile a quella dell’Inghilterra nel corso della Glorious Revolution, durante la quale, dopo gli undici anni di repubblica, venne richiamato dal suo esilio Carlo II, il figlio di Carlo I. Il nuovo sovrano capisce che per mantenere inalterata la decisione presa a Vienna senza che vi fossero nuovi scontri tra il popolo e il sovrano, comprende che la linea da seguire è quella moderata: egli accetta di buon grado che venga proclamata una nuova costituzione, in quanto quelle precedenti non prevedevano più di affidare parte del potere al re. La resistenza quasi nulla di Luigi nei confronti di tale atto ci testimonia il senso di disponibilità e di apertura del sovrano, la cui intenzione era di istaurare un clima di pace e di serenità dettato dalla reciproca collaborazione. Gli anni in cui egli regnò si caratterizzano non per una riproposizione degli ideali dell’Ancient Regime, che anche il congresso aveva dichiarato ristabiliti quando aveva restaurato sul trono dei maggiori regni sovrani appartenenti a dinastie che pretendevano di far risalire il loro potere da Dio, bensì per un clima di distensione. Nel momento in cui però sale al potere suo fratello Carlo, con il nome di Carlo X, egli è di carattere totalmente diverso rispetto a Luigi: il suo governo inizia immediatamente a minare la tranquillità costruita con tanta fatica, durata appena 10 anni.

Carlo X e la legge del miliardo

Carlo, infatti, già prima di essere eletto aveva manifestato un atteggiamento più duro ed intransigente, affermando pubblicamente che aveva intenzione non soltanto di ripristinare i privilegi di cui godeva la nobiltà ma anche che i nobili danneggiati sarebbero stati ricompensati con un indennizzo per la perdita delle loro tenute e dei beni: tale scelta si carica di un duplice significato, da un lato simbolico in quanto venivano meno tutte le rivendicazioni del ceto medio che anzi venivano condannate e anche pratico in quanto i soldi per indennizzare i nobili sarebbero stati ricavati da nuove tasse imposte alla borghesia.

Le Trois Glorieuses e la borghesia

Tale prospettiva non era certamente gradita al popolo quando Carlo era solo un membro della famiglia reale ma di più quando divenne re e varò tale legge con il nome di legge del miliardo, indicante appunto la somma di denaro che il re aveva calcolato fosse l’indennizzo. Il popolo, appena venne ratificata tale legge, manifestò immediatamente il suo disappunto ma Carlo, invece di ascoltare il popolo, accentuò ulteriormente il suo atteggiamento dispotico ed assolutistico, finché il popolo non insorse in quelle che vennero definite le Trois Gloriouses, tre giornate, dal 27 al 29 luglio, che si richiama alla Glorious Revolution e indicante un cambiamento dinastico senza spargimento di sangue. Anche in Francia viene deposto il re ma la borghesia è consapevole del fatto che un vuoto di potere di lunga durata avrebbe portato a delle conseguenze disastrose, testimoniate anche dalla recente rivoluzione, durante la quale la borghesia si era lasciata sfuggire un po’ troppo la mano: erano così sorti il Terrore ed altri eventi negativi che non dovevano essere ripetuti. La borghesia mantiene quindi il potere per soli tre giorni, durante i quali vengono vagliati molti nomi di persone che avrebbero potuto sostituire il re: vi era la necessità di una persona di stampo moderato, che fosse garanzia di un clima di stabilità.

Luigi Filippo d'Orleans, re dei francesi

La personalità moderata del sovrano doveva inoltre essere stata già accertata in precedenza perché non vi dovevano essere motivi per cui lo Stato francese si fosse dimostrato instabile: in tal caso sarebbe potuta intervenire la quadruplice alleanza. Viene selezionato un’esponente della nobiltà, non di stampo borghese (una cosa improponibile), che aveva già dimostrato la sua personalità non autoritaria: la scelta ricade su Luigi Filippo d’Orleans, un nobile che non era fuggito nel corso della rivoluzione francese e si era schierato dalla parte del popolo. Il nuovo sovrano accetta il suo incarico proclamandosi non re di Francia, come avevano fatto gli altri sovrani ad indicare appunto che il ruolo gli era offerto per grazia divina, bensì re dei francesi, il che indicava che era stato scelto dal popolo; tale sovrano venne accettato dalle altre nazioni perché vi era stato un semplice cambio dinastico nella Francia e non uno sconvolgimento degli equilibri

Domande da interrogazione

  1. Qual era la situazione politica in Francia dopo il Congresso di Vienna?
  2. Dopo il Congresso di Vienna, la Francia vide la restaurazione della dinastia dei Borbone con Luigi XVIII, che adottò una linea moderata per mantenere la pace e accettò una nuova costituzione.

  3. Come si differenziava Carlo X da Luigi XVIII nel suo approccio al governo?
  4. Carlo X aveva un atteggiamento più duro e intransigente rispetto a Luigi XVIII, cercando di ripristinare i privilegi nobiliari e imponendo nuove tasse alla borghesia, il che portò a tensioni con il popolo.

  5. Quali furono le conseguenze della legge del miliardo introdotta da Carlo X?
  6. La legge del miliardo, che prevedeva indennizzi per i nobili danneggiati, suscitò il disappunto del popolo e contribuì a un clima di insoddisfazione che culminò nelle Trois Glorieuses, portando alla deposizione di Carlo X.

  7. Chi fu scelto come nuovo sovrano dopo le Trois Glorieuses e perché?
  8. Luigi Filippo d'Orleans fu scelto come nuovo sovrano per la sua personalità moderata e non autoritaria, essendo accettato come re dei francesi, indicante una scelta popolare piuttosto che divina.

  9. Qual era l'importanza della scelta di Luigi Filippo d'Orleans per la stabilità della Francia?
  10. La scelta di Luigi Filippo d'Orleans garantì un clima di stabilità e fu accettata dalle altre nazioni, evitando sconvolgimenti degli equilibri internazionali e prevenendo l'intervento della quadruplice alleanza.

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