Concetti Chiave
- L'Europa ha recuperato una posizione centrale nella geografia migratoria globale negli ultimi quindici anni.
- Il saldo migratorio complessivo dell'Unione Europea è complesso da calcolare a causa di vari motivi tecnici e politici.
- L'Europa ha superato gli Stati Uniti come principale bacino di immigrazione, secondo stime autorevoli.
- La crisi europea dei migranti tra il 2013 e il 2015 ha segnato un punto di svolta nella migrazione verso l'Unione Europea.
- I migranti che arrivano in Europa provengono principalmente dal Medio Oriente, Asia meridionale, Africa e Balcani occidentali.
Indice
L'Europa e la migrazione globale
Nel corso degli ultimi quindici anni, l’Europa ha acquistato o meglio recuperato una posizione centrale nella geografia migratoria globale. Per motivi di collocazione geografica e di struttura socio-demografica, il continente è esposto a migrazioni spontanee e indesiderate.
Sfide nel calcolo del saldo migratorio
Calcolare il saldo migratorio complessivo dell’Unione europea, quindi la differenza tra ingressi e uscite nel territorio dei 28, ad esclusione della mobilità a breve termine, per turismo o altri motivi, è molto complesso.
Le ragioni sono molte, di ordine sia tecnico (persistente eterogeneità dei parametri nazionali di rilevazione statistica, carenze strutturali nella registrazione delle uscite, etc.) sia politico (riluttanza di molti governi a diffondere dati ritenuti «delicati»).Crescita del ruolo migratorio dell'Europa
Nonostante alcuni miglioramenti recenti nel livello di informazione statistica comparativa, manca tuttora un quadro ufficiale della situazione migratoria dello spazio comunitario. Le stime più autorevoli concordano comunque nel segnalare una forte crescita del ruolo di attrazione che l’Europa, nel suo complesso, esercita nel sistema migratorio globale. Per quanto riguarda in maniera specifica l’Unione Europea, pur nella difficoltà di azzardare cifre precise, esistono buone ragioni per ritenere che essa abbia superato gli Stati Uniti come bacino di immigrazione.
Crisi europea dei migranti
Le statistiche e gli studi che sono stati svolti recentemente mostrano come nel corso degli anni la migrazione in Europa sia cambiata notevolmente. Dal 2013 al 2015, come ben sappiamo, ci fu la crisi europea dei migranti, una crisi migratoria che iniziò quando un numero sempre crescente di rifugiati ha cominciato a spostarsi da altri continenti extra-europei verso l'Unione europea per richiedere asilo, viaggiando attraverso il Mar Mediterraneo, oppure attraverso la Turchia e l'Europa sudorientale. La maggior parte di questi migranti proviene dal Medio Oriente, dall'Asia meridionale, dall'Africa e dai Balcani occidentali. Da allora, con il passare degli anni ci furono molti cambiamenti.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la posizione dell'Europa nella geografia migratoria globale negli ultimi quindici anni?
- Quali sono le sfide nel calcolo del saldo migratorio dell'Unione Europea?
- Come è cambiata la migrazione in Europa dal 2013 al 2015?
Negli ultimi quindici anni, l'Europa ha recuperato una posizione centrale nella geografia migratoria globale, esponendosi a migrazioni spontanee e indesiderate a causa della sua collocazione geografica e struttura socio-demografica.
Calcolare il saldo migratorio dell'Unione Europea è complesso a causa di eterogeneità nei parametri nazionali di rilevazione statistica, carenze nella registrazione delle uscite e riluttanza politica a diffondere dati delicati.
Dal 2013 al 2015, l'Europa ha affrontato una crisi migratoria con un crescente numero di rifugiati provenienti da continenti extra-europei, principalmente dal Medio Oriente, Asia meridionale, Africa e Balcani occidentali, che cercavano asilo nell'Unione Europea.