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Concetti Chiave

  • Alla fine dell'Ottocento, l'Impero russo era ancora caratterizzato da un sistema politico e sociale di stampo feudale, nonostante l'abolizione della servitù della gleba.
  • Il regime zarista, nonostante la repressione delle idee sovversive, era instabile e destinato a crollare al primo grande urto.
  • Personaggi come Lenin e Anna Kuliscioff emergono nel panorama politico, portando con sé idee marxiste e anarchiche.
  • La Russia, nonostante le sconfitte subite, continuava a perseguire l'espansione in Estremo Oriente, come dimostrato dalla guerra con il Giappone.
  • La sconfitta nella guerra russo-giapponese, culminata nella battaglia di Tsushima, segnò il declino della potenza militare russa e l'ascesa del Giappone come nuova potenza mondiale.

Indice

  1. La debolezza dello stato russo
  2. L'ascesa di Lenin e l'anarchia
  3. La guerra russo-giapponese

La debolezza dello stato russo

Alla fine dell'Ottocento lo Stato russo si poteva ritenere tutt'altro che forte. Aveva ancora un sisema che, nonostante la recente abolizione della servitù della gleba, conservava tutte le caratteristiche del regime feudale, con un'aristocrazia superba e un popolo primo di ogni diritto civico. A causa di questa anacronistica situazione politica e sociale attecchivano idee sovversive e anarchiche.

Il governo zarista reprimeva questi focolai di rivolta che in genere sfociavano solo in sterili atti di violenza, senza portare un'organizzazione capace di sostituirsi al vecchio stato delle cose. Il regime dei Romanov si regge per puro miracolo, al primo grosso urto crollerà definitivamente.

L'ascesa di Lenin e l'anarchia

Quel Vladimir Il'ic Uljanov, che poi si fece chiamare Nikolaj Lenin, non era che un giovane avvocato imbevuto di idee marxiste e nessuno poteva sospettare in lui il futuro animatore del più grande rivolgimento sociale che la storia ricordi. Dalla Russia era venuta in Italia la giovane Anna Kuliscioff, una delle maggiori figure del mondo anarchico d'Europa. Lo Zar non sembrava prendere sul serio questi sussulti del popolo, nemmeno quando nel 1905, davanti al Palazzo d'Inverno di Pietroburgo si accalcò una massa di operai, guidati da un oscuro prete finlandese, il "pope" Gapon.

La guerra russo-giapponese

Dopo la guerra cino-giapponese la Russia si era messa di mezzo per minimizzare gli effetti della sconfitta cinese e assicurarsi basi militari in Manciuria. La Russia dimostrò a più riprese di non voler deporre le sue idee di espansione politica in Estremo Oriente. Nel febbraio 1904 il Giappone rompeva le trattative e attccò di notte la flotta russa ancorata nella baia di Port Arthur. La flotta russa fu distrutta e i Giapponesi si trovarono padroni del mare, liberi di sbarcare dove volevano. Port Arthur venne investita da ogni parte dalle truppe del generale Nogi, mentre il corpo di spedizione guidato da Oyama avanzava in Manciuria contro l'esercito russo comandato da Kuropatkin. Nel gennaio 1905 cadde Port Arthur, dopo un'eroica difesa: nel febbraio si ebbe uno scontro decisivo presso Mukden, in Manciuria, terminato con la ritirata russa. Fin dall'ottobre 1904 la flotta russa del Baltico si era mossa attraverso gli oceani verso il Mar del Giappone. Vi giunse nel maggio dell'anno seguente e qui nello stretto di Tsushima, trovò ad attenderla la squadra dell'ammiraglio Togo. I Russi furono disfatti fino all'ultimo, mentre il Giappone si affermava, fra lo stupore degli occidentali come una delle maggiori potenze del mondo.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le condizioni politiche e sociali dell'Impero russo alla fine dell'Ottocento?
  2. Alla fine dell'Ottocento, l'Impero russo era caratterizzato da un sistema che, nonostante l'abolizione della servitù della gleba, manteneva caratteristiche feudali con un'aristocrazia dominante e un popolo privo di diritti civici, favorendo la diffusione di idee sovversive e anarchiche.

  3. Quali furono le conseguenze della guerra cino-giapponese per la Russia?
  4. Dopo la guerra cino-giapponese, la Russia cercò di minimizzare la sconfitta cinese e assicurarsi basi in Manciuria, ma il Giappone attaccò la flotta russa a Port Arthur nel 1904, portando alla distruzione della flotta russa e alla sconfitta delle forze russe in Manciuria.

  5. Chi era Vladimir Il'ic Uljanov e quale ruolo ebbe nel contesto russo?
  6. Vladimir Il'ic Uljanov, noto come Nikolaj Lenin, era un giovane avvocato con idee marxiste che in seguito divenne il leader del più grande rivolgimento sociale della storia, anche se inizialmente non era considerato una minaccia significativa dal regime zarista.

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