Concetti Chiave
- Mussolini ascende al potere con un governo di coalizione, dando legittimità al PNF e fondando il Gran consiglio del fascismo nel 1922.
- Le elezioni del 1924, tenute in un clima intimidatorio, segnarono la presa di potere fascista.
- L'alleanza con la Chiesa include la riforma scolastica di Gentile, che introduce l'insegnamento obbligatorio della religione cattolica.
- La legge Acerbo del 1923 introduce un sistema elettorale maggioritario, garantendo a chi supera il 25% dei voti due terzi dei seggi.
- Il delitto Matteotti, che denunciò brogli elettorali, portò Mussolini a dichiararsi capo di un governo a delinquere, consolidando il suo potere.
Indice
Mussolini e la legalità del PNF
Mussolini salito al potere con un governo di coalizione volle dare legalità al suo partito. Il PNF ricoprì ruoli che spettavano allo stato e portò avanti una feroce opposizione. Fondò poi il Gran consiglio del fascismo il 1922.
Elezioni del 1924 e clima intimidatorio
Le elezioni del 1924, svoltesi in un clima intimidatorio, segnarono la presa di potere fascista.
Riforme scolastiche e interventi economici
Riforma del sistema scolastico di Gentile
- Obbligatorietà insegnamento religione cattolica
- Introduzione esame di stato
Inoltre la Banca d’Italia intervenne per salvare la Banca di Roma.
Mussolini favorì e appoggiò inoltre le forze conservatrici che lo sostenevano con provvedimenti economici, tra cui la borghesia imprenditoriale con la privatizzazione dell’industria.
Legge Acerbo e conseguenze politiche
Nel 1923 venne presentata la legge Acerbo, che prevedeva le elezioni a sistema maggioritario ( i due terzi dei seggi spettavano a chi aveva più del 25%).
Mussolini fece in modo che venisse approvata questa legge, la legge Acerbo, che gli consentisse di guidare il parlamento. I brogli attuati durante le elezioni vennero denunciati dal socialista Matteotti che venne barbaramente ucciso. Gli oppositori abbandonarono il parlamento recandosi ‘sull’Aventino delle proprie coscienze’. Mussolini si prese la responsabilità e si dichiarò capo di un governo a delinquere.