Concetti Chiave
- La legge Acerbo, approvata nel luglio 1923, reintroduce il sistema maggioritario, assegnando 2/3 dei seggi al partito con più voti.
- Mussolini si assicura il successo elettorale attraverso violenza, propaganda e intimidazioni, ottenendo il 65% dei voti con il listone nazionale.
- L'opposizione contesta le elezioni del 1924 per illegalità e violenza, con Matteotti che denuncia la situazione e viene assassinato il 10 giugno 1924.
- La "secessione dell'Aventino" inizia il 27 giugno 1924, con l'opposizione che abbandona i lavori parlamentari in protesta contro il governo fascista.
- Mussolini forma un governo fascista il 1° luglio 1924 e avvia una svolta autoritaria, dichiarando l'intenzione di instaurare una dittatura nel gennaio 1925.
Indice
La legge acerbo e il clima politico
- nel luglio del 1923 viene approvata la legge acerbo, ovvero una legge elettorale che reintroduce il sistema maggioritario e prevede 2/3 dei seggi al partito che ottiene più voti
- questa iniziativa di Mussolini è fondata sulla certezza di ottenere molti consensi, dovuta:
* dal clima di violenza che regnava nel paese
* dall’appoggio di alcuni autorevoli politici
* dal fatto che la maggior parte della popolazione può essere facilmente convinta attraverso la propaganda fascista
Intimidazione e brogli elettorali
- per assicurarsi il successo della sua lista (listone nazionale), Mussolini vuole che tutto si svolga con intimidazione e consente ai suoi incaricati di violare il segreto delle urne e di commettere brogli nello spoglio delle schede
- la sua lista governativa arriva ad ottenere il 65% dei voti
Proteste e reazioni dell'opposizione
- l’opposizione (composta da socialisti, comunisti, repubblicani, liberali e popolari) protesta e chiede l’annullamento delle elezioni poiché accusate di essere fondate sull’illegalità e la violenza
L'assassinio di Giacomo Matteotti
- questa denuncia viene pronunciata il 30 maggio 1924, dal segretario del partito socialista unitario Giacomo Matteotti, all’apertura dei lavori della camera -> il 10 giugno 1924 Matteotti viene rapito in pieno giorno e assassinato da alcuni sicari fascisti che sono convinti di interpretare la volontà di Mussolini
La secessione dell'Aventino
- l’opposizione dopo essersi riunita in una sala a Montecitorio decide di non partecipare più ai lavori parlamentari
- il 27 giugno 1924 inizia la protesta denominata “secessione dell’Aventino” in ricordo di quella messa in atto nella Roma antica dalla plebe contro le prepotenze dei patrizi
Il consolidamento del potere fascista
- il re non accoglie la protesta e riconferma la sua fiducia a Mussolini
- l’1 luglio 1924 Mussolini crea un governo di soli fascisti
- dal 1925 parte la svolta completamente autoritaria e con il discorso di Mussolini del 3 gennaio 1925 viene espressa l’intenzione di instaurare una dittatura
Domande da interrogazione
- Qual era lo scopo della legge Acerbo approvata nel 1923?
- Come ha reagito l'opposizione alle elezioni del 1924?
- Quali furono le conseguenze dell'assassinio di Giacomo Matteotti?
La legge Acerbo, approvata nel luglio del 1923, mirava a reintrodurre il sistema maggioritario, assegnando 2/3 dei seggi al partito con più voti, per garantire a Mussolini un ampio consenso politico.
L'opposizione, composta da socialisti, comunisti, repubblicani, liberali e popolari, ha protestato contro le elezioni del 1924, accusandole di essere basate su illegalità e violenza, e ha chiesto l'annullamento dei risultati.
L'assassinio di Giacomo Matteotti, avvenuto il 10 giugno 1924, ha portato l'opposizione a ritirarsi dai lavori parlamentari, iniziando la "secessione dell'Aventino", mentre Mussolini ha consolidato il potere fascista, instaurando una dittatura dal 1925.