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Concetti Chiave

  • Durante gli anni Trenta, l'Italia fascista implementa politiche economiche autarchiche e di lavori pubblici per sostenere l'economia, ma i risultati sono limitati e i lavoratori restano poco pagati.
  • Lo Stato italiano diventa il principale azionista delle imprese, specialmente nel settore siderurgico, attraverso l'Imi e l'IRI.
  • Il fascismo promuove politiche demografiche per aumentare la natalità e prepara il paese per la guerra, limitando il ruolo delle donne al solo ambito familiare.
  • Mussolini espande l'Impero italiano con la campagna d'Etiopia nel 1935, affrontando sanzioni internazionali e stringendo legami con la Germania nazista.
  • L'Italia adotta leggi razziali contro gli africani e gli ebrei, con una rigida repressione del dissenso grazie all'Ovra e l'adozione di organizzazioni giovanili per l'indottrinamento.

Indice

  1. La crisi economica e le risposte di Mussolini
  2. Politiche demografiche e ruolo della donna
  3. Espansione coloniale e relazioni internazionali
  4. Leggi razziali e repressione del dissenso

La crisi economica e le risposte di Mussolini

Durante gli anni venti del Novecento la crisi colpisce anche l'Italia ma in modo marginale, poiché l'economia nazionale non dipende direttamente da quella statunitense. Mussolini comunque affronta la situazione nello stesso modo della Germania nazista, mettendo in atto un grosso piano di lavori pubblici.

Banche e industrie ricevono anche aiuti sostanziali dallo Stato attraverso un nuovo organismo, l'Imi (Istituto mobiliare italiano), in seguito affiancato dall'IRI (Istituto per la ricostruzione industriale). In questo modo lo Stato diventa pian piano il maggior azionista delle imprese, specialmente n settore siderurgico. Attraverso la politica dell'autarchia e attraverso un'organizzazione corporativa della società, si cerca ulteriormente di sviluppare l'economia italiana. Nel 1939 il a parlamento viene soppiantato dalla Camera dei Fasci e delle Corporazioni. Queste strategie economico-politiche non portano in realtà ai risultati sperati. I lavoratori italiani rimangono tra i meno retribuiti dell'Europa occidentale.

Politiche demografiche e ruolo della donna

Dal punto di vista demografico anche il fascismo italiano cerca di incentivare la natalità e preparare il paese alla guerra di espansione. Il ruolo della donna viene canalizzato verso la funzione di madre, limitando moltissimo, con apposite leggi, l'accesso femminile al mondo del lavoro.

Famiglie numerose ricevono incentivi e assegni familiari.

Espansione coloniale e relazioni internazionali

In politica estera, Mussolini decide di riprendere la campagna d'Etiopia (1935): le truppe etiopi vengono sopraffate con brutalità, coinvolgendo anche i civili e facendo uso indiscriminato di gas asfissianti. Nel 1936 il fascismo celebra così la nascita dell'Impero italiano. L'Italia viene sanzionata dalla Società delle Nazioni e la Germania la soccorre diplomaticamente ed economicamente. Nasce quindi l'Asse Roma-Berlino, seguito da un patto antisovietica sottoscritto insieme a Germania e Giappone. Il paese, come la Germania nazista, esce dalla Società delle Nazioni. L'occupazione africana porta alla prima ondata di leggi razziali. Agli italiani viene vietato qualsiasi tipo di unione con i nativi africani, attuato in un vero e proprio regime di apartheid.

Leggi razziali e repressione del dissenso

Più tardi una speciale legislazione antisemita verrà introdotta attraverso il Manifesto della razza. Ogni eventuale dissenso viene intercettato e represso dall'Ovra, la polizia politica segreta. Una serie di associazioni provvedono alla regolamentazione della vita sociale inquadrando i cittadini gin da bambini in organizzazioni giovanili, indottrinando lì fino all'entrata nel partito. Le varie associazioni vestono uniformi militaresche. Il discorso nazionalista che prende origini già dal Risorgimento, incontra il culto dell'Impero romano e del duce.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali strategie economiche adottate dal fascismo italiano negli anni Trenta?
  2. Il fascismo italiano adottò un piano di lavori pubblici, sostenne banche e industrie attraverso l'Imi e l'IRI, e promosse l'autarchia e un'organizzazione corporativa della società. Tuttavia, queste strategie non portarono ai risultati sperati.

  3. Come influenzò il fascismo italiano il ruolo delle donne e la struttura familiare?
  4. Il fascismo italiano incentivò la natalità e limitò l'accesso delle donne al lavoro, promuovendo il loro ruolo di madri. Famiglie numerose ricevevano incentivi e assegni familiari.

  5. Quali furono le conseguenze delle politiche estere e razziali del fascismo italiano?
  6. L'Italia fu sanzionata dalla Società delle Nazioni per la campagna d'Etiopia, portando alla nascita dell'Asse Roma-Berlino. L'occupazione africana e il Manifesto della razza introdussero leggi razziali e un regime di apartheid.

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