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Concetti Chiave

  • Il movimento fascista si evolve in un partito-milizia con le squadre d'azione come istituzioni statali, legando la sua identità alla Grande Guerra.
  • Le squadre d'azione offrono a molti ex combattenti un senso di continuità con l'esperienza bellica, rafforzando il legame con il fascismo.
  • Il culto funebre dei militanti caduti si intreccia con quello della Grande Guerra, creando riti e sentimenti di comunione tra i membri.
  • Il giuramento di appartenenza delle squadre fasciste sottolinea il vincolo sacro e mortuario che unisce i membri del movimento.
  • Rituali come l'appello dei caduti rafforzano l'identità fascista, celebrando le morti come esempi vitali per i vivi.

Indice

  1. Il partito-milizia fascista
  2. Il culto dei caduti
  3. La sacralizzazione dell'azione politica
  4. Rituali e credenze fasciste

Il partito-milizia fascista

Il movimento fascista diventa una sorta di partito-milizia, all'interno del quale le squadre d'azione fasciste non sono certo qualcosa di cui vergognarsi ma qualcosa da esibire con orgoglio, tanto che finiscono per diventare addirittura una delle istituzioni dello Stato fascista. Le squadre sono importanti perché ricollegano direttamente il movimento all'esperienza della Grande Guerra.

Nella mitografia fascista il nesso con la guerra è importantissimo perché è la guerra che ha propiziato la scelta interventista di Mussolini e la sua conseguente fuoriuscita dal Partito socialista. D'altro canto le squadre d'azione con le loro azioni di carattere militare permettono a molti giovani ex combattenti di non allontanarsi bruscamente da un'esperienza dalla quale si sentono segnati e di cui vanno estremamente fieri.

Il culto dei caduti

Infine le squadre d'azione sono importanti anche perché intorno alla morte dei loro militanti, avvenuta negli scontri con gli avversari, si costruisce un elaborato culto funebre che si intreccia intimamente con il culto dei caduti della Grande Guerra. I culto mortuario è essenziale per la definizione dei riti che costruiscono la comunione squadrista cioè il sentirsi parte di uno stesso esclusivo gruppo politico-militare. Questo comune sentire è rinsaldato da un atto liturgico essenziale per il fascismo, cioè il giuramento di appartenenza. La formula ufficiale del giuramento delle squadre fasciste, approvata alla vigilia della marcia su Roma esprime con grande chiarezza la natura mortuario-sacrale del vincolo di appartenenza che unisce i membri delle squadre fasciste.

La sacralizzazione dell'azione politica

Ancora più esplicitamente il sangue dei caduti viene celebrato, in forma lugubre e suggestiva, da un capo fascista che nel luglio del 1921 a Lucca commemora tre commilitoni morti in uno scontro con gli avversari pronunciando queste parole "Sorta dal sangue, o trinità di luce, tu sei: dal tuo, dal nostro sangue. Si vuotino le vene del loro più gagliardo flutto a formare il nuovo fonte battessimale, pieno il calice del dono vermiglio, sia innalzato dai nostri cuori, o fratelli, fino agli altissimi cieli a compiere il riscatto dal passato all'avvenire. Parole e rituali di questo tipo fanno del fascismo un movimento animato da un'intensa sacralizzazione dell'azione politica, anche della più violenta, aggressioni fisiche degli avversari. Peraltro riecheggiata in tutta questa ritualità le vocazione della morte di militanti ha una componente fortemente vitalistica. Le morti commemorate sono considerati degli esempi per i vivi, che ne devono trarre un nuovo impulso a lottare per il successo della causa fascista. Per questo motivo, uno dei momenti emotivamente più forti dei rituali fascisti è l'appello dei caduti: davanti ai gruppi fascisti con i loro che gagliardetti e le loro bandiere uno dei capi grida il nome dei militanti caduti e la folla inginocchiata risponde in coro: presente!. È un modo per dire che chi è morto invano, che la sua anima è ancora tra i vivi, i quali devono saper apprezzare e ricordare l'esempio della situazione e della sua fede nel fascismo.

Rituali e credenze fasciste

Rituali di questo genere continuano a essere parte dell'esperienza fascista anche dopo la trasformazione del movimento in regime monopartitico. Essi restano soprattutto patrimonio dei veri credenti, cioè dei militanti più determinati e convinti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo delle squadre d'azione fasciste nel movimento fascista?
  2. Le squadre d'azione fasciste sono una parte fondamentale del movimento, esibite con orgoglio e considerate una delle istituzioni dello Stato fascista, collegando il movimento all'esperienza della Grande Guerra.

  3. Come viene celebrato il culto dei caduti nel fascismo?
  4. Il culto dei caduti è celebrato attraverso rituali funebri che si intrecciano con il culto dei caduti della Grande Guerra, rafforzando il senso di appartenenza e comunione tra i membri delle squadre fasciste.

  5. Qual è l'importanza del giuramento di appartenenza nel fascismo?
  6. Il giuramento di appartenenza è un atto liturgico essenziale che esprime la natura mortuario-sacrale del vincolo tra i membri delle squadre fasciste, consolidando il loro senso di appartenenza a un gruppo esclusivo.

  7. In che modo le morti dei militanti vengono utilizzate nel fascismo?
  8. Le morti dei militanti sono considerate esempi per i vivi, che devono trarre nuovo impulso a lottare per la causa fascista, e sono commemorate attraverso rituali come l'appello dei caduti.

  9. Come si manifesta la sacralizzazione dell'azione politica nel fascismo?
  10. La sacralizzazione dell'azione politica si manifesta attraverso rituali e parole che animano il movimento, conferendo un'intensa sacralità anche alle azioni più violente e aggressive contro gli avversari.

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