Concetti Chiave
- Nel 1922 una legge conferisce poteri al governo per un carattere autoritario e un'epurazione nell'amministrazione pubblica, favorendo elementi fascisti.
- Il "Gran consiglio del fascismo" diventa organo ufficiale dello Stato nel 1928, e viene creata la "Milizia volontaria per la sicurezza nazionale".
- Mussolini sfrutta il supporto del Vaticano e i clerico-moderati per approvare la legge elettorale del 1924, ottenendo la maggioranza attraverso violenze e intimidazioni.
- Dopo le elezioni del 1924, Matteotti denuncia le illegalità elettorali e viene rapito e ucciso, suscitando sdegno pubblico; Mussolini supera la crisi grazie al sostegno del re.
- Le "leggi fascistissime" del 1925 sopprimono la libertà di stampa e attività politica, rafforzando il potere di Mussolini e portando a esili e condanne di oppositori.
* 3/12/1922 = una legge conferisce ampi poteri al governo, per dare un carattere autoritario allo Stato e per compiere una vasta epurazione nell’amministrazione pubblica e per affidare a elementi fascisti la direzione amministrativa.
Il “Gran consiglio del fascismo” diventa (1928) l'organo ufficiale dello Stato; e attua la creazione della “Milizia volontaria per la sicurezza nazionale” (camicie nere).
Per ottenere la maggioranza per la riforma elettorale, Mussolini effettua repentinamente una manovra di attacco contro il partito popolare espellendo i ministri popolari dal governo e fece leva sull’interesse del Vaticano ad avere dei buoni rapporti con il fascismo, sui clerico-moderati e sulla ripresa della violenza e intimidazioni squadriste (assassinio arciprete don Giovanni Minzoni).
* Pressione Vaticano = Sturzo abbandona incarico; clerico-moderati creano difficoltà al gruppo popolare sul piano parlamentare comincia la crisi del partito popolare che agevola l’approvazione della legge elettorale: principio maggioritario (2/3 dei seggi al partito con + voti).
Le elezioni 1924 il “listone” ottenne il 64,9% dei voti e 374 deputati; con la più alta percentuale di voti si riscontra nel Sud; in Emilia violenze e intimidazioni e brogli influirono sui risultati; al Nord le liste di opposizione vinsero sul “listone” di Mussolini.
Dopo le elezioni Matteotti pronuncia alla Camera un discorso denunciando l'illegalità e le violenze che avevano impedito all’opposizione di partecipare liberamente alla campagna elettorale. Qualche giorno dopo fu rapito dai sicari; il cadavere venne trovato due mesi dopo e suscito un forte sdegno dell'opinione pubblica che fa vacillare il regime in formazione, ma la crisi è superata grazie all’appoggio di Vittorio Emanuele III a Mussolini; l'opposizione parlamentare abbandona la camera in segno di sdegno.
Al discorso del 1925 Mussolini sfidò il Parlamento assumendosi la responsabilità dell’accaduto (assassino Matteotti) e si verifica una svolta radicale alla costruzione del regime.
* “leggi fascistissime” = programma: minaccia e sfida a opposizione; liquidata l’opposizione, decreti che soppressero la libertà di stampa e attività politica, epurazione degli antifascisti da amministrazione pubblica, più potere al “duce”. Istituisce un “Tribunale speciale”. Amendola e Godetti morirono per le percosse ricevute dagli squadristi. Furono esiliati molti uomini politici come: Sturzo, Nitti, Turati, Togliatti; Gramsci fu condannato dal Tribunale speciale, in carcere fino quasi alla morte.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze immediate del discorso di Matteotti alla Camera nel 1924?
- Come reagì Mussolini alla crisi causata dall'assassinio di Matteotti?
- Quali furono le misure adottate dalle "leggi fascistissime"?
Dopo il discorso di Matteotti, in cui denunciava l'illegalità e le violenze durante le elezioni, fu rapito e ucciso, suscitando sdegno pubblico e mettendo in crisi il regime fascista, che però superò grazie al sostegno di Vittorio Emanuele III.
Mussolini sfidò il Parlamento nel 1925, assumendosi la responsabilità dell'accaduto e avviando una svolta radicale verso la costruzione del regime fascista, con l'introduzione delle "leggi fascistissime" che soppressero le libertà civili.
Le "leggi fascistissime" liquidarono l'opposizione, soppressero la libertà di stampa e attività politica, epurarono gli antifascisti dall'amministrazione pubblica, e istituirono un "Tribunale speciale" per consolidare il potere del "duce".