Concetti Chiave
- La fine della Prima Guerra Mondiale pone i Paesi europei di fronte a sfide come la gestione dei profughi e la riconversione economica post-bellica.
- I movimenti di estrema destra crescono in Europa, mentre in Francia e Gran Bretagna i governi liberali democratici riescono a mantenersi al potere.
- Gli Stati Uniti emergono come leader del capitalismo globale, superando la Gran Bretagna, ma il crollo di Wall Street evidenzia la fragilità della loro economia.
- La crisi economica globale alimenta l'idea che governi dittatoriali siano necessari per affrontare disoccupazione e povertà.
- Franklin Roosevelt introduce il New Deal nel 1932 per contrastare la crisi economica, utilizzando la radio per instillare ottimismo tra la popolazione.
Dopo la fine della Guerra mondiale i Paesi europei si trovano a dover affrontare delle importanti conseguenze, come la questione dei profughi e delle minoranze dopo la modifica dei confini, la riconversione dell'economia che prima era orientata unicamente alla guerra. Aumentano i movimenti di estrema destra. In Francia e Gran Bretagna un governo liberale e democratico riesce a sopravvivere, ma nei decenni successivi sorgono dei regimi ancora più rigidi di quelli distrutti dal conflitto mondiale.
Gli Stati Uniti diventano protagonisti del contesto post-guerra e si pongono come guida del capitalismo, superando la Gran Bretagna, che in quest'ambito aveva detenuto il primato per tutto il XIX secolo.
Nel 1932 Franklin Roosevelt viene eletto presidente degli Stati Uniti e tenta di fare uscire la nazione dalla crisi, lanciando il New Deal, una serie di provvedimenti mirati. Tuttavia non riesce a risolvere la crisi completamente, riuscendo comunque ad infondere nella popolazione un certo ottimismo grazie all'uso di nuovi mezzi per la comunicazione come la radio.