Concetti Chiave
- Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, l'Europa perde il suo ruolo centrale, con Stati Uniti e Unione Sovietica che emergono come superpotenze dominanti.
- L'ONU viene fondata il 26 giugno 1945, ma è dominata da USA e URSS, escludendo inizialmente i paesi sconfitti come Germania, Giappone e Italia.
- Il Trattato di Parigi del 1947 determina la pace con poche variazioni territoriali significative, mentre la Germania è divisa in quattro zone amministrate dagli Alleati.
- Il Piano Marshall, lanciato da George Marshall nel 1947, fornisce aiuti economici per ricostruire l'Europa occidentale, rifiutato però dall'Unione Sovietica.
- La politica di contenimento degli Stati Uniti mira a limitare l'espansione sovietica, segnata dall'inizio della Guerra Fredda con la Dottrina Truman del 1947.
Indice
Conseguenze della Seconda Guerra Mondiale
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale l’Europa è in ginocchio ed ha finito di essere la protagonista della storia, nomea che viene data agli Stati Uniti e all’Unione Sovietica. La Gran Bretagna e la Francia, comunque, rimangono le uniche potenze europee dichiaratamente vincitrici.
Le Nazioni Unite si basano sulla Carta Atlantica e nascono ufficialmente il 26 giugno del 1945 a San Francisco, mentre nasce anche l'ONU, nella quale non compaiono i paesi sconfitti (Germania, Giappone e Italia).L’ONU, di fatto, è dominata dalle due superpotenze, che guidano e determinano le decisioni delle Nazioni Unite.
Trattato di Parigi e divisioni territoriali
Nella Trattato di Parigi si firma la pace, il 10 febbraio del 1947, dopo una serie di conferenze preliminari. Ci sono poche variazioni territoriali, la Romania deve pagare un piccolo prezzo per essere stata satellite del Terzo Reich, l'Ungheria cede la Transilvania alla Romania, contesa da tempo tra i due paesi. I Paesi baltici vengono definitivamente consegnati all'Unione Sovietica. La Germania perde nell'area orientale la Prussia (corridoio di Danzica). La Polonia si prende l'Alta Slesia e vengono espulse tutte le minoranze tedesche dall’est. Non c'è nessun governo, nessuna bandiera in Germania priva di qualsiasi struttura amministrativa propria, è divisa in quattro parti che gestiscono tutto.
Conseguenze per l'Italia e il Giappone
La Francia è determinata a far pagare all'Italia un caro prezzo ma non sul confine occidentale: Briga e Tenda, con un maggiore controllo francese, l'Istria viene ceduta temporaneamente alla Jugoslavia e Trieste viene divisa in due zone A e B (territorio libero di Trieste sotto il controllo di autorità straniere). Vengono sottratte tutte le colonie, non solo quelle fasciste, anche la Somalia, Eritrea, Libia, e consegnate al governo britannico: in essa l'Italia manterrà solo un governo fiduciario. Viene sottratto anche il Dodecaneso, perdendo tutto il patrimonio coloniale non solo fascista ma anche liberale.
De Gasperi, presidente del Consiglio italiano, arriva a Parigi con la speranza di dimostrare di essere il rappresentante di una nuova Italia, diversa da quella fascista. La nuova Italia deve far dimenticare sia agli italiani stessi che agli stranieri il fascismo e la vicinanza al nazismo hitleriano, ma gli alleati non accettano le condizioni di De Gasperi. Il presidente firma comunque il trattato, voltando ufficialmente pagina, nonostante non sia sostenuto né dalle forze europee né dai sovietici. Il Giappone viene totalmente demilitarizzato e occupato dalle Forze Alleate, sottoposto ad un governatorato americano.
Inizio della Guerra Fredda
Il presidente Truman fa partire la Guerra Fredda il 12 marzo del 1947, dinanzi agli avvenimenti in Cina, Grecia, Jugoslavia e nell'est, dichiarando che bisogna fare in modo di far tornare libero quel mondo dominato dalla tirannide, ovvero le aree controllate dall'Unione Sovietica e quelle che potrebbero passare sotto il suo controllo (con quella che passerà alla storia come Dottrina Truman). Queste affermazioni, insieme alla frase di Churchill sulla cortina di ferro, avvicina l'inizio della Guerra Fredda. Truman parla anche di contenere la tendenza all'espansione di Stalin, contenere l'Unione Sovietica nei confini stabili a Yalta. Gli americani non interverranno ma i sovietici non devono oltrepassare i confini. Il contenimento, quindi, è operare per arginare qualsiasi tipo di espansione del blocco sovietico, come quello della Corea del Nord verso la Corea del Sud.
Piano Marshall e aiuti all'Europa
La politica estera americana si basa sul consenso il più possibile vasto e condiviso, che può basarsi principalmente sugli aiuti dati all'Europa in ginocchio. Il segretario di Stato George Marshall, allora, organizza un piano di aiuti ed investimenti vasti per gli alleati, denominato piano Marshall, per rilanciare l'economia europea. E' una delle operazioni di sostegno più grandi a memoria d'uomo.
Nel settembre del 1943 era nato l'UNRRA, l'amministrazione delle Nazioni Unite per sostenere più paesi liberati, aiuti e investimenti per ricostruire i paesi liberati dalla dominazione tedesca. Il 5 giugno del 1947 Marshall trasforma l'UNRRA nel piano di aiuti per gli alleati, che si impone su quello proposto da Stalin. Viene, quindi, varata l'ERP, l'organizzazione creata negli USA per applicare il Piano Marshall il 3 aprile 1948. Propongono il piano all'Unione Sovietica ma Stalin rifiuta. Nasce nell'Europa occidentale l'OECE, la prima organizzazione di integrazione europea ha il compito di ricevere gli aiuti americani e distribuirli a seconda delle necessità delle singole nazioni.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze territoriali per la Germania e l'Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale?
- Come si è sviluppata la Guerra Fredda secondo il testo?
- Qual era l'obiettivo del Piano Marshall e come fu implementato?
- Quali furono le reazioni dell'Unione Sovietica al Piano Marshall?
- Qual era la posizione dell'Italia nel contesto post-bellico secondo De Gasperi?
La Germania perse la Prussia orientale e fu divisa in quattro zone amministrative. L'Italia cedette Briga e Tenda alla Francia, l'Istria alla Jugoslavia, e perse tutte le colonie, mantenendo solo un governo fiduciario in Somalia.
La Guerra Fredda iniziò con la Dottrina Truman, che mirava a contenere l'espansione sovietica. Truman dichiarò la necessità di liberare le aree sotto il controllo sovietico, e il discorso di Churchill sulla cortina di ferro contribuì a intensificare le tensioni.
Il Piano Marshall mirava a rilanciare l'economia europea attraverso aiuti e investimenti. Fu implementato tramite l'ERP, un'organizzazione statunitense, e l'OECE, che distribuiva gli aiuti in Europa occidentale.
L'Unione Sovietica rifiutò il Piano Marshall, nonostante fosse stato proposto anche a loro, preferendo non partecipare al programma di aiuti economici.
De Gasperi cercò di presentare l'Italia come una nazione rinnovata e diversa dal passato fascista, ma le sue condizioni non furono accettate dagli alleati, costringendolo a firmare il trattato di pace senza il loro sostegno.