Concetti Chiave
- Hitler's vision of a "New Europe" was intertwined with the concept of a "Greater Germany," pursued through ethnic cleansing and the dissolution of small states.
- Despite military conquests, there was no consistent plan for structuring the new Europe, with occupied countries offered a place in a German-dominated post-war Europe.
- The German occupation led to widespread famine and economic plunder, with countries like Poland and Greece suffering severe food shortages.
- The Nazi regime engaged in extensive looting of art and property, especially targeting Jewish possessions, which were redistributed to German officials and collaborators.
- Hitler's Europe was constructed on the extermination of marginalized groups and had no coherent organizational plan, leading to improvisation and imposition of German laws and currency.
Il pensiero del Fuhrer
Nel pensiero del Fuhrer “Europa nuova” e “Grande Germania” si confondono. Il metodo è chiaro: l’Europa unificata passa attraverso la pulizia etnica e la rapida liquidazione dei piccioli stati. È noto come egli voglia riunire l’insieme dei popoli germanici ed eliminare i non-ariani. Si tratta di realizzare una Grande Germania, un’Europa nuova e nella sua propaganda non esita a citare Clemenceau e addirittura Victor Hugo, inventore dell’espressione Stati Uniti d’Europa.
Tuttavia, dopo le conquiste militari non troviamo traccia delle strutture di cui dotare la nuova Europa. Hitler si accontenta di proporre ai paesi conquistati, e in primo luogo la Francia del maresciallo Pétain, un posto nell’Europa del dopo guerra, certamente un’Europa tedesca. In realtà egli prende si beffa della sorte a cui sono destinati i paesi vinti Infatti, nel 1943, egli dice a Goebbels: “Tutto il caos degli staterelli che esistono ancora in Europa deve essere eliminato al più presto perché lo scopo della nostra lotta deve essere di creare un’Europa unificata”.La razzia e le sue conseguenze
E’ ovvio che soltanto i Tedeschi sono in grado di riorganizzare l’Europa. La razzia è uno dei pilastri su cui si basa il progetto. Sotto il giogo tedesco, gli Europei conoscono la carestia e le requisizioni si moltiplicano in mezzo ad innumerevoli violenze. Infatti, se nel 1941, da un lato il Belgio, la Francia e i Paesi Bassi devono confrontarsi con le restrizioni alimentari, dall’altro la Polonia e la Grecia sono distrutte dalla penuria di cibo e dalla carestia. Più la guerra va avanti e più l’Europa soffre fame e freddo. Ma Hitler pensa a ricercare nuove terre da conquistare per sfamare solo i Tedeschi a scapito degli altri Europei. Nel 1931, infatti, dichiara a un suo confidente che per vincere gli Stati Uniti occorre impadronirsi del legname, del carbone, del grano e del ferro dell’ URSS. Su questa razzia economica, s’innesta quella delle opere d’arte. Tutta l’Europa nazista conosce fin troppo bene il furto e il baratto di opere d’arte. Gli Ebrei perdono i loro beni che vengono consegnati agli amministratori tedeschi o a dei collaboratori dei paesi conquistati. Attualmente, esistono delle commissioni di inchiesta che stanno cercando di fare luce su questi furti.
L'organizzazione dei paesi conquistati
Per quanto riguarda l’organizzazione dei paesi conquistati, Hitler non ha alcun programma. E tutto è soggetto all’improvvisazione. La sua Europa si costruisce sullo sterminio degli Ebrei, degli zingari, degli omosessuali e dei malati mentali. Ogni stato occupato è sottoposto a uno statuto particolare che può essere: stato colonizzato, stato satellite protetto, stato di interesse strategico. Il marco e il diritto tedesco sostituiscono le monete e le tradizioni nazionali. Anche se nel 1941 egli dichiara che l’Europa si dovrà basare sui valori tradizionali, in realtà invece di questo, l’Europa sarà trasformata in un campo di rovine. Fortunatamente i vari governi in esilio stavano riflettendo a un’organizzazione capace di impedire una nuova rivincita tedesca, nella convinzione che l’Europa dei nazionalismi avrebbe dovuto essere cancellata. D’altra parte è anche vero che erano poco numerosi gli europei che avevano aderito all’Europa antibolscevica, tedesca e nazionalista. Ed è su tali presupposti che lavoreranno i padri fondatori dell’Unione Europea
Domande da interrogazione
- Qual era la visione di Hitler per l'Europa unificata?
- Quali erano le condizioni nei paesi europei sotto il dominio tedesco durante la guerra?
- Come intendeva Hitler riorganizzare i paesi conquistati?
- Qual era l'approccio di Hitler verso le risorse economiche e culturali dell'Europa?
- Quali erano le reazioni dei governi in esilio e degli europei alla visione di Hitler?
Hitler immaginava un'Europa unificata attraverso la pulizia etnica e la liquidazione degli stati minori, con l'obiettivo di creare una "Grande Germania".
Sotto il dominio tedesco, gli europei affrontavano carestie, requisizioni e violenze, con paesi come la Polonia e la Grecia particolarmente colpiti dalla penuria di cibo.
Hitler non aveva un programma chiaro per l'organizzazione dei paesi conquistati, e tutto era soggetto all'improvvisazione, con ogni stato occupato sottoposto a uno statuto particolare.
Hitler mirava a razziare risorse economiche come legname, carbone, grano e ferro, e a saccheggiare opere d'arte, con beni ebraici confiscati e distribuiti a collaboratori tedeschi.
I governi in esilio riflettevano su un'organizzazione per prevenire una nuova rivincita tedesca, mentre pochi europei aderivano all'idea di un'Europa antibolscevica, tedesca e nazionalista.