Concetti Chiave
- Le elezioni politiche del 1929 in Italia furono sostituite da una consultazione plebiscitaria, limitando il voto a un semplice sì o no sulla lista unica fascista.
- I cittadini non avevano la libertà di votare segretamente, con la scheda del sì facilmente riconoscibile, portando a un voto influenzato dalla paura di ritorsioni.
- Il parlamento italiano perse la sua funzione rappresentativa, con i nuovi eletti che rappresentavano il partito unico fascista invece del popolo.
- Mussolini utilizzò la propaganda attraverso stampa, cinema, e radio per manipolare l'opinione pubblica e instaurare un culto della personalità.
- Furono creati simboli e motti propagandistici per esaltare Mussolini, con il fascismo che introdusse anche un nuovo calendario basato sulla marcia su Roma.
- in due anni (1925 e 1926) il fascismo è diventato un regime
- la nuova riforma elettorale, utilizzata per l’elezione del 1929, viene approvata nel 1928, l’elettore è chiamato ad approvare o a respingere una sola lista unica nazionale di candidati scelti dal gran consiglio del fascismo
- nel 1929, invece di regolari elezioni politiche si svolge una consultazione plebiscitaria (ovvero una manifestazione diretta della volontà della popolazione che implica solo l’approvazione o meno di un determinato quesito istituzionale, senza dover scegliere un candidato o un partito tra tanti)
- i cittadini sono limitati a votare con un sì o con un no l’unica lista, sapendo che il voto non è segreto e libero dato che la scheda del sì è riconoscibile dall’esterno perché tricolore e la scheda del no bianca
- chi deposita nell’urna la scheda del no diventa automaticamente bersaglio di violenze, questo comporta un voto che non è libero ma condizionato dalla paura di conseguenze nel caso non si avesse idee favorevoli al fascismo
- il parlamento perde la sua funzione rappresentativa, in quanto i nuovi eletti rappresentano il partito unico al potere e non più il popolo
- nel 1938 la camera dei deputati viene soppressa e sostituita dalla camera dei fasci e delle corporazioni
Propaganda e manipolazione del popolo
- Mussolini fa uso di una martellante propaganda, attuata dalle organizzazioni di partito, dalla stampa, dal cinema e dalla radio, allo scopo di manipolare e indottrinare il popolo per ottenere un’obbedienza assoluta al nuovo regime che viene continuamente esaltato in tutti i suoi aspetti
- il cinema è un grande canale di diffusione per la propaganda, nel 1923 nasce L’Unione cinematografica educativa (LUCE) per la produzione di documentari e cinegiornali a scopo didattico
- dal 1926 Mussolini pone l’attenzione sull’alimentazione del culto della propria immagine, si fa chiamare duce che rappresenta anche un richiamo al mondo della Roma antica, considerato dai fascisti il periodo di massima espressione della grandezza italiana
- sulle facciate degli edifici e delle abitazioni compaiono iscrizioni che esaltano il duce, uno dei motti più simbolici e più diffusi che potevano comparire era “Mussolini ha sempre ragione”, il che fa capire la propaganda che ci stava dietro
- il fascismo crea l’era fascista e un nuovo calendario che ha come data d’inizio il giorno successivo alla marcia su Roma (29-10-1922) e arriva fino al 28-10-1923, l’era fascista dura fino all’anno di fine di regime, il 25 settembre 1993
Domande da interrogazione
- Quali cambiamenti ha portato la riforma elettorale del 1928 in Italia?
- In che modo la propaganda fascista ha influenzato la società italiana?
- Qual era il ruolo del cinema nella propaganda fascista?
- Come veniva alimentato il culto della personalità di Mussolini?
La riforma elettorale del 1928 ha introdotto una lista unica nazionale di candidati scelti dal gran consiglio del fascismo, trasformando le elezioni politiche del 1929 in una consultazione plebiscitaria, limitando i cittadini a votare con un sì o un no, con il voto non segreto e condizionato dalla paura di conseguenze.
La propaganda fascista, attraverso la stampa, il cinema e la radio, ha manipolato e indottrinato il popolo per ottenere obbedienza al regime, esaltando continuamente Mussolini e il fascismo, con il cinema come grande canale di diffusione e l'uso di motti come "Mussolini ha sempre ragione".
Il cinema era un grande canale di diffusione per la propaganda fascista, con la creazione dell'Unione cinematografica educativa (LUCE) nel 1923 per produrre documentari e cinegiornali a scopo didattico, contribuendo a manipolare l'opinione pubblica.
Il culto della personalità di Mussolini veniva alimentato attraverso la propaganda che esaltava la sua immagine, facendolo chiamare duce, con iscrizioni sugli edifici e motti simbolici come "Mussolini ha sempre ragione", e l'introduzione di un nuovo calendario fascista.