Concetti Chiave
- La Prima Guerra Mondiale ha evidenziato la necessità di stabilire regole di guerra per proteggere i soccorritori e i civili, culminando nelle convenzioni di Ginevra del 1949.
- Nonostante le regole di guerra, le violazioni continuano, ma la loro esistenza permette di distinguere chi rispetta i principi fondamentali.
- La guerra moderna causa principalmente vittime civili a causa dello sviluppo tecnologico delle armi come aerei e missili.
- La creazione dell'ONU è stata un passo importante, ma è fondamentale che gli individui rifiutino la guerra come soluzione ai conflitti.
- Educare alla pace implica accettare le differenze, praticare la non violenza e promuovere la giustizia sociale per eliminare gli squilibri economici tra nazioni.
Indice
L'impatto della prima guerra mondiale
La prima guerra mondiale fu un massacro enorme tutti i vincitori e vinti rimasero sconvolti di fronte al numero delle vittime.
Le convenzioni di Ginevra
Per questo si sentì l’esigenza di stabilire regole di guerra come già si era fatto con la prima convenzione di Ginevra del 1864,che aveva istituito la Croce Rossa e fissato principi di protezione per i soccorritori. Nel 1949 si tenne a Ginevra una nuova conferenza, che fissò con maggiore precisione le regole di guerra in particolare quelle relative al trattamento dei prigionieri, dei soldati feriti e ammalati e soprattutto dei civili dei paesi coinvolti nella guerra. Oltre 150 Stati hanno firmato la convenzione di Ginevra. Anche nei conflitti successivi queste regole sono state violate, ma il fatto stesso che siano state fissate con chiarezza aiuta a discriminare, anche in guerra tra chi rispetta principi fondamentali e chi non lo fa.
La guerra moderna e i civili
Nel corso dei secoli le guerre hanno fatto un numero sempre maggiore di morti. La guerra moderna è una guerra che colpisce soprattutto i civili. Questo dipende dallo sviluppo tecnico delle armi, poiché le guerre attuali sono combattute con aerei e missili. L’introduzione delle “Regole di Guerra” ha costituito un progresso significativo.
Il ruolo dell'ONU e la mentalità individuale
Dal secondo dopoguerra è stato creato l’ ONU, ma questo non basta: gli Stati sono composti da individui e occorre che ciascun individuo impari a mettere al bando la guerra dal proprio orizzonte. Questo non significa pensare a un mondo “privo di conflitti”, ma immaginare che il conflitto non è sinonimo di guerra.
Evitare la violenza e promuovere la giustizia
I conflitti nascono dagli incontri e dai contrasti tra idee, lingue, religioni, culture differenti; si può e si deve invece evitare che il conflitto porti alla violenza e alla guerra, operando in diverse direzioni, che in sintesi sono:
* sviluppare una mentalità che accetti le differenze;
* praticare la non violenza come forma di lotta pacifica per opporsi all’oppressione e raggiungere i propri obiettivi come ha fatto Gandhi;
* cancellare l’ idea stessa che la guerra possa essere un’ opzione possibile per regolare i rapporti tra gli Stati;
* impegnarsi per la giustizia sociale al fine di eliminare gli squilibri legati al divario economico fra paesi ricchi e poveri e porti a una più giustizia distribuzione delle risorse.
Domande da interrogazione
- Qual è stata l'importanza delle convenzioni di Ginevra nel contesto della guerra?
- Come si può evitare che i conflitti portino alla guerra?
- Qual è il ruolo dell'ONU e degli individui nel prevenire la guerra?
Le convenzioni di Ginevra hanno stabilito regole di guerra più precise, specialmente per il trattamento dei prigionieri, dei soldati feriti e dei civili, aiutando a distinguere chi rispetta i principi fondamentali anche in guerra.
Si può evitare che i conflitti portino alla guerra sviluppando una mentalità che accetti le differenze, praticando la non violenza, cancellando l'idea della guerra come opzione e impegnandosi per la giustizia sociale.
L'ONU è stata creata per promuovere la pace, ma è fondamentale che ogni individuo impari a bandire la guerra dal proprio orizzonte, riconoscendo che i conflitti non devono necessariamente sfociare in violenza.