Video appunto: Duby e feudalesimo
Duby e il feudalesimo
1919 - 1996
Descrive la mentalità, le abitudini, le paure ed i comportamenti collettivi dell’uomo medievale
Lo specchio del feudalesimo (1978) - La signoria di banno
Ripercorre l’evoluzione dei legami feudali nel corso dell’XI secolo,
quando fece la sua comparsa la signoria di banno, sgretolando il potere del re.
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Cambiamento brusco del potere, e nell’idea che ci si faceva di esso
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Deriva dalle trasformazioni del modo di produzione
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Estremamente lente, impercettibili
Erano iniziate un secolo e mezzo, due secoli prima distruggendo a poco a poco un sistema di rapporti basato un tempo sulla guerra e sulla schiavitù.
Ogni primavera i re franchi conducevano il loro popolo in una spedizione di saccheggio e razzia verso i popoli circostanti e successivamente, ogni autunno, i prigionieri e il bottino razziati erano spartiti tra i capibanda e i custodi dei santuari, attraverso cui il popolo traeva profitto.
L’attività militare determinava i 5 gradi della gerarchia sociale:
Nei periodi invernali, l’esercito non si raccoglieva in un unico punto, ma restava diviso, per svolgere compiti di carattere locale; lontano dal sovrano, i potenti di ogni regione si sentivano più liberi nelle decisioni e si occupavano maggiormente di pratiche a carattere familiare, privato.
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Questa costituiva quella serie di rapporti che, (dall’alto al basso della gerarchia, dal palazzo reale fino alle più umili capanne di villaggio), sottometteva interamente al capofamiglia, fuori da qualsiasi intervento della regalità.
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Il vero ambito del potere era il grande latifondo
Oggetto di uno sfruttamento fortemente estensivo e fonte di produzione molto secondaria, perché:
- la popolazione, poco numerosa, traeva la maggior parte delle risorse dagli spazi incolti.
- le quote del bottino del saccheggio dei territori nemici erano sufficienti per il lusso e le necessità pubbliche e comunitarie.
IX secolo
l’impero carolingio si era immensamente dilatato -> le aree propizie alla rapina si erano molto allontanate
Le popolazioni condotte dai franchi non si rivolsero più alla conquista
Si cominciò a rappresentare il sovrano come rex pacificus e lo Stato da lui governato come una “visione di pace”
Si orientò verso l’interno tutto il sistema militare, e con esso, il gusto di prendere con la forza, e quindi le depredazioni.
I cavalieri cristiani si riunirono sotto la bandiera di un capo per saccheggiare, ma non si riunivano con il re, al contrario uscivano da vari rifugi sparsi ovunque, i castelli.
X secolo
le ondate di invasioni si diradarono, ma i cavalieri cristiani non deposero le armi, continuarono le spedizioni di rapina
Cambiò la preda del saccheggio: quello che prima veniva preso ai pagani, presero ad esigerlo alla plebe, popolo disarmato.
Dopo l’anno Mille
nel regno franco i cavalieri sottoposero ai saccheggi solo il popolo disarmato
Il re non era più in grado di tenere a freno il loro impeto
Erano considerati una piaga con due aspetti:
- I castelli
- Guerrieri accampati nelle fortezze, i quali in teoria dovevano proteggere l’area circostante dagli ‘uomini malvagi’, mentre in realtà se ne spartivano il controllo e la occupavano.
Titoli:
Situazione generale:
- Un territorio
- La fortezza ne è il centro
- Il territorio è posto sotto la prtezione di quest’ultima
- Tutti quelli che abitano nella zona o che la attraversano, sono assoggettati al padrone della torre, al suo banno, al suo potere di costrizione
- Chiunque è assoggettato alle pretese del padrone, è sfruttato sotto il pretesto di pagare la pace che egli procura.
XI secolo:
Entra la consuetudine: insieme delle estorsioni che gravano sul popolo.
L’oppressione dei poveri da parte dei potenti.
Un tempo i re riuscivano a limitarla distribuendo a pieni poteri ai primores quello che andavano a prendere insieme a loro fuori del regno.
Ma il re dell’XI secolo non ha più nulla da poter dare ed è costretto a lasciare che i ‘signori’ prendano.
Prende anch’egli dove può.
Imbecillitas regis