Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Le figure femminili nel Risorgimento italiano erano rare nella vita politica e nelle rivoluzioni, con ruoli spesso limitati al contesto domestico.
  • Donne come Luigia Battistoni Sassi e Colomba Antonietti parteciparono attivamente, combattendo in battaglie cruciali e lasciando un segno nonostante la loro esigua presenza.
  • Personalità influenti come Jessie White Mario, soprannominata "Giovanna d'Arco della causa italiana", contribuirono come infermiere e giornaliste, sostenendo la causa risorgimentale.
  • La rappresentazione femminile nel Risorgimento venne immortalata da artisti come Francesco Hayez e i Macchiaioli, che raffigurarono donne patriottiche nei loro dipinti.
  • Odoardo Borrani dipinse scene patriottiche con protagoniste femminili, come in "26 aprile 1859" e "Le cucitrici di camicie rosse", evidenziando il ruolo delle donne nell'unificazione italiana.

Indice

  1. Il ruolo delle donne nel Risorgimento
  2. Eroine del Risorgimento
  3. Influenza straniera e figure femminili
  4. L'arte e l'immagine femminile

Il ruolo delle donne nel Risorgimento

Nel Risorgimento italiano è raro trovare delle figure femminili che abbiamo partecipato alla vita politica o a progetti rivoluzionari. Da questo punto di vista si può forse affermare che il Risorgimento fu un’epoca antifemminista. Alla donna fu tutt’al più riconosciutala possibilità di partecipare agli eventi in un ruolo sostanzialmente domestico, come compagna del cittadino patriota, di custode dei valori della famiglia o come animatrice dei salotti in cui circolavano le nuove idee, dando così lì’occasione agli uomini di discutere e di organizzarsi.

Eroine del Risorgimento

Tuttavia, questo non significa che esse furono del tutto assenti dal Risorgimento.

Quelle poche che compaiono sono donne comuni, dotate pero di un carattere eccezionale e dal temperamento eroico. Un primo esempio ci è fornito da Luigia Battistoni Sassi, Vestita da uomo, essa arrivò a raccogliere diversi concittadini intorno s ad una barricata che dopo un violenti scontro, riuscirono a sconfiggere gli Austriaci a Porta Ticinese, a Milano. Per questo essa fu l’unica donna chiamata ad assistere in prima fila nel Duomo di Milano alla celebrazione della cacciata dell’invasore asburgico. Nei fatti, furono pochissime le donne combattenti nelle insurrezioni e nelle guerre risorgimentali. Bisogna, però, ricordare le garibaldine nella Sicilia del 1960 al tempo della Spedizione dei Mille. Colomba Attonietti, fu uccisa nel 1840, a soli 23 anni, a Roma, mentre combatteva come soldato semplice nell’esercito repubblicano. Tragico fu anche il caso di Emilia Manelli che, travestendosi, riuscì ad arruolarsi come caporale bersagliere nella Terza Guerra d’Indipendenza nel corso della quale morì a causa delle ferite riportate.

Influenza straniera e figure femminili

Nei ceti borghesi, un’immagine diversa cominciò a circolare anche perché mediata da figure di donne che provenivano dall’estero. Questo è il caso di Jessie White Mario, moglie inglese del garibaldino Alberto Mario. Mazzini la chiamò “Giovanna d’Arco della causa italiana”. Essa ricoprì il ruolo di infermiera in bel quattro spedizioni di Garibaldi, fu giornalista e biografa e fu anche fra le prime a studiare i problemi dell’Italia meridionale. Biografie analoghe di donne italiane sono rare. In tal senso, abbiamo Caterina Franceschi Ferrucci, un’aristocratica giornalista toscana e Anna Maria Mazzoni, di idee mazziniane, molto legata alla cultura inglese, suffragetta e di idee filo socialiste.

L'arte e l'immagine femminile

Dell’immagine femminile fecero molto uso i pittori del tempo. Primo fra tutti è Francesco Hayez, specializzato nella raffigurazione di scene medioevali e rinascimentali (es. Il bacio, di atmosfera risorgimentale). Anche i Macchiaioli riservarono un notevole spazio alla donna. Nelle loro tele emergono donne di ogni ceto e di ogni condizione. Un evidente segno di donne patriottiche si ha soprattutto nei quadri di Odoardo Borrani. Nel 1861, egli dipinse la tela26 aprile 1859m il giorno che precedette l’insurrezione di Firenze a seguito della quale la Toscana fu annessa al Regno di Sardegna. Esso rappresenta una donna che sta cucendo un tricolore. Nel 1863, egli dipinse una tela sullo stesso tema Le cucitrici di camicie rosse. Le donne si trovano all’interno di una stanza e alla parete è appeso un quadro di Garibaldi

Domande da interrogazione

  1. Qual era il ruolo delle donne nel Risorgimento italiano?
  2. Le donne nel Risorgimento italiano partecipavano principalmente in ruoli domestici, come compagne dei patrioti o animatrici di salotti, ma alcune, come Luigia Battistoni Sassi, parteciparono attivamente alle insurrezioni.

  3. Chi era Luigia Battistoni Sassi e quale fu il suo contributo?
  4. Luigia Battistoni Sassi, vestita da uomo, guidò i suoi concittadini in una barricata a Milano, contribuendo alla sconfitta degli Austriaci, e fu l'unica donna a partecipare alla celebrazione della cacciata dell'invasore asburgico.

  5. Quali altre figure femminili si distinsero nel Risorgimento?
  6. Altre figure femminili includono Colomba Antonietti, uccisa mentre combatteva a Roma, ed Emilia Manelli, che morì nella Terza Guerra d'Indipendenza. Jessie White Mario, invece, fu infermiera, giornalista e biografa, soprannominata "Giovanna d'Arco della causa italiana" da Mazzini.

  7. Come venivano rappresentate le donne nell'arte del Risorgimento?
  8. Le donne erano spesso raffigurate dai pittori del tempo, come Francesco Hayez e i Macchiaioli, che le rappresentavano in scene patriottiche, come nel caso delle opere di Odoardo Borrani, che dipinse donne cucendo il tricolore o camicie rosse.

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