Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • I Piemontesi, con il supporto dei volontari di Garibaldi, rallentarono l'avanzata austriaca, consentendo alle truppe francesi di unirsi a loro.
  • La ferrovia fu utilizzata per la prima volta per spostamenti bellici, ingannando gli Austriaci e facilitando la vittoria franco-piemontese a Magenta.
  • La vittoria a Magenta portò Napoleone III e Vittorio Emanuele II a entrare trionfalmente a Milano, scatenando fermento in tutta Italia.
  • Le regioni della Toscana, Emilia, Romagna, Marche e Umbria si sollevarono, chiedendo l'annessione al Piemonte e formando governi provvisori.
  • Nonostante le vittorie a Solferino e San Martino, l'armistizio firmato da Napoleone III a Villafranca deluse le aspettative di liberare Venezia.

Indice

  1. Strategie militari austriache e piemontesi
  2. Sconfitta austriaca e trionfo franco-piemontese
  3. Sollevazioni italiane e governi provvisori
  4. Battaglie decisive e armistizio inaspettato

Strategie militari austriache e piemontesi

I capi militari austriaci ritenevano di poter battere il Piemonte prima che arrivassero in Italia le truppe francesi; a questo scopo il generale Giulay puntò al cuore del Piemonte, oltrepassando il Ticino. Ma i Piemontesi allargarono le campagne e ruppero le strade, mentre i volontari di Garibaldi attaccavano gli Austriaci alle spalle.

Queste manovre rallentarono i movimenti austriaci, e permisero all’esercito francese di unirsi a quello piemontese ingannarono gli Austriaci: in questi spostamenti fu usata per la prima volta la ferrovia per operazioni di guerra.

Sconfitta austriaca e trionfo franco-piemontese

Gli Austriaci tentarono di fermare i franco-piemontesi a Magenta, ma furono sconfitti; l’8 giugno Napoleone III e Vittorio Emanuele II entrarono in Milano, accolti trionfalmente dal popolo.

Sollevazioni italiane e governi provvisori

Tutta l’Italia era in fermento: soprattutto per opera della Società Nazionale le popolazioni della Toscana, dell’Emilia e Romagna, delle Marche e dell’Umbria si erano sollevate subito dopo lo scoppio della guerra. I sovrani di Toscana, Parma e Modena abbandonarono i loro Stati ove si costituirono governi provvisori, che chiesero l’annessione al Piemonte. Vittorio Emanuele II si limitò, per il momento, ad assumere la protezione di tali Stati, inviando regi commissari e governatori a rappresentarlo.

Battaglie decisive e armistizio inaspettato

Le operazioni di guerra ripresero nella zona del Mincio, oltre il quale si erano ritirati gli Austriaci. L’imperatore Francesco Giuseppe prese personalmente il comando dell’esercito, al quale fece ripassare il fiume, cogliendo di sorpresa gli alleati a S. Martino e Solferino, il 24 giugno. La lunga e difficile battaglia vide ancora una volta vittoriosi gli alleati: i Francesi a Solferino e i Piemontesi a San Martino. Pareva che la liberazione di Venezia fosse ormai sicura, tanto più che Garibaldi era giunto con i suoi volontari nel Trentino, quando un’amarissima delusione colse inaspettatamente i Piemontesi: Napoleone III aveva firmato un armistizio con Francesco Giuseppe a Villafranca.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le strategie militari adottate dagli Austriaci e dai Piemontesi durante la guerra?
  2. Gli Austriaci, guidati dal generale Giulay, cercarono di sconfiggere il Piemonte prima dell'arrivo delle truppe francesi, puntando al cuore del Piemonte e oltrepassando il Ticino. I Piemontesi, invece, allargarono le campagne e ruppero le strade, mentre i volontari di Garibaldi attaccavano gli Austriaci alle spalle, rallentando così i loro movimenti e permettendo l'unione delle forze franco-piemontesi.

  3. Quali furono le conseguenze delle sollevazioni italiane durante la guerra?
  4. Le sollevazioni italiane, promosse dalla Società Nazionale, portarono alla formazione di governi provvisori in Toscana, Emilia e Romagna, Marche e Umbria, dopo che i sovrani locali abbandonarono i loro Stati. Questi governi chiesero l'annessione al Piemonte, e Vittorio Emanuele II assunse la protezione di tali Stati inviando commissari e governatori.

  5. Cosa accadde durante le battaglie decisive e quale fu l'esito dell'armistizio firmato a Villafranca?
  6. Durante le battaglie decisive a S. Martino e Solferino, gli alleati franco-piemontesi furono vittoriosi contro gli Austriaci. Tuttavia, nonostante la vittoria e l'avanzata di Garibaldi nel Trentino, Napoleone III firmò inaspettatamente un armistizio con Francesco Giuseppe a Villafranca, deludendo le aspettative di liberazione di Venezia.

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