Concetti Chiave
- Mussolini divenne presidente del Consiglio grazie alla nomina di Vittorio Emanuele III, non solo per la marcia su Roma.
- Il Parlamento sperava in un rinnovamento politico con Mussolini, ma le aspettative furono deluse.
- Il discorso del bivacco di Mussolini umiliò il Parlamento e lanciò minacce di dittatura.
- Nonostante il governo di coalizione, Mussolini iniziò a sostituire le istituzioni statali con quelle del partito fascista.
- Legalizzò gli squadristi e formò il Gran Consiglio del Fascismo, consolidando il controllo fascista sullo stato.
L'ascesa di Mussolini
Mussolini divenne presidente del Consiglio non sono grazie all’azione di forza, cioè alla marcia su Roma il 28 ottobre 1922, ma anche e soprattutto per volontà di Vittorio Emanuele III (infatti fu Vittorio Emanuele III a chiamare Mussolini a Roma e affidargli l'incarico per formare il nuovo governo; Mussolini durante la marcia su Roma si era mantenuto prudentemente a Milano).
In realtà la maggior parte dei partiti presenti in Parlamento votarono la fiducia a Mussolini. Questo atteggiamento aveva alla base la speranza di rinnovare la vita politica, perché come sappiamo tutto in periodo precedente c'era stata una sorta di stasi politica che aveva portato per due volte al governo Luigi Facta, questo perché non c'era nessuno che voleva prendere l'iniziativa e assumersi la responsabilità del governo. Quindi, molti leader politici speravano di avere una ventata di novità con il partito fascista e speravano soprattutto che una volta giunto al potere, Mussolini con il suo movimento sarebbe poi alla fine rientrato nella normale dialettica parlamentare (speravano cioè che il movimento di Mussolini si normalizzasse).Il discorso del bivacco
In realtà non fu così, i calcoli furono infatti sbagliati. Persino Giolitti votò a favore sperando appunto nella legalizzazione,
normalizzazione del partito fascista. Non fu così ma sin dal principio questo lo si vide, perché il primo atto del governo Mussolini fu il discorso di inaugurazione del governo (quando un presidente del consiglio acquisisce l'incarico, la prima cosa che fa è presentarsi di fronte al parlamento e fare il proprio discorso di inauqurazione). Il discorso di Mussolini fu terribile, viene ricordato come il discorso del bivacco, fu un discorso in cui il Parlamento venne profondamente umiliato, e fu anche un discorso minaccioso. All'inizio del discorso del bivacco Mussolini dice che è successo ora, nel volgere di un decennio, che per la seconda volta l'Italia si sia data un governo al di fuori e al di sopra della designazione parlamentare. Mussolini fa cioè riferimento all'azione di Vittorio Emanuele III, richiamando un altro episodio in cui Vittorio Emanuele III aveva scavalcato il parlamento (quando fu firmato in segreto il patto di Londra e quando l'Italia entrò in guerra contro la volontà parlamentare, da ricordare che in quel momento il parlamento era neutralista). Mussolini quindi loda l'azione del sovrano, infatti più volte Mussolini aveva votato contro il Parlamento, aveva definito il parlamento come "bubbone pestifero" che bisognava eliminare, aveva più volte detto che bisognava fucilare alle spalle molti deputati perché riteneva che il parlamento fosse un ostacolo per il buon funzionamento del governo italiano.
Dopo aver lodato il sovrano per aver scavalcato il parlamento, verso la fine del discorso Mussolini afferma che poteva fare di quell'aula sorda e muta un bivacco di manipoli, poteva ma non ha in questo primo momento voluto. Che significa?
Significa che Mussolini poteva far irrompere i suoi squadristi nell'aula, poteva fare accampare i suoi squadristi e quindi creare un governo di tipo dittatoriale, ma se non lo fa ora, ci sarà un secondo momento in cui la dittatura sarà
instaurata È dunque una minaccia aperta che evidentemente la maggior parte dei deputati sottovalutano perché immaginano appunto di avere un ritorno alla normalità.
Il governo di coalizione
In realtà, il primo governo Mussolini è un governo di coalizione, questo perché egli non aveva la forza parlamentare per avere la maggioranza, aveva infatti solo 33 deputati (forza assolutamente minoritaria), quindi governò insieme con i liberali e anche con qualche esponente del partito popolare italiano che entrò a far parte del governo senza però il consenso di Luigi Sturzo, il quale fin dall'inizio era assolutamente contrario a qualsiasi tipo di collaborazione con il partito fascista. Da subito, Mussolini, anziché normalizzare e legalizzare il suo movimento, inizia a sostituire tutti i vari organismi dello stato con organismi dipendenti dal partito fascista, tanto che per esempio yengono legalizzati gli squadristi, quindi vengono legalizzati i fasci di combattimento che diventano milizia volontaria per la difesa dello stato, e viene anche costituito un organismo chiamato "Il gran consiglio del fascismo" che va ad affiancare il governo, ma che non ha poteri decisionali, è infatti un organo soltanto consultivo. L'operazione di Mussolini è chiara: accanto alle strutture del vecchio stato liberale, egli pone le strutture che
dipendono direttamente dal partito fascista (quindi da lui), e dal presidente del consiglio.
Domande da interrogazione
- Come è diventato Mussolini presidente del Consiglio?
- Qual era l'atteggiamento dei partiti parlamentari nei confronti di Mussolini?
- Cosa caratterizzava il discorso del bivacco di Mussolini?
- Qual era la composizione del primo governo Mussolini?
- Quali furono le prime azioni di Mussolini al governo?
Mussolini è diventato presidente del Consiglio non solo grazie alla marcia su Roma, ma soprattutto per volontà di Vittorio Emanuele III, che lo ha chiamato a Roma per formare il nuovo governo.
La maggior parte dei partiti in Parlamento votò la fiducia a Mussolini, sperando in un rinnovamento politico e nella normalizzazione del movimento fascista.
Il discorso del bivacco di Mussolini fu umiliante e minaccioso verso il Parlamento, lodando l'azione del sovrano e suggerendo la possibilità di instaurare una dittatura.
Il primo governo Mussolini era un governo di coalizione, poiché Mussolini non aveva la forza parlamentare per governare da solo, e includeva liberali e alcuni esponenti del partito popolare italiano.
Mussolini iniziò a sostituire gli organismi statali con strutture dipendenti dal partito fascista, legalizzando gli squadristi e creando il Gran Consiglio del Fascismo come organo consultivo.