La destra e la sinistra storica
Il Parlamento aveva due grandi gruppi di deputati:1) la destra storica che va dal 1861 fino al 1876;
2)la sinistra storica che va dal 1876 al 1896.
Le differenze
La destra segue le origini di Cavour mentre la sinistra segue le origini di Mazzini.La destra storica aveva: liberali moderati e moderati piemontesi, con esclusione di clericali e nobiltà borbonica , non volenti l'unificazione.
La sinistra storica aveva: ex mazziniani e anche ex garibaldini e anche ex democratici, come ad esempio Crispi e Guerrazzi.
Obiettivi della destra:
1)accentramento amministrativo;
2)consolidamento dell'unità di Stato;
3)laicizzare lo Stato e risolvere tutto in maniera diplomatica;
4)consentire il libero scambio;
5)pareggiare il bilancio, cosa che avvenne nel 1875 dopo l'avvento delle tasse, che crebbe il malcontento popolare, che fece andare al governo la sinistra.
Sinistra storica: obiettivi:
1)ammettere Venezia e Roma;
2)allargare il suffragio universale maschile;
3)decentramento amministrativo;
Con la sinistra si hanno delle riforme delle masse, come:
1) la riforma elettorale, ove per votare si doveva avere dai 21 ai 25 anni e bisognava saper leggere, scrivere e avere un certo reddito;
2) la legge coppino, con le sanzioni per chi non faceva rispettare l'obbligo scolastico dei figli.
3) legislazione sociale sul lavoro minorile e salario minimo.
4)togliere tasse iniquie;
5)innalzare la base di consenso per i deputati.
L'ampliamento dell'elettorato rischiava di sfasciare la monarchia e dare un vantaggio alle opposizioni.
De Pretis decise sulle questioni importanti la sinistra e la destra dovevano collaborare, formando il trasformismo, che fece:
1) favorire la formazione della maggioranza, nata sulla base di interessi personali e calcoli.
2)ritardare la creazione di partiti dotati di linee politiche e programmi ben definiti.
Con il passare poi degli anni, si arrivò alla creazione della triplice alleanza, composta da:
1)Italia;
2)Germania;
3)Austria.
L'Italia, ebbe una politica coloniale con lo scopo di impadronirsi dell' Etiopia, dopo la sinistra, dove c'era una struttura feudale e con l'imperatore ed è per questo che gli italiani, furono sconfitti a Dogali nel 1887.
I tentativi insistono con Crispi, e la situazione con il trattato di Uccialli, precipitò:
1) l'Etiopia, vi vedette un patto di collaborazione
2) in Italia, ci fù il riconoscimento del protettorato italiano, sulle coste etiopi, così un corpo italiano entrò nel territorio etiope, venne sterminato ad Amba Alagi e ad Adua, e così Crispi si dimise.
Fonte: è Storia di Paolo Sacco, Volume per la classe 5°.