Concetti Chiave
- Le guerre storiche miravano a conquistare territori e spostare i confini nazionali.
- Nel Novecento, i conflitti hanno iniziato a coinvolgere anche le popolazioni civili.
- L'abbattimento del muro di Berlino segnò l'inizio del crollo dei regimi comunisti in Europa.
- Oggi, oltre 50 guerre nel mondo sono causate da motivi economici ed etnici.
- Le differenze etniche e il controllo delle risorse sono motivi principali dei conflitti attuali.
Indice
Evoluzione dei conflitti nel Novecento
Le guerre che si sono combattute nei secoli scorsi hanno avuto un teatro bellico locale ben definito, allo scopo di ottenere dei territori ed assoggettare la nazione avversaria. Il risultato finale era quindi uno spostamento più o meno significativo dei confini nazionali. Nel Novecento, nonostante le due guerre mondiali e le dittature che si sono susseguite negli anni, è cambiato il modo di combattere: da allora, anche le popolazioni civili vengono coinvolte nei conflitti.
Segnali di pace e cambiamenti geopolitici
Negli anni novanta sono fortunatamente arrivati dei segnali di pace, fra cui il più significativo è stato l’abbattimento del muro di Berlino ( 1989 ), il simbolo materiale della divisione del mondo in due blocchi contrapposti. Da quell’evento, i regimi comunisti dell’Europa Orientale sono crollati e i paesi che facevano parte dell’URSS si sono lentamente avvicinati all’Europa Occidentale.
Conflitti attuali e motivazioni sottostanti
Oggi nel mondo sono in corso più di 50 guerre sia per motivi economici sia etnici.Ci sono guerre civili, etniche, di conquista, di repressione, di liberazione ed addirittura per riportare la pace, ma i risultati sono sempre gli stessi: morte, dolore, distruzione, odio, perdita dei diritti più elementari, solitudine, sofferenze fisiche e morali e nonostante tutti i governanti dicano di volere la pace, l’industria bellica continua ad essere alimentata. Di tutto ciò i motivi preponderanti risultano essere le differenze etniche e la volontà di controllare le risorse, specialmente in paesi che altrimenti sarebbero ben poco "allettanti", in proposito va menzionata l’Africa e gli stati seguenti: Congo, Sudan, Sierra Leone, Liberia, Angola.