Concetti Chiave
- Il crollo di Wall Street del 1929 fu innescato da una crisi di sovrapproduzione e una speculazione eccessiva senza adeguata copertura monetaria.
- L'assenza di un'autorità finanziaria regolatrice portò a negoziazioni azionarie incontrollate e a un sistema creditizio frammentato.
- Fattori strutturali come l'eccesso di produzione rispetto alla domanda e il ristagno dei salari limitarono la capacità di acquisto dei lavoratori.
- La diseguale distribuzione della ricchezza e i problemi nel settore agricolo contribuirono alle difficoltà economiche.
- La vendita massiccia di titoli da parte dei grandi investitori innescò una spirale di fallimenti e disoccupazione, culminando nel crollo bancario.
Indice
Le cause della crisi del '29
Le cause che concorsero alla crisi del '29, una tipica crisi da sovrapproduzione, furono:
La creazione di un mercato molto ampio e speculativo.
Speculazione e indebitamento collettivo
La febbre speculativa in quanto sull'onda di ottimismo e della straordinaria crescita economica gli americani si erano convinti che la speculazione fosse un modo facile per arricchirsi, spingendoli così a comprare pur non disponendo della copertura monetaria necessaria nella convinzione che la loro progressiva crescita di valore avrebbe coperto i costi e garantito un discreto guadagno causando un indebitamento collettivo e il mancato impiego dei capitali in altri investimenti.
Problemi strutturali e sociali
Dall'inesistenza di un'autorità finanziaria che regolasse i rapporti fra sistema creditizio e produttivo, causando così un aumento eccessivo delle negoziazioni dei titoli azionari.
Da alcuni problemi strutturali quali un eccesso di produzione, in quanto il mercato -che non poteva più contare sulle ingenti esportazioni dei primi anni del dopoguerra- non era in grado di compensare la grande capacità produttiva, dovuto all'introduzione si innovazioni tecnologiche, sistema fordista-taylorista e produzione di massa.
Dal ristagno dei salari, rendendo così impossibile per i lavoratori che non potendo comprare i prodotti immessi sul mercato rendono impossibile per le industrie ripagare i debiti contratti con le banche.
Da fattori sociali quali la ripartizione diseguale della ricchezza prodotta, la differenza fra profitti e salari e il non rispetto dei diritti dei lavoratori.
Dalle difficoltà del settore agricolo.
Dalla diffusione incontrollata del credito dovuta a un tentativo di sostenere e incentivare la domanda ampliando la possibilità di pagamenti rateali.
Dall'assenza di limitazioni sui trust, elementi turbativi del mercato che prevedono l'accentramento di numerose fabbriche permettendo così l'arricchimento del proprietario a discapito dei lavoratori.
Dall'inesistenza di un sistema strutturato di banche, infatti il sistema creditizio era debole a causa della sua frammentazione in una miriade di piccole banche.
Conseguenze del crollo della borsa
In questo clima di forte tensione e dopo la prima consistente perdita della Borsa di New York non appena essa parve riprendere un minimo di vigore i possessori dei più grossi pacchetti azionari iniziarono a mettere in vendita tutti i propri titoli, portando così sul crollo dell'indice medio del loro valore. Questo spinse le banche a chiudere le linee di credito, danneggiando i possessori di piccoli-medi capitali, ossia la borghesia, causando un crollo dei consumi provocando così fallimenti a catena, la riduzione della produzione e massicci licenziamenti. In questo modo si avviò una spirale negativa di fallimenti che finì per culminare nel crollo definitivo del sistema bancario.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali del crollo di Wall Street nel 1929?
- Come influì la grande mobilità sul crollo economico?
- Quali problemi strutturali del sistema bancario contribuirono alla crisi?
- Quali furono le conseguenze immediate del crollo della Borsa di New York?
Le cause principali furono la speculazione eccessiva, l'assenza di regolamentazione finanziaria, problemi strutturali come l'eccesso di produzione e il ristagno dei salari, e la disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza.
La grande mobilità contribuì al crollo economico attraverso le difficoltà del settore agricolo e la diffusione incontrollata del credito, che cercava di sostenere la domanda con pagamenti rateali.
Il sistema bancario era debole e frammentato, con molte piccole banche, e mancava di un sistema strutturato, il che contribuì alla crisi.
Le conseguenze immediate furono la chiusura delle linee di credito da parte delle banche, il crollo dei consumi, fallimenti a catena, riduzione della produzione e massicci licenziamenti, culminando nel crollo del sistema bancario.