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Concetti Chiave

  • Nell'autunno del 1929, la disconnessione tra l'economia reale e il valore delle azioni ha portato a vendite massicce a Wall Street, culminando nel "martedì nero".
  • Il crollo del mercato azionario ha generato panico tra i risparmiatori, spingendoli a vendere azioni rapidamente, causando un calo drastico dei prezzi.
  • Le banche, colpite dalla svalutazione dei loro portafogli azionari, hanno affrontato gravi difficoltà finanziarie, con alcuni piccoli istituti costretti a dichiarare fallimento.
  • Il panico tra i risparmiatori si è intensificato quando le banche hanno iniziato a ritardare i pagamenti degli interessi e delle somme depositate.
  • L'ondata di fallimenti bancari ha compromesso anche le banche più solide, riducendo drasticamente la loro capacità di prestare denaro alle imprese.

Indice

  1. La crisi del 1929
  2. Il martedì nero
  3. Il panico delle banche
  4. Il fallimento delle banche

La crisi del 1929

Nell'autunno del 1929 si viene a creare una situazione di grande preoccupazione negli Stati Uniti per la crisi. Gli operatori si accorgono che non c'è più alcuna relazione tra l'andamento economico e delle vendite, non troppo positivo, e il valore delle azioni che invece è follemente positivo, in effetti cominciano a vendere le azioni. La valanga prende il via lentamente e poi all'improvviso accelera. Il 21 ottobre del 1929 gli operatori della Borsa di New York (Wall Street, il nome della strada newyorkese che ospita la sede Borsa) comincia a vendere assai più del solito (i titoli azionari venduti quel giorno ammontano a 6.000.000 di dollari), il 24 ottobre le vendite sono il doppio di quelle effettuate tre giorni prima. L'onda anomala delle vendite eccezionali dissemina il panico tra tutti i possessori di azioni. Il valore delle azioni comincia a scendere a rapidità vertiginosa per effetto dell'insolito aumento delle vendite. I risparmiatori sembrano impazziti dallo spavento: vedendo andar giù il valore delle azioni cominciano a vendere tutti insieme e allora il valore delle azioni crolla del tutto.

Il martedì nero

Ecco che cosa succede il 29 ottobre del 1929, il "martedì nero" della Borsa di Wall Street: in un colpo solo vengono venduti titoli azionari per un valore complessivo di 16.500.000 dollari e la caduta dei valori azionari continua a rotta di collo fino al 1932.

Il panico delle banche

Questo è un cataclisma che si ripercuote subito sulle banche soprattutto. I portafogli azionari delle banche (cioè l'insieme dei titoli che le banche hanno acquistato come forma di investimento e che contengono anche titoli azionari) ne sono travolti, come quelli di tutti gli altri operatori. Qualche piccola banca si trova subito in difficoltà: i prestiti che ha concesso risultano ora di un valore superiore a quello del suo portafoglio, portafoglio che la crisi di Wall Street ha drammaticamente svalutato. I prestiti concessi sono a medio-lungo termine quindi nell'immediato non c'è speranza di ottenere i soldi indietro dai debitori. La piccola banca comincia ad avere difficoltà a pagare gli interessi sui depositi cioè sui soldi che i risparmiatori hanno messo sui loro libretti o sui loro conti corrente.

Il fallimento delle banche

I risparmiatori, quando vedono che la banca ritarda il pagamento degli interessi, si allarmano. Quando poi si accorgono che la banca è in difficoltà non solo a pagare gli interessi ma anche a restituire i soldi depositati, ecco che subito si creano le file davanti agli sportelli bancari, con i risparmiatori, sopraffatti dalla paura di perdere i propri risparmi, che vogliono i propri soldi indietro subito, senza ulteriori indugi. Quando qualche banca, magari qualche piccola banca, comincia a dichiarare fallimento, cioè dice non possiamo più darvi indietro i vostri soldi, il panico esplode e diventa totale, tutti i risparmiatori anche i clienti di banche ancora solide si precipitano agli sportelli per avere indietro il proprio denaro. È una catastrofe perché a quel punto le banche più solide, che pure riescono a resistere all'ondata di panico e a restituire o risparmi ai correntisti senza fallire, poi non hanno più risorse per il prestito alle imprese.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la causa principale del crollo delle azioni nel 1929?
  2. La causa principale è stata la disconnessione tra l'andamento economico reale e il valore delle azioni, che ha portato a vendite massicce e al panico tra gli investitori.

  3. Cosa è successo il 29 ottobre 1929, noto come "martedì nero"?
  4. Il 29 ottobre 1929, un'enorme quantità di titoli azionari è stata venduta, causando un crollo drastico del valore delle azioni.

  5. Quali sono state le conseguenze immediate del crollo di Wall Street sulle banche?
  6. Le banche hanno subito gravi perdite nei loro portafogli azionari, portando alcune piccole banche a difficoltà finanziarie e al fallimento.

  7. Come hanno reagito i risparmiatori alla crisi bancaria?
  8. I risparmiatori, presi dal panico, si sono precipitati agli sportelli bancari per ritirare i loro depositi, temendo di perdere i propri risparmi.

  9. Qual è stato l'impatto del panico bancario sull'economia?
  10. Il panico ha portato a una catastrofe economica, poiché anche le banche più solide hanno esaurito le risorse per concedere prestiti alle imprese.

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