Concetti Chiave
- Nel 1917-1918, la situazione degli Imperi Centrali era economicamente disastrosa, ma militarmente favorevole, con successi significativi in Galizia e contro l'Italia.
- La Germania ha superato il fronte orientale, avanzando in Russia grazie a progressi tattici militari e al crollo russo.
- Nonostante il vantaggio momentaneo, la posizione degli Imperi Centrali era minacciata dall'Inghilterra e dall'entrata in guerra della Grecia.
- Gli Stati Uniti hanno iniziato a inviare truppe e armamenti in Francia, alterando l'equilibrio militare contro la Germania.
- La Germania ha avviato trattative di pace con la Russia per creare una "cintura orientale" di Stati subordinati economicamente.
Indice
Contraddizioni della guerra nel 1917
All’inizio del quarto inverno di guerra, quello, cioè, del 1917-’18, la situazione bellica presenta aspetti contraddittorii. Sul piano economico, infatti, la situazione degli Imperi Centrali è talmente disastrosa che il loro crollo sembra, sotto questo aspetto, imminente.
Sul piano militare, invece, mai la situazione è stata, da due anni in qua, così favorevole per essi. L'Austria-Ungheria, infatti, ha riconquistato tutta la Galizia, ha ulteriormente ridotto il territorio rimasto all'esercito rumeno e ha inferto un colpo devastante all'Italia.Progressi militari e crollo russo
La Germania senza perdere nulla sul fronte occidentale, dove occupa ancora gran parte del Belgio ed una parte della Francia nord-orientale, è riuscita a oltrepassare completamente il fronte orientale, occupando una vasta area della Russia. Le ragioni di ciò sono sicuramente la situazione economica, favorevole all’Intesa, e quella militare, favorevole agli Imperi Centrali e vanno identificate, da un lato, negli eccezionali progressi compiuti nell’addestramento delle forze armate e nell’elaborazione di migliori tattiche di combattimento, e da un altro lato nel crollo della Russia, dovuto all’inadeguatezza di sostenere il peso di una guerra moderna.
Contraddizioni e strategie future
D’altra parte, la stessa situazione militare non è priva di contraddizioni. Essa è, infatti, momentaneamente favorevole agli Imperi Centrali, ma è destinata ad esserlo sempre meno con il passare del tempo. Dopo aver costretto ad entrare in guerra la Grecia, infatti, l’Inghilterra, avendo risorse industriali sufficienti per permetterselo, ha cominciato ad ammassare colà materiale bellico per una nuova armata anglo-franco- greca, contro la quale, quando sarà pronta, nulla potrà la debole Bulgaria. D’altra parte, un crollo della Bulgaria riaprirebbe all’Austria-Ungheria un fronte balcanico, a suo tempo eliminato, come si è visto, con la conquista della Serbia e del Montenegro, che essa, ormai esausta, non sarebbe certamente in grado di reggere.
Intervento degli Stati Uniti e armistizio
Ma soprattutto gli Stati Uniti d’America, il cui sviluppo produttivo a causa della guerra avviene ad un ritmo superiore a quello di qualsiasi altro paese dell’epoca, poiché stanno per cominciare ad inviare in Francia un flusso continuo di truppe e di armamenti, che renderanno i rapporti di forza militare sempre più sfavorevoli per la Germania. Questa è la situazione quando, alla fine del 1917, con il trionfo della rivoluzione in Russia, il nuovo governo rivoluzionario russo, che ha promesso, alla sua gente e al mondo, di battersi per la pace e per l’autodeterminazione dei popoli, chiede agli Imperi Centrali la tregua d’armi, come presupposto per una pace senza indennità né annessioni, seguìto dal governo rumeno, che non può pensare di continuare la resistenza, una volta venuta meno, alle sue spalle, quella della Russia.
Trattative di pace a Brest-Litovsk
Gli Imperi Centrali accettano, e dal 15 dicembre 1917 entra in vigore un armistizio generale su tutto il fronte orientale. Una settimana dopo cominciano, nella città russa di Brest-Litovsk occupata dai Tedeschi, le trattative di pace. Queste trattative si svolgono nel quadro di un nuovo, vasto disegno strategico della Germania. Si tratta quindi di far leva sulla completa impotenza militare della Russia, e sul suo profondo bisogno di pace al fine di ottenere il distacco dalla Russia stessa di tutte le regioni non abitate da stirpi russe, ovvero della Finlandia, della Lituania, della Lettonia, dell’Estonia, dell’Ucraina e del Caucaso, in maniera tale da farne una cosiddetta “cintura orientale” di Stati formalmente indipendenti ma economicamente vincolati in modo esclusivo e subalterno alla Germania.
Domande da interrogazione
- Qual era la situazione economica e militare degli Imperi Centrali all'inizio del quarto inverno di guerra?
- Come è riuscita la Germania a oltrepassare il fronte orientale?
- Quali contraddizioni caratterizzavano la situazione militare degli Imperi Centrali?
- Qual era il ruolo degli Stati Uniti nel conflitto alla fine del 1917?
- Cosa prevedeva il nuovo disegno strategico della Germania riguardo alla "cintura orientale"?
All'inizio del quarto inverno di guerra, la situazione economica degli Imperi Centrali era disastrosa, suggerendo un crollo imminente, mentre la situazione militare era favorevole, con l'Austria-Ungheria e la Germania che avevano ottenuto significativi successi territoriali.
La Germania è riuscita a oltrepassare il fronte orientale grazie ai progressi nell'addestramento e nelle tattiche militari, nonché al crollo della Russia, incapace di sostenere il peso della guerra moderna.
La situazione militare degli Imperi Centrali era favorevole ma contraddittoria, poiché la crescente forza dell'Intesa, con l'Inghilterra che ammassava risorse e gli Stati Uniti che inviavano truppe, minacciava di invertire i rapporti di forza.
Alla fine del 1917, gli Stati Uniti stavano iniziando a inviare un flusso continuo di truppe e armamenti in Francia, alterando i rapporti di forza militare a sfavore della Germania.
Il nuovo disegno strategico della Germania prevedeva la creazione di una "cintura orientale" di Stati formalmente indipendenti ma economicamente subordinati alla Germania, sfruttando l'impotenza militare della Russia.