Concetti Chiave
- Il Cristianesimo è suddiviso in tre confessioni principali: Cattolicesimo, Ortodossia e Protestantesimo, ciascuna con caratteristiche e aree geografiche specifiche.
- Il grande scisma del 1054 ha segnato la divisione tra Cattolici e Ortodossi, mentre la Riforma di Martin Lutero nel 1517 ha dato origine al Protestantesimo.
- Il Cattolicesimo è caratterizzato dalla tradizione petrina e ha affrontato sfide come la Rivoluzione Francese, che ha portato alla separazione tra Stato e Chiesa.
- Il Concilio Ecumenico Vaticano II (1962-1965) è stato un evento cruciale per la Chiesa Cattolica, promuovendo il dialogo ecumenico e interreligioso.
- Giovanni Paolo II ha promosso la pace attraverso incontri interreligiosi, evidenziando il ruolo delle religioni come strumenti di pace durante il periodo della guerra fredda.
Indice
Le tre confessioni cristiane
Presenta tre confessioni, non religioni:
1. Cattolicesimo [Europa occidentale, America latina], caratteristica è struttura piramidale che fa capo al papa, pastore universale;
2. Ortodossia [Grecia, Europa orientale, Medio ed Estremo Oriente];
3. Protestantesimo [Europa centro-settentrionale, Nord America];
Il grande scisma d'oriente
Nel 1054 avvenne il grande scisma di Oriente, ossia la prima grande frattura dovuta ad incomprensioni culturali e teologiche.
Le Chiese ortodosse hanno il patriarca ecumenico di Costantinopoli che è il “primus inter pares” ma non ha potere di giurisdizione tra le altre chiese ortodosse: Chiesa Russa [capitale Mosca, quando il principe Vladimir si converte insieme al popolo nel 987 d.C.], Chiesa serbo ortodossa nei Balcani, siro-caldea [tra Turchia e Armena], copta in Egitto [copto vuol dire egiziano] ed etiopica in Africa, unica chiesa in Africa no frutto delle missioni europee. Con il declino di Costantinopoli, le Chiese ortodosse divengono nazionali, con il processo di filetismo, una delle figure più significative della chiesa ortodossa è il Patriarca di Istanbul Athenagoras I, che incontrò papa Paolo VI nel 1967 a Gerusalemme: “Chiese sorelle, popoli fratelli”.La riforma di Martin Lutero
L’altra grande frattura è data dalla riforma di Martin Lutero del 1517, da cui poi altri paesi aderirono staccandosi dalla chiesa di Roma, i protestanti o evangelici si distinguono nell’attività missionaria e negli studi teologici, elaborando il dolstoico critico, metodo che permette di individuare la storicità dei Vangeli e della storia di Cristo. In questo mondo delle chiese riformate, c’è un’esperienza importante della chiesa confessante in Germania, che si era opposta con fermezza al nazismo.
Il cattolicesimo e la rivoluzione francese
Il cattolicesimo si caratterizza per la sua tradizione petrina, ossia il primato di Roma con la successione dei vari pontefici di Pietro ma si scontra con un primo grande evento che è quello della Rivoluzione francese del 1789, la quale impone una separazione tra stato e chiesa, e diffondendo un pensiero laico spesso dai toni anticlericali che intende scontrarsi con il cattolicesimo. Nascono così due grandi correnti: cattolicesimo liberale [concilia con liberalismo, come Alessandro Manzoni] e cattolicesimo intransigente [quello di Pio IX che non accetta l’ideologia che sottrae alla chiesa il potere temporale]. Il 1870 costituisce una data fondamentale perché la presa di Roma da parte delle truppe italiane costringe il papa a rinchiudersi in Vaticano e perde definitivamente il potere temporale, sconfitta che lui però rifiuta di riconoscere, nel 1869 pubblica il Sillabo contro le ideologie laiche e la modernità. Lungo gli anni 20 e 30, quando si affermano i regimi totalitari, la Chiesa cerca di venire a patti per salvare spazi di manovra, è una politica concordataria in cui il Papa Pio XI firma i patti del Laterano con l’Italia fascista e poi lo filma anche nella Germania nazista. Lo fa innanzitutto per anticomunismo, e anche per salvare spazi religiosi soprattutto in Germania. Già con la Prima guerra mondiale, c’era stata una prima grande prova per la cristianità perché il papa Benedetto 15 vive il dramma di fedeli cattolici che appartenevano a paesi in guerra tra di loro, si combattevano a vicenda, e quindi assume la posizione di difesa della pace.
Il concilio ecumenico vaticano II
Fondamentale è il Concilio Ecumenico Vaticano II dal 1962 al 1965, è un grande evento riformatore della Chiesa Cattolica: la Chiesa si apre al mondo e ripensa alla propria presenza in esso, non condannando più ma cercando di comprendere, condividendo le sofferenze e le speranze dei fedeli. Da qui si apre un dialogo ecumenico e interreligioso, quindi tra le varie confessioni interne e le altre religioni.
Giovanni Paolo II e lo spirito d'Assisi
Giovanni Paolo II e il suo “spirito d’Assisi”, nel 1986, convoca per la prima volta ad Assisi un incontro di preghiera interreligioso per la pace, era ancora il periodo della guerra fredda, intende confidare nella forza delle religioni come strumenti di pace, Assisi è infatti città del Santo della pace, San Francesco. Lo stesso papa nel 2000 lancia un messaggio e ripercorre le storie dei cristiani martiri contemporanei, l’esperienza del martirio è stata trasversale nelle tre tradizioni cristiane, ritrovate insieme nel testimoniare la propria fede a costo del sangue
Domande da interrogazione
- Quali sono le tre principali confessioni del Cristianesimo?
- Cosa rappresenta il grande scisma di Oriente del 1054?
- Qual è stata l'importanza della Riforma di Martin Lutero del 1517?
- Come ha reagito la Chiesa Cattolica alla Rivoluzione francese del 1789?
- Qual è stato l'impatto del Concilio Ecumenico Vaticano II?
Le tre principali confessioni del Cristianesimo sono il Cattolicesimo, l'Ortodossia e il Protestantesimo.
Il grande scisma di Oriente del 1054 rappresenta la prima grande frattura nel Cristianesimo, dovuta a incomprensioni culturali e teologiche tra la Chiesa d'Occidente e quella d'Oriente.
La Riforma di Martin Lutero del 1517 ha portato alla separazione di vari paesi dalla Chiesa di Roma, dando origine al Protestantesimo e influenzando l'attività missionaria e gli studi teologici.
La Chiesa Cattolica ha affrontato la Rivoluzione francese del 1789 con la nascita di due correnti: il cattolicesimo liberale, che conciliava con il liberalismo, e il cattolicesimo intransigente, che rifiutava la separazione tra Stato e Chiesa.
Il Concilio Ecumenico Vaticano II ha rappresentato un grande evento riformatore per la Chiesa Cattolica, promuovendo l'apertura al mondo, il dialogo ecumenico e interreligioso, e un approccio più comprensivo verso le sofferenze e le speranze dei fedeli.