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Concetti Chiave

  • Nel 1781, il Congresso di Filadelfia emanò gli "Articoli di Confederazione" per le tredici colonie americane.
  • La prima vera costituzione americana fu approvata nel 1787 da una convenzione di 55 rappresentanti elitari.
  • Il paradosso della costituzione americana era l'ideale di libertà contrapposto allo sfruttamento disumano.
  • La costituzione italiana emerse dopo il referendum del 2 giugno 1946, manifestando un bisogno di democrazia.
  • L'Assemblea Costituente italiana, eletta con suffragio universale, completò la costituzione nel dicembre 1947.

Indice

  1. La nascita della costituzione americana
  2. Il processo costituente italiano

La nascita della costituzione americana

Nel 1781 vennero emanati dal Congresso di Filadelfia gli “Articoli di Confederazione”, che regolavano la nuova forma confederale assunta dalle tredici colonie; si dovrà, tuttavia, attendere fino al 1787 per poter parlare della prima vera e propria costituzione scritta. Essa fu stesa, e il 17 settembre 1787 approvata, dalla convenzione riunitasi nella medesima città, che era costituita da 55 rappresentati dei diversi stati, i quali non arrivavano, però, a rappresentare l’intero popolo americano, costituendo un élite bianca di elevata estrazione sociale e di grande cultura.

Da ciò deriva il paradosso di uno stato nascente che da un lato si poneva come il portatore delle libertà mentre dall’altro metteva in pratica uno sfruttamento disumano.

Il processo costituente italiano

La costituzione italiana nascerà molto più avanti: tramontati la monarchia e il fascismo, il Paese manifestava il bisogno di libertà e di democrazia, per cui, al termine del referendum del 2 giugno del 1946, in cui uomini e donne furono chiamati scegliere tra la forma monarchica e repubblicana, fu inoltre eletta dagli stessi un’Assemblea Costituente. I suoi 556 rappresentanti, scelti secondo il sistema proporzionale, erano, quindi, espressione dell’intero popolo italiano, in cui rientravano a far parte per la prima volta anche le donne mediante il suffragio universale. Essa incaricò a sua volta una Commissione per la Costituzione, costituita da 75 dei propri membri, i cosiddetti “padri costituenti” (di cui 70 uomini e 5 donne) di stendere il progetto generale per la carta. I deputati ultimarono il proprio lavoro il 1° febbraio 1947, approvato dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre dello stesso anno.

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