Costituzione americana e italiana - Confronto

Innovazioni della costituzione statunitense

Tra le numerose innovazioni della costituzione statunitense, spicca la sua brevità: con soli 7 articoli si limita a definire i principi generali a cui le leggi e i rapporti sociali come diplomatici devono fare riferimento.

Dettagli della costituzione italiana

In Italia essa si compone di 139 articoli, di cui 5 oggi abrogati, e 18 disposizioni transitorie e finali, risultando, al contrario, molto lunga. Dopo un’epoca di dittature e di guerre, anche in questo paese si venne a manifestare la necessità di assicurare ampie libertà e, allo stesso tempo, di stendere una carta che impedisse agli orrori del passato, in parte dovuti a strategie e buchi legislativi, di ripresentarsi Si giustifica così una costituzione molto dettagliata, minuziosa e in contrasto con la brevità del precedente Statuto Albertino.

Rigidità delle costituzioni

Le costituzioni, seppur approvate in tempi fortemente diversi, presentano un importante tratto comune: la rigidità, volta a preservare i diritti e le libertà da oligarchie e totalitarismi. Le due carte, infatti, non sono in alcun modo rettificabili, se non a seguito di complesse e lunghe procedure. Per tale ragione, sino ad oggi entrambe si sono mantenute pressoché immutate e in Italia, nonostante la complessità di suddetti procedimenti, la forma repubblicana risulta, in ogni caso, immodificabile. (Art. 139: “La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale”)

Repubblica presidenziale e parlamentare

La Costituzione statunitense definisce le basi di una repubblica di tipo presidenziale, in quanto il presidente, eletto direttamente dal popolo ogni 4 anni a doppio grado, detiene il potere esecutivo e non soggiace alla fiducia parlamentare, se non in casi eccezionali per cui può essere posto sotto stato d’accusa (impeachment). Negli Stati Uniti, quindi, due dei tre poteri fondamentali, incarnati dal Capo del Governo e dal Congresso, risultano autonomi e indipendenti fra loro, garantendo un governo forte e stabile. L’Italia, invece, si configura come una repubblica parlamentare, in cui il Capo dello Stato, nominato dalle camere, non è titolare di uno specifico potere, ma coordina l’attività degli altri organi statali indirizzandola verso il costante rispetto della Costituzione. Al contrario del corrispettivo americano, può sciogliere anticipatamente il Parlamento indicendo nuove elezioni. Lo affianca il Capo del Governo, il quale detiene il potere esecutivo e non è scelto direttamente dal popolo, bensì nominato dal presidente della Repubblica in accordo con le principali forze politiche, in quanto deve non solo possedere, ma anche mantenere la fiducia della maggioranza parlamentare. Il Parlamento, infatti, può costringere alle dimissioni il governo in carica qualora non ne condivida più l’operato, facoltà che, contrariamente, non è concessa al Congresso statunitense.

Funzionamento dello stato federale

La prima regola è il funzionamento di uno stato federale poiché gli Stati Uniti sono, in realtà, una molteplicità di stati singoli ed autonomi, che hanno delegato parte dei propri poteri individuali ad un organo esterno e centrale (in particolare il controllo della politica estera e commerciale, la moneta e la difesa). Con l’unità d’Italia si ha dato origine a uno stato unitario che col tempo è divenuto regionale, ossia il governo ha demandato parte della propria capacità decisionale a istituzioni minori e territoriali. L’Italia risulta, così, suddivisa in 21 regioni, previste dall’articolo 5 della costituzione in virtù della diversità di lingue ed etnie presenti sul suo suolo e delle garanzia del decentramento amministrativo.

Bicameralismo parlamentare

In entrambi i casi il Parlamento è bicamerale e presenta un Senato, mentre la seconda camera differisce in Camera dei Rappresentanti e Camera dei Deputati. Il bicameralismo parlamentare è alla base di una repubblica sicché garantisce decisioni legislative più ponderate e giuste e scongiura abusi di potere.

In America, il Senato è eletto ogni 6 anni da ogni stato, che designa 2 senatori al fine di dare voce a tutti i paesi, anche se storicamente tale scelta fu ritenuta in contrasto con il principio democratico dell’uguale rappresentanza. La Camera dei Rappresentanti conta 435 seggi ripartiti proporzionalmente alla popolazione locale e viene eletta ogni 2 anni. In Italia entrambe le camere, rispettivamente di 315 e 630 membri, sono elette ogni 5 anni secondo un sistema elettorale in parte maggioritario e in parte proporzionale, detto, perciò, misto.

Corte Costituzionale e Corte Suprema

In Italia svolge una funzione affine alla Corte Suprema statunitense la Corte Costituzionale, la cui sede si trova a Roma a Palazzo della Consulta. Tale organo giudica la legittimità degli atti statali come regionali, che se ritenuti in contrasto con la costituzione, vengono da questo annullati e risolve eventuali problematiche legate alla distribuzione dei poteri. Allo stesso modo, il corrispondente americano detiene il controllo della costituzionalità delle leggi votate sia dal congresso nazionale che dai singoli stati federali. E’ dunque evidente l’importanza di possedere un corpo esterno che valuti i provvedimenti nazionali e locali per garantire l’imparzialità e la tutela dei diritti.

Sovranità popolare

La sovranità popolare americana è affermata nei primi due articoli attraverso la definizione dell’elezione del Congresso e del Capo del Governo, mentre nella costituzione italiana tale principio è sancito nel primo articolo della costituzione. (Art.1: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limi della Costituzione.”)