Concetti Chiave
- Il 10 giugno 1940, l'Italia dichiara guerra alla Francia, sorprendendo molti vista l'iniziale previsione di Mussolini di non entrare in guerra prima del 1943.
- Mussolini crede erroneamente che la guerra sia quasi finita e attacca la Francia per ottenere vantaggi territoriali, nonostante le difficoltà incontrate sul fronte.
- L'Inghilterra resiste agli attacchi aerei tedeschi grazie alla Royal Air Force e al cambio di leadership con Winston Churchill, prolungando il conflitto.
- Mussolini ambisce a conquistare il Mediterraneo per ricreare un impero romano, lanciando campagne fallimentari nei Balcani e in Nord Africa.
- Interventi di Hitler in soccorso dell'Italia portano brevi successi militari, ma le occupazioni tedesche e italiane causano gravi conseguenze per le popolazioni locali.
L'entrata in guerra dell'Italia
Quattro giorni prima della marcia su Parigi, il 10 giugno 1940, l'Italia decide di dichiarare guerra alla Francia e entrare nella seconda guerra mondiale. Era una decisione assolutamente inaspettata perché Mussolini aveva avvisato di non poter entrare in guerra prima del '43, ma le cose andarono cosi velocemente, Hitler ottenne infatti un grande successo (nel giro di pochi mesi conquistò tutta l'Europa e in pochi giorni riuscì a passare il Belgio e a puntare su Parigi).
A quel punto Mussolini pensò che la guerra fosse già quasi finita e che sicuramente l'Inghilterra vedendo la potenza della Germania, si sarebbe arresa, avrebbe firmato un armistizio e la guerra per Mussolini si sarebbe conclusa lì. Mussolini, però, non immaginava che l'Inghilterra avrebbe resistito all'attacco tedesco e che non avrebbe firmato l'armistizio. Perciò decise di attaccare la Francia che era già però sconfitta, ma nonostante questo i soldati italiani ebbero comunque alcune difficoltà sul fronte tanto che Mussolini dichiarò che gli servivano un pugno di morti da portare al tavolo delle trattative, cioè per lui la guerra era già finita e l'Italia avrebbe dovuto trarne qualche vantaggio ma per farlo aveva bisogno di qualche combattimento, un pugno di morti da portare al tavolo delle trattative per dare dei vantaggi territoriali anche all'Italia.La resistenza inglese
Le cose non andarono come Mussolini si aspettava, perché Hitler tentò di invadere l'Inghilterra. Non potendolo fare via mare, perché la Germania non aveva più una flotta come nella prima guerra mondiale e anche perché l'Inghilterra in mare era assolutamente imbattibile, provò con l'attacco aereo, attraverso la Luftwaffe, l'aviazione tedesca, che bombardò direttamente le città inglesi, in particolare Londra. Fortunatamente la RoyalAir Force, l'aviazione inglese, riuscì a difendere il paese, anche se Londra fu completamente distrutta. Gli inglesi riuscirono a raccogliere le loro forze per non capitolare (arrendersi) e questo fu dovuto anche ad un cambio che si ebbe al governo inglese: Chamberlain, sostenitore della politica di appeasement, dell'accordo del non intervento, fu sostituito da Winston Churchill, che al contrario era un uomo decisamente più energico e disposto a combattere contro Hitler. Dunque 'Inghilterra non cedette, non si arrese e non firmò 'armistizio in cui sperava Hitler e la guerra era destinata a proseguire. Nel 1941 Hitler prese poi la decisione di invadere la Russia e questo era il suo obiettivo finale.
La guerra parallela di Mussolini
Mussolini intanto si trovò immischiato in questa guerra di lunga durata senza avere la capacità, la possibilità di equipaggiamento per partecipare ad una guerra simile ma non voleva parteciparvi in maniera subalterna ad Hitler, come sostegno all'alleato tedesco, ma voleva conquistare anche lui uno "spazio vitale italiano" coincideva con il bacino mediterraneo. L'obiettivo era quello di conquistare il mare nostrum e far "rinascere" l'impero romano. Quindi, organizzò la così definita guerra parallela che non andava a sostenere Hitler, ma conduceva una propria campagna, andando in due diverse direzioni: da una parte nei Balcani (nel '39 aveva già occupato l'Albania e a quel punto l'obiettivo era la conquista della Grecia che però fu un fallimento perché ormai l'Italia non aveva strumenti, anziché mandare mezzi meccanici, gli italiani si servivano degli asini per poter spostare i soldati; dall'altra parte in Nord Africa, a partire dagli insediamenti italiani (Eritrea, Etiopia e Libia), verso i domini inglesi: dalla Libia attaccò l'Egitto, anche qui senza nessuna fortuna perché non c'erano mezzi e capacità belliche. In entrambi i casi, Hitler corse in soccorso di Mussolini: Hitler passò per i Balcani e occupò la Jugoslavia e velocemente anche la Grecia, in entrambi gli stati venne inserito un governo italo-tedesco e Italia e Germania si divisero i territori. Anche in Nord Africa l'Italia riuscì per un brevissimo periodo a prevalere grazie all'aiuto di Hitler, che mandò Africakorps di Rommel, solo in quel modo l'Italia riuscì a bloccare momentaneamente le truppe inglesi che avevano contrattaccato. Questo avvenne con tutto il corollario (tutte le conseguenze), perché accanto ai tedeschi viaggiavano le ss che deportavano gli ebrei, e come gli italiani, organizzavano i loro campi di concentramento e sterminio, per cui non furono occupazioni senza conseguenze per la popolazione, ma tragedie.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la motivazione principale dell'Italia per entrare nella seconda guerra mondiale?
- Come ha reagito l'Inghilterra all'attacco tedesco?
- Quali furono le difficoltà incontrate dall'Italia nella sua campagna militare?
- In che modo la Germania ha supportato l'Italia durante la guerra?
- Quali furono le conseguenze delle occupazioni italo-tedesche nei territori conquistati?
L'Italia ha dichiarato guerra alla Francia e si è unita alla seconda guerra mondiale sperando di ottenere vantaggi territoriali e di conquistare il "mare nostrum", ispirandosi all'antico impero romano.
L'Inghilterra ha resistito all'attacco tedesco grazie alla difesa della Royal Air Force e al cambio di leadership con Winston Churchill, che ha rifiutato di arrendersi o firmare un armistizio.
L'Italia ha affrontato difficoltà significative a causa della mancanza di equipaggiamento adeguato e risorse, utilizzando mezzi inadeguati come gli asini per il trasporto dei soldati, e ha fallito nella conquista della Grecia e dell'Egitto.
La Germania ha supportato l'Italia inviando truppe per aiutare nelle campagne nei Balcani e in Nord Africa, come l'Africakorps di Rommel, permettendo temporaneamente all'Italia di prevalere contro le forze inglesi.
Le occupazioni italo-tedesche portarono a tragedie per la popolazione locale, con deportazioni di ebrei e l'istituzione di campi di concentramento e sterminio, causando gravi conseguenze umanitarie.