Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • La conferenza di Bandung del 1955 fu il primo incontro intercontinentale dei paesi afro-asiatici, promossa dal governo indonesiano con la partecipazione di 29 Stati.
  • L'evento rappresentò un passo cruciale nel processo di decolonizzazione, con i paesi partecipanti che si dichiararono equidistanti dai blocchi USA e URSS.
  • I partecipanti condannarono il colonialismo e si impegnarono a perseguire la riduzione degli armamenti e l'eliminazione delle armi atomiche attraverso la cooperazione internazionale.
  • La conferenza sottolineò il diritto all'autodeterminazione e all'indipendenza per tutti i popoli, promuovendo la libertà di scelta politica e la coesistenza pacifica tra le nazioni.
  • Il non-allineamento emerse come simbolo di indipendenza per i paesi del Terzo Mondo, benché fosse visto con sospetto dagli Stati Uniti come possibile diffusione dell'influenza sovietica.

Indice

  1. La conferenza di Bandung
  2. Partecipanti e protagonisti
  3. Obiettivi e risultati
  4. Il non allineamento

La conferenza di Bandung

Bandung è una città dell’ Indonesia, capoluogo della provincia Giava occidentale, in cui, dal 18 al 24 aprile del 1955, si tenne la prima conferenza intercontinentale dei paesi afro-asiatici.

Partecipanti e protagonisti

L’incontro fu promosso dal governo indonesiano e vi parteciparono 29 paesi dell’Africa e dell’Asia, molti dei quali appena usciti dal dominio coloniale.

Vi aderirono i seguenti Stati: Afghanistan, Birmania, Cambogia, Ceylon, Repubblica Popolare Cinese, Cipro , Egitto, Etiopia, Costa d'Oro, India, Indonesia, Iran, Iraq, Giappone, Giordania, Laos, Libano, Liberia, Libia, Nepal, Pakistan, Filippine, Arabia Saudita, Siria, Sudan Tailandia, Turchia, Stato del Vietnam, Repubblica democratica del Vietnam, Regno Mutawakkilita dello Yemen Le personalità politiche di spicco che all’interno della conferenza ebbero un ruolo determinante furono, Nasser (Egitto), Nehru (India), Sukarno (Indonesia).

Obiettivi e risultati

La conferenza è importante perché costituisce un passo importante nel processo di decolonizzazione. Nel Manifesto programmatico, approvato a conclusione della conferenza, i 29 paesi condannarono tutte le forme di oppressione coloniale; come paesi non allineati, cioè equidistanti politicamente sia dall’URSS che dagli USA, si proposero come un nuovo soggetto di politica internazionale. Per questo motivo, essi proposero di cooperare soprattutto attraverso le Nazioni Unite nel realizzare la riduzione agli armamenti e per eliminare le armi atomiche. In questo modo si sarebbe potuto promuovere la pace ed utilizzare l’energia atomica esclusivamente per fini pacifici. Un obbiettivo simile sarebbe tornato a vantaggio soprattutto dei popoli africani ed asiatici, perché sono quelli che avevano più bisogno di progresso sociale, di un di vita più elevato e soprattutto di maggiore libertà. Un’ affermazione fondamentale è quella secondo cui i popoli devono godere del diritto di autodecisione e tutti hanno diritto all’indipendenza. Tutte le nazioni dovrebbero allora avere il diritto di scegliere liberamente i loro sistemi politici,praticare la tolleranza e vivere insieme da buoni vicini.

Il non allineamento

Il non allineamento diventò quindi la bandiera della maggior parte dei Paesi del Terzo Mondo: esso non significava neutralismo, bensì un’affermazione della personalità internazionale di Paesi nuovi o che avevano da poco acquisito l’indipendenza e che volevano essere liberi di appoggiarsi all’uno o all’altro blocco a difesa dei loro propri interessi.

Gli USA non videro mai di buon occhio il non-allineamento: essi lo consideravano come un sottoprodotto della penetrazione comunista e in Africa come un veicolo dell’ideologia sovietica.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata l'importanza della conferenza di Bandung nel contesto della decolonizzazione?
  2. La conferenza di Bandung ha rappresentato un passo cruciale nel processo di decolonizzazione, poiché i 29 paesi partecipanti hanno condannato tutte le forme di oppressione coloniale e si sono proposti come un nuovo soggetto di politica internazionale, equidistante sia dall'URSS che dagli USA.

  3. Quali erano gli obiettivi principali dei paesi partecipanti alla conferenza di Bandung?
  4. Gli obiettivi principali erano la cooperazione attraverso le Nazioni Unite per la riduzione degli armamenti, l'eliminazione delle armi atomiche e la promozione della pace, utilizzando l'energia atomica esclusivamente per fini pacifici, a vantaggio dei popoli africani e asiatici.

  5. Come veniva percepito il movimento del non-allineamento dagli Stati Uniti?
  6. Gli Stati Uniti non vedevano di buon occhio il non-allineamento, considerandolo un sottoprodotto della penetrazione comunista e un veicolo dell'ideologia sovietica, specialmente in Africa.

Domande e risposte

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