Concetti Chiave
- L'Impero Russo, nonostante l'apparente potenza, era internamente fragile con crisi politiche e sociali.
- La Duma, teoricamente istituita per controllare lo zar, aveva un potere limitato e inefficace.
- L'economia russa era caratterizzata da un'agricoltura arretrata e un settore industriale poco sviluppato.
- La Prima Guerra Mondiale aggravò la crisi: l'inflazione galoppante e la carenza di beni di prima necessità spinsero a manifestazioni e scioperi.
- Il dualismo di potere tra il governo provvisorio e i Soviet creò tensioni, con i bolscevichi che spingevano per un cambiamento radicale.
Indice
Crisi interna dell'impero russo
L’ Impero Russo, che sin da subito era entrato nel conflitto mondiale, era solo apparentemente una grande potenza: al suo interno, vi erano infatti profonde crisi.
In campo politico: le redini dell’impero russo erano ancora rette da un monarca assoluto,lo zar. Dopo la sconfitta della Russia nella guerra con il Giappone(1905), era stata istituita una sorta di Camera dei Deputati , la Duma, che sarebbe dovuta essere in grado di controllare i poteri e l’operato del sovrano e del governo, anche se il potere della Duma era fittizio.
In campo economico:
- Per quanto riguarda l’agricoltura si trattava di un’attività estremamente arretrata sia nelle tecniche sia nelle strutture sociali.
- Il numero delle industrie presenti sul territorio nazionale era davvero esiguo. Le poche industrie presenti erano istallate a San Pietroburgo (che aveva cambiato nome in Pietrogrado). Le regole erano ferree e ogni tentativo di sciopero era represso.
Manifestazioni e sciopero generale
Il conflitto peggiorò gravemente la situazione: il costo della vita aumentò del 700% mentre i salari degli operai rimasero gli stessi. Inoltre i generi di prima necessità scarseggiavano. A causa di ciò sorsero le prime manifestazioni: il 23 febbraio 1917 furono le donne le prime a mobilitarsi, seguite subito dai lavoratori delle grandi officine. I dirigenti minacciarono subito di licenziare i manifestanti, ma il 24 e il 25 febbraio fu proclamato uno sciopero generale che portò all’abdicazione del zar e alla formazione di un governo provvisorio (2 marzo 1917).
Dualismo di poteri e partiti
Il governo provvisorio era retto da membri appartenenti alla Duma, ma contemporaneamente erano nati degli organi di autogoverno, detti Soviet, composti da operai e soldati.
In questo modo si arrivò ad un dualismo di poteri: la coesistenza del governo provvisorio e dei soviet non era però destinata a durare a lungo, uno dei due avrebbe dovuto sopraffare l’altro.
Inizialmente si credette che la questione si sarebbe risolta a favore del governo provvisorio. Di quest’idea erano soprattutto gli esponenti del marxismo russo: il partito socialdemocratico era però spaccato al suo interno in due fazioni, ognuna con un pensiero diverso:
- Corrente menscevica: mirava al raggiungimento di una democrazia parlamentare pienamente realizzata e propendeva per un partito ampiamente
- Corrente bolscevica: mirava a cambiamenti più radicali, rivoluzionari, e propendevano ad un partito elitario, composto da militanti impegnati. Il partito necessitava di una disciplina ferrea.
Domande da interrogazione
- Quali erano le principali crisi interne dell'Impero Russo durante la prima guerra mondiale?
- Come reagì la popolazione russa alle difficoltà causate dalla guerra?
- Quali erano le differenze tra le correnti menscevica e bolscevica del partito socialdemocratico russo?
L'Impero Russo affrontava crisi politiche con un monarca assoluto e una Duma con poteri fittizi, e crisi economiche con un'agricoltura arretrata e poche industrie concentrate a Pietrogrado.
La popolazione reagì con manifestazioni e scioperi, iniziati dalle donne il 23 febbraio 1917, che portarono all'abdicazione dello zar e alla formazione di un governo provvisorio il 2 marzo 1917.
La corrente menscevica mirava a una democrazia parlamentare e un partito ampio, mentre la corrente bolscevica puntava a cambiamenti radicali e un partito elitario con disciplina ferrea.