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di pser
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Concetti Chiave

  • Il comunismo di guerra introdotto da Lenin prevedeva la collettivizzazione delle campagne e dell'industria, trasformando le terre in Kolchoz e Sovchoz.
  • Contadini e lavoratori industriali, demotivati dai bassi salari, ridussero l'impegno lavorativo, portando a un drastico calo della produzione agricola e industriale.
  • La produzione agricola crollò al 50% e quella industriale a 1/7 rispetto al 1913, compromettendo gravemente l'economia russa.
  • I contadini ricorrevano al mercato nero per vendere i loro prodotti a prezzi elevati, tentando di compensare i magri guadagni.
  • La carestia del 1921, con oltre 3 milioni di morti, fu una diretta conseguenza della politica del comunismo di guerra e della drastica diminuzione della produzione agricola.

Indice

  1. Le politiche di Lenin
  2. Effetti sulla produzione agricola
  3. Conseguenze della carestia

Le politiche di Lenin

Durante gli anni di guerra civile, Lenin decise comunque di cominciare a promulgare le prime leggi che rispecchiassero un governo del Paese comunista: questa linea politica viene definita comunismo di guerra e prevedeva quella che è definita la collettivizzazione delle campagne e dall’industria. Le terre che prima erano dei latifondisti o di piccoli proprietari terrieri furono incamerate dallo Stato e i contadini continuarono a coltivarle sotto però la forma di Kolchoz e Sovchoz ( rispettivamente fattorie collettive e sovietiche, queste ultime autogestite, ma in sostanza aventi la stessa funzione delle altre ) e strutture simili vengono adottate anche nell’industria.

Effetti sulla produzione agricola

Il risultato fu che i contadini, essendo pagati con un misero salario mensile che non gli permetteva di vivere dignitosamente, andavano nella campagne, prendevano gli strumenti in comune, lavoravano un determinato numero di ore al giorno, ma non vi infondevano lo stesso impegno che vi mettevano prima in quanto i prodotti coltivati erano incamerati dallo stato e non gli era possibile neppure venderli perché sarebbero stati processati.

L’impegno dei contadini si ridusse quindi al minimo e la produzione agricola crolla vistosamente, arrivando al 50% così come quella industriale che diventa 1/7 di quella del 1913.

Conseguenze della carestia

I contadini cercarono anche di ingegnarsi per arrivare a guadagnare qualcosa in più vendendo i prodotti della campagna sottobanco al mercato nero a prezzi altissimi per arrotondare i magri guadagni. Conseguenza di questa politica scellerata è quindi quella di far calare la produzione cerealicola russa, che non riesce più ad esportare cereali in altre nazioni europee. Subito dopo la fine delle guerra civile russa, nel 1921, accadde un avvenimento davvero singolare, causato dalla diminuzione della produzione agricola: una carestia che provocò oltre 3 milioni di morti, conseguenza dell’applicazione del comunismo di guerra.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le politiche di Lenin durante la guerra civile?
  2. Lenin introdusse il comunismo di guerra, che includeva la collettivizzazione delle campagne e dell'industria, con le terre incamerate dallo Stato e coltivate sotto forma di Kolchoz e Sovchoz.

  3. Quali furono gli effetti delle politiche di Lenin sulla produzione agricola?
  4. La produzione agricola crollò al 50% poiché i contadini, pagati con salari miseri, non erano motivati a lavorare intensamente, e i prodotti erano incamerati dallo Stato.

  5. Quali furono le conseguenze della carestia del 1921?
  6. La carestia del 1921, causata dalla diminuzione della produzione agricola, provocò oltre 3 milioni di morti e impedì alla Russia di esportare cereali in altre nazioni europee.

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