Concetti Chiave
- Mao Zedong guidò la rivoluzione cinese nel 1949 con l'obiettivo di instaurare uno stato comunista.
- La guerra del Vietnam iniziò con il Nord sostenuto dai comunisti cinesi e il Sud dalle forze americane, causando un lungo conflitto.
- Il grande balzo in avanti di Mao fu un tentativo fallito di forzare l'industrializzazione, provocando carestie e danni agricoli.
- La rivoluzione culturale di Mao mirava a eliminare gli oppositori, con le guardie rosse che perseguitavano intellettuali e funzionari.
- Negli anni sessanta, le guardie rosse furono erroneamente viste come eroi in Occidente, nonostante la repressione interna in Cina.
Indice
La rivoluzione di Mao Zedong
In Cina nel 1949, quindi immediatamente dopo la seconda guerra mondiale, si diramò una rivoluzione che partì dalla figura di Mao Zedong, il quale aveva l’obiettivo di creare uno stato comunista all’interno del territorio cinese per dimostrare il funzionamento di questo tipo di politica e quindi successivamente avere la possibilità di estenderlo in tutto il paese. Cinque anni dopo, quindi nel 1954, i soldati francesi furono costretti ad abbandonare l’Indocina dopo la sconfitta che subirono ad Dien Bien Phu e quindi questo portò alla rinascita di vecchi paesi come il Vietnam.
Il conflitto in Vietnam
Il Vietnam fu però un caso particolare in quanto venne diviso in due zone: a nord con l’occupazione dei comunisti cinesi, mentre a sud con l’occupazione delle armate americane, questi schieramenti si rivelarono pericolosi e infatti iniziò un conflitto che durò per diversi anni e in cui migliaia di soldati persero la vita. Il conflitto in Vietnam viene però ricordato sia per la violenza con cui divampò, sia per la forte opposizione dell’opinione pubblica, che partì in realtà dagli Stati Uniti ma poi si estese in tutto l’occidente. Questo aspetto, unito anche alla fervente resistenza dei soldati del Vietnam del Nord, fu fondamentale per la decisione americana del ritiro delle truppe, avvenuto nel 1975, quindi ben undici anni dopo l’inizio del conflitto.
Il grande balzo in avanti
In questi anni Mao aveva inoltre proposto quello che viene ricordato come il “grande balzo in avanti”, ovvero un progetto per indirizzare il paese verso un’industrializzazione pressoché forzata, la violenza con cui venne attuato fu una delle ragioni del suo fallimento, la Cina viveva infatti prettamente di agricoltura e il piano danneggiò gran parte dei territori, portando anche il paese verso una grave carestia.
La rivoluzione culturale
Ovviamente questo non facilitò la posizione di Mao, il quale decise di attuare un altro programma per fronteggiare i propri oppositori, ovvero la “rivoluzione cutlurale”. Il programma prevedeva di liberare il paese da quelli che lui definiva “elementi controrivoluzionari”, dunque le cosiddette guardie rosse iniziarono a cercare, rapire e imprigionare migliaia di oppositori, principalmente funzionari, intellettuali e dirigenti industriali. Nei paesi occidentali questo piano terribile, che andava inevitabilmente a razionare i diritti e le libertà dei cittadini cinesi, non venne compreso fino a fondo e soprattutto non venne intesa la gravità di questo processo, anzi nelle rivoluzioni della fine degli anni sessanta le guardie rosse passarono anche quasi come degli eroi che avevano il compito di affiancare i vietnamiti nella loro lotta contro una guerra tanto inutile quanto sanguinosa.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo di Mao Zedong nel 1949?
- Quali furono le conseguenze della divisione del Vietnam dopo la sconfitta francese?
- Cosa fu il "grande balzo in avanti" e quali furono i suoi effetti?
- In cosa consisteva la "rivoluzione culturale" di Mao e come fu percepita in Occidente?
Mao Zedong mirava a creare uno stato comunista in Cina per dimostrare l'efficacia di questo sistema politico e successivamente estenderlo in tutto il paese.
La divisione del Vietnam in due zone, con i comunisti cinesi a nord e le armate americane a sud, portò a un conflitto durato anni, caratterizzato da violenza e forte opposizione pubblica, culminando nel ritiro delle truppe americane nel 1975.
Il "grande balzo in avanti" era un progetto di industrializzazione forzata proposto da Mao, che fallì a causa della violenza con cui fu attuato, danneggiando l'agricoltura e causando una grave carestia in Cina.
La "rivoluzione culturale" mirava a eliminare gli "elementi controrivoluzionari" attraverso le guardie rosse, che imprigionarono migliaia di oppositori. In Occidente, la gravità del piano non fu compresa appieno e le guardie rosse furono talvolta viste come eroi.