Concetti Chiave
- La rivoluzione industriale ha portato a una crescita delle città con una netta separazione tra quartieri borghesi e operai.
- A Londra, le condizioni di vita degli operai erano pessime, con abitazioni fatiscenti e alti tassi di mortalità.
- La mancanza di infrastrutture igieniche, come acqua potabile e fognature adeguate, era un problema diffuso fino alla fine del XIX secolo.
- Sono emersi quartieri per la classe impiegatizia, con un tenore di vita leggermente migliore rispetto agli operai.
- Le disparità tra i quartieri borghesi e operai hanno portato a interventi di risanamento verso la fine dell'Ottocento.
Indice
Crescita urbana e divisione sociale
Con la rivoluzione industriale le città divennero più grandi e più popolate . Esse si strutturarono con quartieri residenziali (che ospitavano la nuova borghesia imprenditoriale) ben separati dai quartieri popolari (abitati dagli operai).
Condizioni di vita a Londra
A Londra le condizioni di vita dei lavoratori peggiorarono notevolmente perché le loro case erano fatiscenti, prive di servizi e non c’era rispetto per la norme igieniche, ragion per cui il tasso di mortalità era molto alto.
Problemi igienici e infrastrutture
In Inghilterra mezzo milione di persone moriva ogni anno per cause dipendenti dalle condizioni di vita. Spesso mancava l’acqua potabile e la rete fognaria era assente o insufficiente e si faceva ricorso ai pozzi neri (solo nel 1865 Londra fu dotata di 120 km di collettori capaci di smaltire 2000 ettolitri di acque nere al giorno).
Evoluzione dei quartieri urbani
In un secondo momento comparvero anche quartieri abitativi per la nuova classe impiegatizia, il cui tenore di vita era di poco superiore a quello degli operai.
Il contrasto tra gli eleganti quartieri borghesi e le maleodoranti e sovraffollate abitazioni operaie rimase a lungo stridente e solo verso la fine dell’Ottocento furono effettuate opere di risanamento dei quartieri operai. Esisteva ormai una società di massa che non poteva più essere ignorata.