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Concetti Chiave

  • La Prima Rivoluzione Industriale segna il passaggio dalla produzione manuale a quella meccanizzata, iniziata in Inghilterra grazie a risorse come il carbone e le colonie.
  • Le innovazioni tecniche, come i nuovi filatoi e la macchina a vapore di Watt, trasformano settori chiave come il tessile e l'industria siderurgica.
  • La rivoluzione porta a una nuova organizzazione del lavoro nelle fabbriche, con la divisione del lavoro analizzata da pensatori come Adam Smith e Carl Marx.
  • L'industrializzazione causa un aumento della produzione e della ricchezza nazionale inglese, ma anche problemi legati all'urbanizzazione e alle condizioni di vita degli operai.
  • I lavoratori non specializzati affrontano condizioni di lavoro dure e salari bassi, riflettendo le disuguaglianze sociali causate dalla rivoluzione industriale.

Indice

  1. L'inizio della rivoluzione industriale
  2. Fattori favorevoli in Inghilterra
  3. Impatto sulla società e città
  4. Innovazioni nel settore tessile
  5. Sviluppi nel settore siderurgico
  6. Transizione al lavoro in fabbrica
  7. Analisi di Smith e Marx

L'inizio della rivoluzione industriale

Tra 600 e 700, in Inghilterra e in alcune aree d’Europa avviene un cambiamento radicale nel sistema di produzione (Rivoluzione Industriale appunto): dalla produzione manuale, si comincia a produrre con le macchine.

Fattori favorevoli in Inghilterra

Questa rivoluzione avvenne soprattutto in Inghilterra per delle situazioni favorevoli:

1. Grande quantità di carbone per il vapore che era l’elemento propulsore;

2. Le colonie (India e America) fornivano materie prime come il cotone;

3. La flotta inglese era in grado di arrivare ovunque anche perché era molto più facile navigare per le vie d’acqua.

4. Abbondanza di manodopera a basso costo;

5. Abbondanti capitali grazie ai proprietari terrieri e ai mercanti;

6. Libertà di commercio “Liberismo”: libertà di commercio e di circolazione delle merci.

Le cause della rivoluzione:

• Applicazione di innovazioni tecniche alla produzione dei beni;

• Disponibilità di capitali accumulati con l’attività agricola;

• Trasferimento di lavoratori dalle campagne e dall’industria domestica alle città e alle fabbriche;

• Cambiamento nell’organizzazione del lavoro.

Tutto ciò stimolato dall’aumento della domanda interna e dall’aumento della popolazione.

Impatto sulla società e città

Questa rivoluzione non riguarda solo la qualità e la quantità dei prodotti ma cambia anche l’aspetto della città e la vita delle persone che devono lasciare casa loro per andare a lavoro.

Innovazioni nel settore tessile

Il primo settore trasformato dalle innovazioni fu quello TESSILE, in particolare quello della lavorazione del cotone.

Le innovazioni tecniche nella filatura furono:

• La navetta o spola volante di Kay applicato al telaio, in grado di accellerare la tessitura.

• Tre filatoi:

1) Il filatoio di Jenny che velocizzava la tessitura;

2) Il filatoio Water-frame poteva funzionare sia a mano sia azionato da un mulino ad acqua;

3) La mule che era la combinazione delle caratteristiche techiche tra i primi due filatoi.

La grande disponibilità di filo grazie ai nuovi filatoi indusse tecnici ed inventori a meccanizzare i telai per aumentare la produttività, quindi si ebbero i primi telai meccanici ed automatici.

Sviluppi nel settore siderurgico

Anche nell’ambito siderurgico ed estrattivo si hanno sviluppi grazie al carbone.

Poi si ebbe la macchina a VAPORE di Watt per migliorare l’efficienza delle pompe per l’estrazione dell’acqua.

Il vapore venne inoltre applicato ai treni e ai battelli.

Transizione al lavoro in fabbrica

Durante la rivoluzione industriale si passò dal lavoro a domicilio, ossia quello svolto dalle famiglie contadine in casa, al lavoro nelle FABBRICHE. Migliaia di persone quindi abbandonarono la campagna e si spostarono nelle città industriali che divennero il centro della vita economica.

La fabbrica rappresentò un nuovo modo di lavorare e di organizzare la produzione.

Analisi di Smith e Marx

Due pensatori analizzano questo cambiamento:

Adam Smith: analizzò il modello di organizzazione di lavoro. Nella fabbrica ognuno svolge un’attività determinata nella fabbrica, quindi si ha una vera e propria divisione del lavoro.

Parla di parcellizzazione del lavoro che porta a un incremento della produttività, quindi secondo lui, se il lavoro viene suddiviso, ciò va a vantaggio della produzione;

Carl Marx: la nuova produzione è un nuovo modo per creare una schiavitù degli operai.

L’uomo di deve adeguare al ritmo della macchina e la competenza dell’uomo è settoriale, quindi l’operaio rischia di non sapere quello che sta producendo, mentre l’artigiano invece seguiva l’intero processo produttivo.

Le conseguenze dell’industrializzazione

• La prima Rivoluzione Industriale determinò un aumento della produzione e del reddito nazionale inglese e di fatto la ricchezza del paese crebbe.

• La percentuale di ricchezza prodotta dall’industria aumentò e la popolazione attiva non era più l’agricoltura;

• Si ha una forte urbanizzazione, quindi la popolazione si concentrò nella città, ma ciò creò anche numerosi problemi, tipo igienici, legati alla carenza di acquedotti, fognature, ospedali. A pagare le conseguenze erano i poveri che vivevano in case malsane nei quartieri sovrappopolati.

• La manodopera non specializzata porta alla concorrenza tra i poveri che furono costretti ad accettare condizioni di lavoro di miseria e sfruttamento: salari bassi, lavoro per 6gg alla settimana per 15ore, ritmi di lavoro massacrante, ambiente malsano e pericoloso.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le condizioni favorevoli che permisero alla Rivoluzione Industriale di avvenire principalmente in Inghilterra?
  2. La Rivoluzione Industriale avvenne principalmente in Inghilterra grazie a diverse condizioni favorevoli, tra cui la grande quantità di carbone, le colonie che fornivano materie prime, una flotta potente, abbondanza di manodopera a basso costo, capitali abbondanti e libertà di commercio.

  3. Quali innovazioni tecniche caratterizzarono il settore tessile durante la Rivoluzione Industriale?
  4. Il settore tessile fu trasformato da innovazioni come la navetta volante di Kay e tre filatoi: il filatoio di Jenny, il Water-frame e la mule, che aumentarono la produttività e portarono alla meccanizzazione dei telai.

  5. Come influenzò la Rivoluzione Industriale l'organizzazione del lavoro e la vita delle persone?
  6. La Rivoluzione Industriale cambiò l'organizzazione del lavoro con la divisione del lavoro nelle fabbriche, portando le persone a lasciare le campagne per le città industriali, trasformando la vita economica e sociale.

  7. Quali furono le opinioni di Adam Smith e Carl Marx riguardo ai cambiamenti portati dalla Rivoluzione Industriale?
  8. Adam Smith vide la divisione del lavoro come un vantaggio per la produttività, mentre Carl Marx considerò la nuova produzione come una forma di schiavitù per gli operai, costretti ad adeguarsi al ritmo delle macchine.

  9. Quali furono le conseguenze sociali ed economiche della prima Rivoluzione Industriale?
  10. La Rivoluzione Industriale portò a un aumento della produzione e del reddito nazionale, una forte urbanizzazione con problemi igienici, e condizioni di lavoro difficili per la manodopera non specializzata, con salari bassi e ambienti malsani.

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