Concetti Chiave
- Il Gesta Hludowici imperatoris, scritto da Thegan, descrive la successione di Ludovico il Pio a Carlo Magno, evidenziando il ruolo dell'aristocrazia e del clero nel processo.
- Carlo Magno organizza la successione chiamando Ludovico, accompagnato da nobili e clero, ad Aquisgrana, esortandoli a riconoscerlo come nuovo imperatore.
- L'incoronazione di Ludovico avviene senza l'intervento diretto del papa, con Ludovico che prende la corona dall'altare dopo un rito di preghiera.
- Ludovico organizza una seconda incoronazione alla presenza di papa Stefano IV, che include consacrazione, unzione e il coinvolgimento della regina Ermengarda.
- La seconda incoronazione segna un cambio rituale con il coinvolgimento attivo del papato e l'introduzione di nuove cerimonie regali.
Indice
La successione di Ludovico il Pio
Il Gesta Hludowici imperatoris è una delle due biografie di Ludovico il Pio, redatta da Thegan, esponente dell’aristocrazia conservatrice, che ci narra come avvenne il passaggio di consegne imperiali. È Carlo Magno, ormai anziano e conscio della fine prossima, a organizzare il tutto. Chiama a sé il figlio, accompagnato da esercito, clero e nobiltà, nel palazzo di Aquisgrana, chiedendo loro di accettarlo come nuovo imperatore. È un’esortazione alla fedeltà dei sottoposti, elemento fondamentale nell’organizzazione politica carolingia (fidelis deis et regis), ma allo stesso tempo Carlo “chiede loro” l’accordo sulla trasmissione del titolo. È un contesto in cui il passaggio ereditario non è ancora di fatto consolidato, ma tradizione da essere creata. Ciò implica un potere regio sì molto forte, soprattutto in ambito militare e giuridico, ma allo stesso tempo consensuale, sul versante dell’azione politica vera e propria, che deve essere in continuazione contrattato con gli esponenti dell’aristocrazia. In ogni caso, tutti accettano, rendendo la successione volontà divina.
L'incoronazione di Ludovico
La settimana successiva avviene l’incoronazione, in chiesa, dove Carlo pone una differente corona su di un altare. Dopo la preghiera, un colloquio e la dichiarazione di fedeltà di Ludovico ai precetti di Carlo, l’incoronazione è indiretta, con Ludovico che prende la corona dall’altare. Nessun intervento attivo del papa o del clero, con il papato che viene tagliato fuori dalla ritualità e dalla legittimità stessa della carica imperiale.
Il ruolo del papato e della regina
Sta di fatto che, come ricorda Thegan, Ludovico non si attenne ai precetti del padre, in quanto organizza una seconda cerimonia di incoronazione alla presenza di Stefano IV a Aquisgrana, prima della messa dominicale, di fronte a clero e popolo. In questo caso si ha testimonianza anche di consacrazione e unzione (con un richiamo al modello veterotestamentario del Levitico), con una terza corona che lo stesso papa aveva portato in dono con sé. Però, per la prima volta, si ha anche il coinvolgimento della regina, Ermengarda, anche lei incoronata reginam augustam. Alla partenza, Ludovico avrebbe concesso al papa tre volti tanti doni quanto egli stesso ne aveva ricevuti.
Domande da interrogazione
- Come avvenne la successione imperiale da Carlo Magno a Ludovico il Pio?
- Quale fu il ruolo del papato nella successione di Ludovico il Pio?
- Quali furono le differenze tra le due cerimonie di incoronazione di Ludovico il Pio?
Carlo Magno organizzò la successione chiamando il figlio Ludovico, accompagnato da esercito, clero e nobiltà, nel palazzo di Aquisgrana, chiedendo loro di accettarlo come nuovo imperatore. La successione fu sancita con un'incoronazione in chiesa, dove Ludovico prese la corona dall'altare senza intervento attivo del papa o del clero.
Il papato fu inizialmente escluso dalla ritualità e legittimità della carica imperiale durante la prima incoronazione di Ludovico. Tuttavia, Ludovico organizzò una seconda cerimonia con la presenza di Stefano IV, che incluse consacrazione e unzione, coinvolgendo anche la regina Ermengarda.
La prima incoronazione fu indiretta, senza intervento del papa, mentre la seconda, alla presenza di Stefano IV, incluse consacrazione e unzione, e coinvolse anche la regina Ermengarda, che fu incoronata reginam augustam.