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Concetti Chiave

  • Il poema Gesta Berengarii celebra Berengario di Ivrea, seguendo modelli panegirici tardo-antichi per descrivere la sua ascesa al potere in un'Europa post-carolingia.
  • Berengario, considerato un sovrano debole, riesce a ottenere il trono d'Italia nel 915, ma il suo controllo è limitato al Triveneto.
  • La cerimonia di incoronazione a Roma, organizzata con papa Giovanni X, sottolinea la subordinazione del potere politico a quello religioso.
  • Il testo descrive dettagliatamente la cerimonia di incoronazione, richiamando simbolicamente la supremazia papale attraverso l'uso del "cavallo del pastore".
  • La ritualità dell'incoronazione evidenzia la sproporzione tra la magnificenza cerimoniale e il reale potere di Berengario come imperatore.

Indice

  1. Berengario di Ivrea e il contesto politico
  2. Conflitti e successioni nel regno italico
  3. Cerimonia di incoronazione di Berengario
  4. Simbolismo e legittimità dell'incoronazione
  5. Ritualità e potere dell'imperatore

Berengario di Ivrea e il contesto politico

Berengario di Ivrea, descritto nel poema encomiastico Gesta Berengarii, di autore sconosciuto e redatto sui modelli panegirici tardo-antichi dedicati agli imperatori. Nel 888, nell’Europa post-carolingia: alla morte di Carlo III il Grosso, ultimo esponente diretto della discendenza di Carlo Magno ad avere controllo su tutte le tre parti dell’impero in un quadro politico molto mutato e minacciato da incursioni ungare e normanne. Da parte delle aristocrazie è visto però come un re molto debole e inadeguato, quindi nei suoi confronti si avvia un’azione di deposizione da parte di Arnolfo, esponente di un ramo laterale, che va a segno nel 887. Carlo morì senza eredi diretti e la questione riguarda più che altro se ci possa essere un nuovo imperatore in questo contesto.

Conflitti e successioni nel regno italico

Scoppia un conflitto tra esponenti delle grandi famiglie dell’aristocrazia di “sangue carolingio”. Nel regno italico lo scontro è tra i marchesi del Friuli e duchi di Spoleto. Per un certo periodo il titolo imperiale rimane vacante. Nel 915 sarà Berengario a uscire vincitore dal conflitto per il trono d’Italia, che gli permette di ambire al titolo imperiale, anche se rimane un sovrano estremamente debole, che controlla solo il Triveneto. Tramite accordi con papa Giovanni X riesca a ottenere l’organizzazione della cerimonia di incoronazione, che viene riportata e celebrata puntualmente e dettagliatamente nei Gestae. La tradizione cerimoniale inizia a riprendere vigore dalla seconda metà del X secolo: dopo l’assassinio di Berengario nel 924 si apre una lunga fase di conflitti interni che portano al prevalere di suo nipote, Berengario II, a sua volta osteggiato dall’aristocrazia con l’aiuto del re di Germania Ottone I, che conquista il titolo di re d’Italia per poi essere incoronato imperatore. Tale situazione si protrarrà fino agli inizi del XIV secolo, con il re di Germania che automaticamente è anche re d’Italia e quindi può sempre ambire alla corona imperiale, nonostante sia sempre necessaria la mediazione e l’accordo con il papa, quindi manca l’automatismo diretto.

Cerimonia di incoronazione di Berengario

La cerimonia viene descritta nel testo con l’ingresso di Berengario I a Roma e il suo arrivo a San Pietro, dove lo attende Giovanni X. La folla è in festa e Berengario è in sella a un “cavallo del pastore”, cioè il destriero che normalmente utilizza il papa, ponendosi quindi simbolicamente su di un oggetto che riconosce la supremazia papale in quel contesto: il re non “invade” in sella al suo cavallo.

Simbolismo e legittimità dell'incoronazione

Ma anche perché da lì a poco egli stesso sarebbe diventato sacerdote, sacerdos ipse futurus erat. Si ribadisce la piena legittimità di ciò che sta accadendo, cioè “il re che la storia vuole”. Il papa, alzandosi dal cliotedro sulla sommità della scalinata, accoglie Berengario baciandolo e prendendolo per mano, così da creare un rapporto diseguale a scapito del futuro imperatore. Entrati in San Pietro, il re inizia a pregare e si vede una rappresentazione di papa Silvestro e Costantino. Il parallelismo è evidente: si tratta del modello che i papi vogliono assegnare ai nuovi imperatori, rimarcato dagli intellettuali di parte romana, per la subordinazione dell’autorità politica a quella religiosa. Le due epoche vengono così messe a confronto, e quella di Costantino emerge come “peggiore” rispetto a quella contemporanea. Segue la celebrazione delle ricchezze della cerimonia, degli oggetti che intervengono e dei doni del Papa a Berengario, l’offerta della carne come cibo simbolico dei rei, il mantello degli imperatori romani, etc. Si descrivono poi incoronazione e unzione, spiegandone l’origine nella tradizione sacerdotale-regia ebraica, giocando anche sul significato del nome di “Cristo”. Il nuovo imperatore si impegnerà in grandi donazioni al papa, tali che è impossibile descriverle a fondo. Arriva alla fine l’invito ai lettori a continuare e proseguire l’encomio dell’imperatore, contornato da una classica confessione di umiltà da parte dell’autore.

Ritualità e potere dell'imperatore

Emerge qui dunque un cerimoniale ben strutturato e studiato, nella complessa ritualità che è venuto ad assumere, e in un certo modo la sproporzione rispetto all’effettivo potere concreto che aveva a quel tempo l’imperatore.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto storico in cui si inserisce Berengario I?
  2. Berengario I si inserisce nel contesto dell'Europa post-carolingia, dopo la morte di Carlo III il Grosso, in un periodo di conflitti tra le grandi famiglie aristocratiche e minacce esterne come le incursioni ungare e normanne.

  3. Come viene descritto il processo di incoronazione di Berengario I?
  4. Il processo di incoronazione di Berengario I è descritto come un evento cerimoniale dettagliato, con l'ingresso a Roma e l'accoglienza da parte di papa Giovanni X, simbolizzando la supremazia papale e la legittimità del suo ruolo.

  5. Qual è il significato simbolico del "cavallo del pastore" nella cerimonia di incoronazione?
  6. Il "cavallo del pastore" simboleggia la supremazia papale, poiché è il destriero normalmente utilizzato dal papa, e Berengario lo cavalca per riconoscere simbolicamente l'autorità religiosa.

  7. Quali sono le implicazioni della cerimonia di incoronazione per il potere di Berengario I?
  8. La cerimonia di incoronazione sottolinea la legittimità e il riconoscimento del potere di Berengario I, ma evidenzia anche la sproporzione tra il cerimoniale e il suo effettivo potere concreto.

  9. Come viene rappresentato il rapporto tra autorità politica e religiosa nel testo?
  10. Il testo rappresenta un rapporto di subordinazione dell'autorità politica a quella religiosa, con un parallelismo tra papa Silvestro e Costantino, e l'accento sulla legittimità e il modello imposto dai papi ai nuovi imperatori.

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