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Concetti Chiave

  • Dal 1896 al 1900 l'Italia affrontò una grave crisi economica e sociale, aggravata dall'aumento del costo del pane dovuto al blocco delle importazioni di grano statunitense.
  • Umberto I nominò Antonio di Rudinì come primo ministro, che cercò di gestire moderatamente le tensioni sociali, ma dovette affrontare proteste a Milano nel 1898.
  • Il generale Fiorenzo Bava Beccaris ordinò di sparare sui manifestanti a Milano, azione per cui fu premiato da Umberto I, suscitando ulteriore malcontento.
  • Il governo di Luigi Pelloux tentò di limitare le libertà civili e trasformare il Regno d'Italia sul modello prussiano, ma affrontò forte opposizione interna.
  • Dopo l'assassinio di Umberto I nel 1900, Vittorio Emanuele III divenne re e affidò il governo a Zanardelli e successivamente a Giolitti, segnando un cambiamento politico.

Indice

  1. Crisi economica e sociale
  2. Proteste e repressione a Milano
  3. Cambiamenti politici e nuove elezioni
  4. Assassinio di Umberto I

Crisi economica e sociale

Dal 1896 al 1900 ci fu un periodo segnato da una grave situazione di crisi economica, sociale e politica legata al malcontento crescente per il costo della vita. Infatti il prezzo del pane si era alzato tantissimo perché nel 1898 si erano bloccate le importazioni in Europa dell’ottimo ed economico grano statunitense a causa della guerra tra Spagna e Stati Uniti.

Il sovrano Umberto I scelse come primo ministro un esponente della destra, Antonio di Rudinì, che tentò di gestire in modo moderato le tensioni.

Proteste e repressione a Milano

Nel maggio del 1898, in seguito all’aumento del costo del grano, a Milano ci fu una manifestazione pacifica di protesta. Il generale dell’esercito Fiorenzo Bava Beccaris allora diede l’ordine di sparare sulla folla per sedare il tumulto. Umberto I non punì il generale, ma lo premiò per aver ristabilito l’ordine.

Cambiamenti politici e nuove elezioni

Nel frattempo di Rudinì aveva dato le dimissioni e si formò un nuovo governo guidato dal generale Luigi Pelloux che cercò continuamente di far approvare una serie di norme che limitavano le libertà civili, proibivano varie associazioni e le adunate di più di tre persone e miravano a trasformare il Regno d’Italia sul modello prussiano in cui il re aveva amplissimi poteri. Di fronte a questi progetti liberticidi una parte del partito liberale si unì all’opposizione e cercò di rallentare tutte queste iniziative. Pelloux allora chiese al re di scogliere il Parlamento e di indire nuove elezioni per avere una maggioranza più solida, ma alle elezioni vinsero i rivali di Pelloux, il quale fu costretto a presentare le dimissioni.

Assassinio di Umberto I

Nel 1900 si formò il nuovo governo, ma nel frattempo il re Umberto I, che non era molto amato dagli italiani, venne assassinato a Monza dall’anarchico Gaetano Bresci. Divenne sovrano il giovane Vittorio Emanuele III che decise di dare l’incarico di guidare lo stato prima a Zanardelli e poi a Giolitti.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali della crisi socio-politica tra il 1896 e il 1900?
  2. La crisi fu causata dall'aumento del costo della vita, in particolare del pane, dovuto al blocco delle importazioni di grano statunitense a causa della guerra tra Spagna e Stati Uniti.

  3. Come reagì il governo di Antonio di Rudinì alle tensioni sociali del 1898?
  4. Antonio di Rudinì tentò di gestire le tensioni in modo moderato, ma dopo le dimissioni, il generale Bava Beccaris ordinò di sparare sulla folla durante una manifestazione pacifica a Milano.

  5. Quali furono le conseguenze politiche dell'assassinio di Umberto I nel 1900?
  6. Dopo l'assassinio di Umberto I, Vittorio Emanuele III divenne sovrano e affidò la guida del governo prima a Zanardelli e poi a Giolitti, segnando un cambiamento nella leadership politica.

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