Concetti Chiave
- Hitler utilizzò l'antisemitismo come strumento di propaganda e proselitismo, culminando nelle Leggi di Norimberga che privavano gli ebrei dei diritti civili.
- La Notte dei Cristalli del 1938 segnò un'escalation di violenza contro gli ebrei, con la distruzione di sinagoghe e negozi e l'uccisione di centinaia di persone.
- La politica economica di Hitler si ispirò a modelli esteri, con il Piano Reinhardt che stanziò fondi per lavori pubblici e una rete autostradale, migliorando l'economia.
- Hitler sfidò la Società delle Nazioni e il Trattato di Versailles, riarmando la Germania e reintroducendo il servizio militare obbligatorio.
- Il riarmo e la spesa militare sotto Hermann Goring portarono a un boom industriale e alla piena occupazione, ma a scapito delle libertà sindacali.
Indice
L'uso dell'antisemitismo
Hitler usò fino in fondo la carta dell’antisemitismo viscerale, così che l’ebreo divenne il nemico assoluto per i cittadini tedeschi e la causa di tutti i mali del paese, come espose anche nella sua opera Mein Kampf.
L’antisemitismo venne usato in due modi, sia come strumento di propaganda che come strumento di proselitismo e come idea di forza su cui organizzare lo stato totalitario.
La legge del 7 Aprile 1933 epurò dalla pubblica amministrazione tutti i funzionari di origine ebraica, poi gli ebrei furono esclusi dal giornalismo e dall’insegnamento.
Le leggi di Norimberga
Il tutto culminò nelle Leggi di Norimberga (1935), con una legge che proteggeva il sangue e l’onore dei tedeschi, con la quale furono vietati i matrimoni misti tra ebrei e cittadini tedeschi; un’altra legge riguardava la cittadinanza del Reich, con la quale gli ebrei vennero dichiarati decaduti dalla nazionalità tedesca.
La notte dei cristalli
Il 10 Novembre 1938 l’orrore della persecuzione e della violenza fisica ebbe il suo culmine con l’avvio di quella che fu chiamata la Notte dei Cristalli, in seguito all’uccisione di un funzionario tedesco a Parigi, da parte di un ebreo, durante la quale vennero distrutte sinagoghe e settemila negozi appartenenti a ebrei, mentre centinaia furono uccisi.
Da quel momento gli ebrei vennero esclusi da tutti gli aspetti della vita civile.
Strategie economiche e politiche
La strategia per fronteggiare la crisi si ispirò a quanto avveniva negli altri paesi, dal New Deal americano fino alla Russia di Stalin, prevedendo un forte coinvolgimento dello Stato nell’organizzazione dell’economia.
Con il “Piano Reinhardt” (nome dal ministro delle finanze) fu stanziato un miliardo di marchi per la realizzazione di lavori pubblici e per la costruzione di una rete autostradale (anche per muovere poi le truppe in futuro..).
Contemporaneamente il ministro delle agricolture riorganizzò le campagne.
Espansione e riarmo
Nell’ottobre del 1933 Hitler ritirò i rappresentanti tedeschi dalla Società delle Nazioni, mentre nel Luglio 1934 tentò di annettere l’Austria alla Germania.
Nell’Aprile del 1935 vennero denunciate le clausole del Trattato di Versailles, che limitavano gli armamenti tedeschi, ripristinando poi il servizio militare obbligatorio; vennero reintrodotte le truppe nella Renania, che secondo quanto stabilito dal trattato sarebbe dovuta rimanere smilitarizzata.
Sotto la guida di Hermann Goring si puntò decisamente sulle spese militari, avviando un riarmo dell’esercito.
In seguito, si verificò un incremento dei profitti dei grandi gruppi industriali legati alla produzione bellica.
A queste imprese private si affiancarono le nuove aziende di Stato e in breve tempo la Germania raggiunse la piena occupazione, con l’aumento temporaneo dei salari e l’abolizione delle libertà sindacali
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo dell'antisemitismo nella politica di Hitler?
- Quali furono le misure economiche adottate dalla Germania nazista per affrontare la crisi?
- Come si sviluppò la politica estera della Germania sotto Hitler?
- Quali furono le conseguenze del riarmo tedesco sotto la guida di Hermann Goring?
L'antisemitismo era usato come strumento di propaganda e proselitismo, organizzando lo stato totalitario e identificando gli ebrei come nemici assoluti, culminando nelle Leggi di Norimberga e nella Notte dei Cristalli.
La Germania adottò un forte coinvolgimento statale nell'economia, con il "Piano Reinhardt" per lavori pubblici e autostrade, e riorganizzò le campagne agricole, ispirandosi a modelli come il New Deal americano.
La Germania si ritirò dalla Società delle Nazioni, tentò di annettere l'Austria, denunciò le clausole del Trattato di Versailles, reintrodusse il servizio militare obbligatorio e rimilitarizzò la Renania.
Il riarmo portò a un incremento dei profitti dei gruppi industriali legati alla produzione bellica, la creazione di nuove aziende di Stato, la piena occupazione, un aumento temporaneo dei salari e l'abolizione delle libertà sindacali.