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Concetti Chiave

  • Camillo Benso conte di Cavour, figura chiave del Risorgimento, promosse una politica di modernizzazione economica e di libero scambio per il Piemonte.
  • Cavour, attraverso l'accordo politico detto Connubio, unì centro-destra e centro-sinistra, governando come presidente del consiglio dal 1852 al 1861.
  • Tra i progetti di Cavour vi erano l'ampliamento del porto di Genova, il potenziamento del sistema stradale con il traforo del Fréjus e lo sviluppo di una rete telegrafica.
  • Partecipando alla Guerra di Crimea, Cavour portò il problema italiano all'attenzione delle potenze europee durante il congresso di pace a Parigi nel 1856.
  • Gli accordi segreti di Plombiers del 1858 tra Cavour e Napoleone III prevedevano l'intervento francese in caso di aggressione austriaca, con l'obiettivo di creare un unico Regno d'Italia settentrionale.

Indice

  1. Cavour e l'unità d'Italia
  2. Politica interna e il connubio
  3. Progetti infrastrutturali di Cavour
  4. Guerra di Crimea e diplomazia
  5. Accordi segreti di Plombiers

Cavour e l'unità d'Italia

La figura più rappresentativa di questi anni è Camillo Benso conte di Cavour, nobile piemontese. Di fatto, è Cavour che, attraverso la sua politica estera, porterà all’Unità d’Italia. Cavour era un liberale e sognava una monarchia costituzionale come quella inglese. Dal punto di vista di politica economica invece era un sostenitore della teoria del libero scambio: per far crescere l’economia piemontese era necessario aumentare i commerci. In quegli anni, in Europa, le industrie stavano diventando davvero importanti, mentre l’Italia era un paese essenzialmente agricolo; Cavour sognava una modernizzazione del Piemonte e il passaggio ad un’agricoltura capitalistica rivolta al commercio e alla realizzazione di profitti.

Politica interna e il connubio

All’inizio degli anni 50, nel parlamento piemontese le figure più importanti erano Cavour (leader centro-destra) e Rattazzi (leader centro-sinistra). Cavour fece in modo che si strinse un accordo fra centro-destra e centro-sinistra, che fu chiamato Connubio e portò Cavour a ricoprire dal 1852 al 1861 la carica di presidente del consiglio.

Con l’accordo non esistono più maggioranza e opposizione (maggioranza à governa; opposizione à critica il governo e propone miglioramenti). Con la sua scelta, Cavour mostra un allontanamento dai suoi sogni giovanili, perché inizialmente il suo modello era quello inglese e lì esisteva il bipartitismo (maggioranza + opposizione).

Progetti infrastrutturali di Cavour

Progetti più importanti di Cavour:

Ampliamento porto di Genova à favorire il commercio transoceanico.

Potenziamento sistema stradale con la costruzione del traforo del Fréjus à collegamento Italia-Francia

Creazione di una rete telegrafica à favorire la comunicazione

Canalizzazione del vercellese

Politica estera à Cavour non pensava all’unità d’Italia, ma solo a quella del nord

Per realizzare questi progetti, il regno di Sardegna ha dovuto chiedere prestiti alla Francia e all’Inghilterra. Cavour voleva raggiungere i suoi scopi tramite una via diplomatica e non violenta à Diplomatizzazione del Risorgimento.

Guerra di Crimea e diplomazia

Tra il 1854 e il 1856 si svolse la Guerra di Crimea tra Russia, Inghilterra e Francia (l’Austria rimase neutrale). I Russi cercavano uno sbocco sul mediterraneo, ma Francesi e Inglesi volevano impedirglielo. Cavour decise di partecipare a questa guerra a fianco delle truppe anglo-francesi e mandò un esercito di 15.000 uomini. Inizialmente, la sua scelta non venne compresa dal popolo, ma quando Inglesi e Francesi vinsero la guerra, Cavour ebbe modo di partecipare al congresso di pace a Parigi nel 1856, dove presentò il problema italiano all’attenzione delle grandi potenze europee e fu chiaro il motivo per cui aveva partecipato alla guerra.

Accordi segreti di Plombiers

Nel 1858 il mazziniano Felice Orsini, che voleva la Repubblica, organizza a Parigi un attentato a Napoleone III, che però fallisce e Orsini viene condannato. Cavour approfitta dell’evento per far capire ai francesi che il movimento mazziniano non è un pericolo solo per il Regno di Sardegna, ma anche per il resto dell’Europa. Si arrivò dunque a degli accordi segreti , siglati a Plombiers da Cavour e Napoleone III, nel luglio del 1858: essi prevedevano che i Francesi, qualora il Regno di Sardegna fosse stato aggredito dagli austriaci, sarebbero entrati in guerra a fianco dei Piemontesi (contro l’Austria). Se poi l’Italia fosse stata liberata dall’Austria, si sarebbe formato un unico Regno (R. Sardegna + R. piemontese) governato da Vittorio Emanuele II, che però prevedeva anche che parte dell’Italia centrale e le città di Nizza e Savoia venissero governate da un cugino di Napoleone III. I confini dello Stato della Chiesa sarebbero stati mantenuti.

Domande da interrogazione

  1. Chi era la figura più rappresentativa del Risorgimento negli anni '50?
  2. La figura più rappresentativa era Camillo Benso conte di Cavour, un nobile piemontese che attraverso la sua politica estera contribuì all'Unità d'Italia.

  3. Qual era la visione economica di Cavour per il Piemonte?
  4. Cavour era un sostenitore del libero scambio e sognava una modernizzazione del Piemonte, con un passaggio ad un'agricoltura capitalistica orientata al commercio e ai profitti.

  5. Quali furono i progetti più importanti di Cavour?
  6. Tra i progetti più importanti di Cavour ci furono l'ampliamento del porto di Genova, il potenziamento del sistema stradale con il traforo del Fréjus, la creazione di una rete telegrafica e la canalizzazione del vercellese.

  7. Perché Cavour decise di partecipare alla Guerra di Crimea?
  8. Cavour partecipò alla Guerra di Crimea per poter presentare il problema italiano al congresso di pace a Parigi nel 1856, attirando l'attenzione delle grandi potenze europee.

  9. Quali furono gli accordi segreti siglati a Plombiers nel 1858?
  10. Gli accordi prevedevano che i Francesi avrebbero sostenuto il Regno di Sardegna in caso di aggressione austriaca, e in caso di liberazione dall'Austria, si sarebbe formato un unico Regno governato da Vittorio Emanuele II, con alcune concessioni territoriali a un cugino di Napoleone III.

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