Concetti Chiave
- L'Armata Rossa sovietica avanza a est dopo Stalingrado, costringendo le truppe tedesche e alleate a ritirarsi, sostenuta anche da partigiani in Bielorussia e Ucraina.
- Durante la conferenza di Teheran nel 1943, Stalin, Roosevelt e Churchill pianificano l'apertura di un terzo fronte in Normandia per accelerare la sconfitta della Germania nazista.
- Il D-Day, il 6 giugno 1944, segna l'inizio di un massiccio sbarco alleato in Normandia, che porta alla liberazione di Parigi entro agosto 1944.
- Entro la fine del 1944, la Germania è in grave difficoltà, con il suo apparato industriale e militare incapace di sostenere lo sforzo bellico.
- Le città tedesche subiscono devastanti bombardamenti alleati, con Dresda completamente distrutta tra il 13 e il 15 febbraio 1945.
Indice
Avanzata sovietica e ritirata tedesca
Parallelamente all'avanzata anglo-americana in Italia, l'Armata Rossa sovietica sta riconquistando terreno a est. Dopo Stalingrado (nel febbraio del 1943) le truppe tedesche e quelle alleate (tra le quali soldati italiani dell'Armir, l'Armata italiana in Russia) sono costrette a ritirarsi, attaccate non solo dalle truppe regolari sovietiche ma anche dai numerosi gruppi partigiani attivi in Bielorussia e Ucraina.
Conferenza di Teheran e piani strategici
Dal 28 novembre al 1 dicembre del 1943 i capi dei tre principali paesi che conducono la guerra contro la Germania nazista ovvero Roosevelt, Churchill e Stalin, si incontrano a Teheran, per una valutazione complessiva della situazione strategica. Stalin insiste affinché gli anglo-americani avviino un'offensiva anche dalla Francia in modo da impegnare l'esercito tedesco su tutti i fronti possibili. Churchill e Roosevelt, concordano ma chiedono tempo; l'operazione va preparata e la posizione in Italia va consolidata. Comunque è chiaro che l'attacco decisivo alla Germania può essere realizzato solo aprendo anche il terzo fronte. Il luogo più convincente per lo sbarco è la Normandia.
Sbarco in Normandia e liberazione di Parigi
All'alba del 6 giugno del 1944, dopo un bombardamento preparatorio contro le postazioni difensive tedesche, vengono lanciate truppe paracadutate e poi sgombrate le spiagge, arrivano i mezzi da sbarco. Nelle settimane seguenti un esercito alleato composto da 380.000 soldati è operativo sul territorio francese e alla fine del luglio del 1944 le difese tedesche sono piegate, il 25 agosto seguente le truppe anglo-americane sono a Parigi, che intanto è stata già liberata dai partigiani.
Crollo della Germania e bombardamenti alleati
Sul finire del 1944 non ci sono dubbi che la Germania stia per crollare. Il suo apparato industriale non è più in grado di fornire materiale bellico necessario, né i suoi laboratori di ricerca sono in grado di mettere a punto le micidiali armi di distruzione tanto desiderate da Hitler. Lo stesso quadro politico-militare complessivo mostra che ormai per i nazisti non c'è più niente da fare. A ottobre del 1944 i partigiani comunisti di Josip Broz (detto Tito) sono riusciti a entrare a Belgrado, mentre le truppe inglesi stanno sbarcando in Grecia. Gli eserciti alleati non sono ancora entrati in Germania ma le città tedesche sono sottoposti a pesantissimi bombardamenti. Così come hanno fatto gli aerei tedeschi, adesso anche quelli anglo-americani non si concentrano solo su obiettivi militari ma colpiscono massicciamente i bersagli civili; anzi intere città vengono rase al suolo dai bombardamenti, come nel caso di una delle più belle città tedesche, Dresda, bombardata dal 13 al 15 febbraio 1945.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze della conferenza di Teheran del 1943?
- Come si è evoluta la situazione militare in Europa alla fine del 1944?
- Qual è stato l'impatto dei bombardamenti alleati sulle città tedesche?
Alla conferenza di Teheran, Roosevelt, Churchill e Stalin decisero di aprire un terzo fronte in Normandia per impegnare l'esercito tedesco su più fronti, portando allo sbarco del 6 giugno 1944.
Alla fine del 1944, le difese tedesche erano piegate, Parigi era stata liberata, e le città tedesche subivano pesanti bombardamenti, indicando il crollo imminente della Germania.
I bombardamenti alleati hanno colpito massicciamente bersagli civili, radendo al suolo intere città come Dresda, tra il 13 e il 15 febbraio 1945.