Concetti Chiave
- La crisi dell'Impero Zarista fu aggravata dalla guerra, che sottrasse braccia all'agricoltura e causò fame e tensioni sociali.
- La Rivoluzione di Febbraio portò all'abdicazione dello zar Nicola II, con la formazione di un governo provvisorio di sinistra e la creazione dei Soviet.
- Il dualismo di potere tra il Governo provvisorio menscevico e i Soviet bolscevichi indebolì la Repubblica Russa, con visioni opposte su come risolvere la crisi.
- Lenin, leader dei Bolscevichi, promosse le "Tesi di Aprile", chiedendo potere ai Soviet, pace immediata e redistribuzione delle terre.
- La presa del Palazzo d'Inverno da parte dei Bolscevichi portò alla formazione di un governo rivoluzionario, che emanò decreti sulla pace e sulla terra per consolidare il potere.
Indice
La crisi agricola e la rivoluzione di febbraio
La Russia era un paese molto vasto, soprattutto agricolo e, con lo scoppio della guerra, i contadini vennero chiamati ad arruolarsi nell'esercito, privando in questo modo la terra delle braccia necessarie a mantenere un tale carico di popolazione. Il popolo pativa la fame e ovunque non si chiedeva altro che "pace e pane", ossia la cessione del conflitto. Bisogna anche mettere in conto che, prima della guerra, il regime zarista era già in crisi, dunque la popolazione vide nella situazione che stava vivendo il pretesto per ribellarsi allo zar: Sulla base di queste motivazioni. scoppiarono numerosi scioperi che portarono allo scoppio della cosiddetta Rivoluzione di Febbraio.
Il governo provvisorio e i soviet
I rivoluzionari costrinsero lo zar Nicola II ad abdicare e ad accettare forme di governo parlamentari, come il movimento dei SOVIET, costituito da operai e soldati. Subito dopo la caduta del regime zarista, La Duma, ovvero il parlamento russo, formò un governo provvisorio di sinistra. Accanto a questo governo ufficiale era presente, però, un altro centro di potere altrettanto autorevole, ossia il Soviet degli Operai e dei Soldati. Coloro che facevano parte del Governo provvisorio costituivano i Social Democratici o Menscevichi, in quanto erano intenzionati a risolvere i problemi attraverso la diplomazia, senza ricorrere alla violenza.
I Soviet costituivano, invece, i Social Rivoluzionari o Bolscevichi, in quanto ritenevano che le rivoluzioni fossero necessarie per mantenere l'ordine pubblico e raggiungere i propri scopi.
Le tesi di aprile di Lenin
A capo dei Bolscevichi salì Lenin, il cui programma politico è riassunto nelle "Tesi di Aprile". I punti fondamentali delle tesi erano:
Le tesi attirarono il consenso delle masse che non desideravano altro che la pace.
La presa del Palazzo d'Inverno
Col passare del tempo, la situazione in Russia divenne ingovernabile a causa dei continui atti di insubordinazione da parte dei Soviet. Il culmine della campagna rivoluzionaria dei Bolscevichi venne raggiunto quando quest'ultimi presero d'assalto il Palazzo d'Inverno, la sede del governo provvisorio, senza però spargimenti di sangue. Venne così formato da Lenin un governo rivoluzionario provvisorio formato dal Consiglio dei Commissari del Popolo.
I decreti di Lenin e le conseguenze
Lenin esercitò il potere sovietico in suo possesso approvando due decreti che miravano ad ottenere l'appoggio incondizionato delle masse contadine. Vennero approvati:
un decreto sulla pace, che richiedeva la pace immediata per i paesi belligeranti;
un decreto sulla terra, che aboliva la proprietà privata delle terre, le quali dovevano essere ridistribuite tra le famiglie lavoratrici.
Per sottrarsi dagli accordi presi con gli alleati della Triplice Intesa, nel 1917, la Russia fu costretta ad accettare condizioni durissime, tra cui la perdita di numerosi territori che garantivano circa metà della produzione agricola.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della crisi dell'Impero Zarista nel 1917?
- Quali furono le conseguenze immediate della Rivoluzione di Febbraio?
- Quali erano le differenze tra i Menscevichi e i Bolscevichi?
- Quali furono i decreti approvati da Lenin dopo la presa del potere?
La crisi fu causata dalla guerra che privò la terra delle braccia necessarie, dalla fame del popolo e dalla preesistente crisi del regime zarista, portando a ribellioni e scioperi.
La Rivoluzione di Febbraio portò all'abdicazione dello zar Nicola II e alla formazione di un governo provvisorio di sinistra, con un dualismo di potere tra il Governo e il Soviet degli Operai e dei Soldati.
I Menscevichi, parte del Governo provvisorio, volevano risolvere i problemi diplomaticamente, mentre i Bolscevichi, guidati da Lenin, credevano nelle rivoluzioni per mantenere l'ordine pubblico.
Lenin approvò un decreto sulla pace per porre fine alla guerra e un decreto sulla terra per abolire la proprietà privata e ridistribuire le terre tra le famiglie lavoratrici.