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Concetti Chiave

  • La crisi del regime zarista si accentuò a causa delle difficoltà economiche e sociali durante la partecipazione della Russia alla Prima Guerra Mondiale.
  • La rivoluzione di febbraio 1917 iniziò con una protesta popolare a Pietrogrado contro la carestia, culminando nell'abdicazione dello zar Nicola II.
  • Un governo provvisorio fu formato, ma i Soviet, rappresentanti operai e soldati, crearono un dualismo politico, sfidando l'autorità centrale.
  • Lenin, tornato in Russia nell'aprile 1917, promosse le Tesi di Aprile, che chiedevano una rivoluzione immediata e il trasferimento di potere ai Soviet.
  • Le Tesi di Lenin, che includevano la redistribuzione della terra e delle fabbriche, ottennero ampio sostegno tra la popolazione russa.

Indice

  1. La crisi del regime zarista
  2. La rivoluzione di febbraio
  3. Il governo provvisorio e i Soviet
  4. Le tesi di Lenin

La crisi del regime zarista

La partecipazione al conflitto mondiale aveva messo in evidenza la crisi che da tempo affliggeva il regime zarista. Infatti, la popolazione, continuava a vivere in condizioni di estrema povertà. Già dal 1905 si erano verificate in tutto il paese delle sommosse, che avevano costretto lo zar Nicola II a concedere l'istituzione di un parlamento, la Duma.

Nel 1905 lo zar, convinto che il conflitto si sarebbe risolto velocemente, scelse di entrare in guerra a fianco dell'intesa. Dopo tre anni di combattimenti la Russia aveva registrato enorme perdite di uomini e di mezzi e ciò non faceva che accrescere l'insofferenza popolare. .

La rivoluzione di febbraio

Dall'autunno del 1915 si erano susseguiti scioperi e proteste, causati dalla mancanza di beni di prima necessità e dal vertiginoso rincaro dei prezzi. All'inizio del 1917 la situazione precipitò. L'8 marzo, corrispondente al 23 febbraio del calendario ortodosso, scoppiò a Pietrogrado una protesta popolare spontanea contro la dilagante carestia. Questa volta le truppe incaricate della repressione fecero causa comune con gli insorti e in pochi giorni la ribellione, nota come rivoluzione di febbraio, dilagò in tutto il paese, trasformandosi in una sommossa generale contro lo zar.

Il governo provvisorio e i Soviet

Il 12 marzo si formò un governo provvisorio sotto la presidenza del principe Georgij L'vov. Unico ministro di sinistra era il socialdemocratico Aleksandr Kerenskij. La pressione fu tale che il 15 marzo lo zar fu costretto ad abdicare. Nicola II indicò come suo successore il fratello Michele, il quale però rifiutò la corona rendendosi conto dell'impossibilità di domare la situazione. Su ordine di Kerenskij lo zar e i familiari vennero trasferiti e sottoposti a rigorosa sorveglianza. A fianco del governo liberale, le forze popolari e socialiste ricostruirono i Soviet, le assemblee dei rappresentanti di operai, soldati e contadini. Nei nuovi Soviet confluirono delegati eletti dai lavoratori nelle fabbriche e dai corpi dell'esercito che si erano ammutinati, scelti tra i più accesi rappresentanti sia dei socialisti, sia dei socialdemocratici, questi ultimi divisi a loro volta tra bolscevichi e menscevichi. Presto si verificò un vero e proprio dualismo fra il governo e i Soviet. In particolare il Soviet di Pietrogrado finì per porsi come un'alternativa politica al potere centrale. Nello stesso tempo, si andava estendendo il disfattismo, atto a far uscire la Russia dalla guerra mediante l'accettazione di una pace a qualsiasi costo e a difendere sul piano murale i disertori.

Le tesi di Lenin

La situazione conobbe una svolta decisiva quando il capo bolscevico Lenin, nell'aprile 1917 rientro a pietrogrado. Una volta raggiunta la capitale, Lenin enunciò le cosiddette tesi di Aprile, che innovavano la tradizione marxista sostenendo la possibilità di un'immediata rivoluzione proletaria e comunista. A tale scopo andava interrotta ogni Intesa tra le forze rivoluzionarie e il governo L'vov in modo che questo cadesse in quanto reazionario e politicamente incapace. Tutto il potere doveva passare in mano ai Soviet, espressione diretta degli interessi proletarie popolari. Le Tesi di Lenin prevedevano anche "la terra ai contadini e le fabbriche gli operai" e la necessità di stipulare una pace immediata. Perciò riscossero largo successo tra la popolazione.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali della rivoluzione di febbraio in Russia?
  2. La rivoluzione di febbraio fu causata dalla crisi del regime zarista, l'estrema povertà della popolazione, le perdite nella guerra mondiale, e la mancanza di beni di prima necessità.

  3. Quale fu la reazione delle truppe incaricate della repressione durante la protesta di Pietrogrado?
  4. Le truppe incaricate della repressione fecero causa comune con gli insorti, contribuendo alla diffusione della ribellione in tutto il paese.

  5. Chi fu nominato presidente del governo provvisorio dopo la rivoluzione di febbraio?
  6. Il principe Georgij L'vov fu nominato presidente del governo provvisorio.

  7. Quale ruolo ebbero i Soviet dopo la rivoluzione di febbraio?
  8. I Soviet, ricostruiti dalle forze popolari e socialiste, divennero un'alternativa politica al potere centrale e rappresentavano gli interessi di operai, soldati e contadini.

  9. Quali furono le "Tesi di Aprile" di Lenin e quale impatto ebbero?
  10. Le "Tesi di Aprile" di Lenin proponevano una rivoluzione proletaria immediata, il passaggio del potere ai Soviet, e la pace immediata, riscuotendo ampio successo tra la popolazione.

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